Da Bienvenue e Pélagie

Domenica 24 pomeriggio Silvana ed io andiamo a trovare Bienvenue, il catechista di Welu. Ci aspetta poco dopo Alibi. Parcheggiamo la macchina in una piazzetta, nel rientro della strada, dove sono accumulati sacchi di carbone e ci avviamo in un sentierino che costeggia un boschetto di tecks. Dall'altra parte una fattoria peul: i mandriani. Davanti Bienvenue che ci fa strada, poi Silvana, e dietro io. Incontriamo un gruppo di ragazzi e ragazze con bacinelle e recipienti sul capo: andati ad attingere acqua ad Alibi perché da loro non c'è nessun pozzo. Ognuno si dirige al suo casolare.

La dimore di Bienvenue

La moglie di Bienvenue ci aspetta. Hanno cercato due sedie per gli ospiti. Abitano una casetta in terra, a due vani, con i cinque figli: dai dodici ai due anni. Accanto una tettoia rotonda che fa da cucina. Ci sono ancora braci con una casseruola sopra. Mentre conversiamo mi sento interpellare. “Sono due Peuls, mi dice Bienvenue, chiedono se puoi aiutarli a comprare qualche bue per costituire una piccola mandria”. “Ringraziali della fiducia che hanno in me, ci penserò e darò loro una risposta”.

Acqua per una comunità che si organizza

Accanto all'abitazione di Bienvenue ci sono altri casolari sparsi. “Siamo tutti cristiani, mi dice, alcuni sono appena arrivati, vorremmo costruire un quartiere per stare vicini, ma abbiamo il problema dell'acqua”. “Appena cessano le piogge, scavate un pozzo tradizionale, vi darò una mano, e, una volta pronto, anche qualche sacco di cemento per intonacare le pareti e renderlo sicuro”, gli dico.
La moglie fa parte del gruppo di donne che hanno un allevamento di maiali: con l'aiuto di Silvana hanno avuto un finanziamento dal Novara Center per il progetto. Ora vorrebbero costruire un muro di cinta attorno al porcile per lasciare liberi gli animali. Chiedono un aiuto di 300 euro. Li aiuteremo. La moglie di Bienvenue offre a Silvana un sacchetto di semi di sesamo per preparare la salsa.

Un saluto a Pélagie

Andiamo in un casolare vicino, dove abita Pélagie. C'è solo la mamma con il figlio. Pélagie é rimasta incinta ed è andata dalle suore di Kaboli dove ha studiato per avere il diploma di sarta. Sognava di installarsi a Sokodé con la macchina da cucire che le avevo dato alcuni mesi fa. Qualcuno era venuto a cercarla e portata laggiù. Ma le cose sono andate storte: ingannata, sedotta, abbandonata. La mamma vive lì sola, senza marito, con il fratello minore di Pélagie.