Una benedizione per tutto il villaggio

Un missionario ogni mattina alle 5.00 va in chiesa per pregare e meditare. Non appena arriva, arriva anche un anziano catechista, che si siede in chiesa, in silenzio, per un' ora intera. Una volta il missionario gli chiede che cosa fa durante tutto quel tempo. Il catechista spiega: «Percorro tutto il villaggio, capanna per capanna. Mi raffiguro le persone che ci abitano, penso a come stanno, di che cosa soffrono, di che cosa hanno bisogno e a che cosa anelano. E poi le benedico. Per farlo ho bisogno di un' ora intera». Quell' anziano ha il senso di che cosa significa benedizione. E ha reso feconda la sua vecchiaia. Non può più fare molto. Ma benedice la gente del suo villaggio. Per tutto il villaggio è una benedizione.

Essere sorgente di benedizione

Ecco in questa Pasqua desidero entrare anch'io nelle vostre case, visualizzando ogni volto amico e ripetendo per ciascuno i gesti del vecchio catechista. «Diventerai una benedizione», dice Dio ad Abramo. È la promessa più bella che possa essere fatta a una persona: essere una benedizione per gli altri, diventare sorgente di benedizione per gli altri.

La vita più forte della morte

Essere "benedizione" per la mia famiglia, comunità, posto di lavoro, parrocchia, significa diffondere un'influenza positiva, effondere speranza, sprigionare qualcosa che fa bene, proporre nuove idee per far vivere meglio gli altri. Per essere benedizione non dobbiamo compiere imprese speciali, basta essere interamente noi stessi e credere che la vita ha sempre il sopravvento ed è sempre più forte della morte.

Aprire la vita a Dio e lasciarsi condurre

In questa Pasqua il Signore viene verso di noi, ci prende per mano, ci benedice, per rigenerare la nostra vita, là dove ci sentiamo falliti, dove soffriamo per le nostre debolezze, quando siamo circondati da oscurità, siamo stanchi della lotta e preferiremmo darci per vinti.
Penso spesso alla piccola Bernadette di Lourdes: come Abramo è diventata una benedizione per milioni di persone. E non ha fatto nulla di particolare. Ha aperto la sua vita a Dio e si è lasciata condurre.
Ma ho davanti a me anche tutti voi che siete una benedizione per tanti qui a Kolowaré. Iera sera, Giovedì Santo, in compagnia dei "poveri della terra inghiottiti dalla storia" nell'adorazione della notte, sono entrato nelle vostre case e ho rifatto per cascuno i gesti del vecchio catechista.

Pasqua 2008