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Confraternita di S.Giacinto

di Fontanegli



Presepe Ecologico dei F.lli Currò



Un giorno d'estate, mentre si trovava in campagna, Egidio Currò, osservando la mamma intenta a sgranare pannocchie di granturco, ha maturato una originale idea: quella di utilizzare le stesse pannocchie per creare statuine del presepe.

Dopo i primi tentativi, dalle mani dell'artista sono nate figure sempre più perfezionate, tanto che (pur avendo volti senza occhi, naso e bocca) i suoi personaggi hanno assunto le più disparate espressioni, a seconda del ruolo e della collocazione che hanno nel contesto del presepe. In maniera quasi "magica" è, infatti, la stessa posizione del corpo che esprime i diversi sentimenti di fatica, gioia, sofferenza, attesa, meraviglia, … il tutto per trasmettere al visitatore il grande messaggio del Natale!


Al di fuori del granturco, Currò utilizza soltanto piccoli tralci di vite per le zampe dei diversi animali (pecore, cavalli, cammelli, elefanti ed altri ancora) e brattee di palma per il manto della Madonna e per il corpo dei cammelli.

Pur trattandosi di materiale povero (l'artista, amante e rispettoso com'è della natura, utilizza materiale che trova in giardino, nell'orto e nel bosco), il presepe che si presenta agli occhi dei visitatori suscita ammirazione, stupore e meraviglia, inducendo alla riflessione ed alla contemplazione.

Con la collaborazione del fratello Italo e dell'amico Franco Lagomarsino, Egidio Currò pone particolare attenzione all'ambientazione del paesaggio presepistico, facendo risaltare i diversi momenti legati alla Natività: l'Annunciazione dell'Angelo, l'attesa, la ricerca dell'alloggio, l'annunzio ai pastori, il viaggio e l'adorazione dei Magi, la fuga in Egitto.

Oltre che in diverse Chiese di Genova, il presepe di pannocchie è stato ammirato all'Arena di Verona e addirittura in Germania nella città di Aachen, dove è stato molto apprezzato e messo in risalto dalla stampa locale.

Da otto anni, con un lusinghiero successo di pubblico e di critica su diversi quotidiani e riviste, l'équipe di Currò lavora per oltre due mesi per l'allestimento del suo magnifico presepe all'interno dell'antico Oratorio di San Giacinto in Fontanegli, nella media Val Bisagno.

Apportando ogni volta modifica all'ambientazione dell'intera struttura e arricchendola di nuove figure, Currò sviluppa la sua opera su ben trenta metri quadri (quindici di lunghezza e due di profondità); il presepe resta esposto per oltre quaranta giorni all'ammirazione di grandi e piccoli (comprese intere scolaresche) che arrivano anche da lontano pur di gustare la bellezza e l'originalità.

Tra i riconoscimenti, le testimonianze di stima e le congratulazioni che arrivano da tante parti, Egidio Currò ha ricevuto, due anni or sono, le insegne di Cavaliere della Repubblica dal Prefetto di Genova Antonio di Giovine, per le sue riconosciute capacità artistiche.

Nel corso di questi anni TG1, TG3 e alcune TV locali hanno effettuato servizi che segnalavano al pubblico questo particolare tipo di presepe e anche per l'edizione 1999-2000 si sta cercando di trovare sponsor (intesi come lancio di messaggi in proposito) sia a livello televisivo sia a livello di stampa.

È quasi superfluo sottolineare che il presepe è preparato e allestito in modo del tutto gratuito, mentre le offerte fatte volontariamente dai visitatori sono state in passato destinate come contributo al rifacimento del tetto della Chiesa Parrocchiale di Fontanegli ed al restauro del Campanile, mentre quest'anno andranno a beneficio dei lavori di restauro, attualmente in corso, della facciata dell'Oratorio di San Giacinto, sotto vincolo della Soprintendenza ai Beni Architettonici ed Ambientali della Liguria.

In ultimo va ricordato che per il montaggio della struttura portante del presepe, per la sua pubblicizzazione spicciola e per i turni di servizio durante l'apertura al pubblico, un gruppo di volontari di Fontanegli mette a disposizione il proprio tempo e la propria mano d'opera per la buona riuscita di questa iniziativa a così alto contenuto culturale.

Gli orari per poterlo visitare sono dal 19 dicembre 1999 al 6 febbraio 2000:
Festivi dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 14,00 alle 19,00
Feriali dalle 14,00 alle 18,00

Fiduciosi in un Vostro interessamento, porgiamo distinti saluti.