Ritorno a Kolowaré e ritrovare la comunità

Questa volta ci sono proprio tutti. Capo villaggio e notabili. Tutti musulmani. Alle 7:15 di stamattina, vigilia di Natale. Erano già venuti alcuni giorni fa, ma senza capo villaggio. Oggi il gran completo. Li accolgo sotto la paillotte, ma non ho abbastanza sedie. Alcuni si siedono sul muretto.

Il pollo del benvenuto

Vengono ufficialmente per darmi il benvenuto. Faccio il giro e saluto tutti: gabitè, gabitè, bode nyingasini?... benvenuto, bentornato, e la fatica del viaggio? Dico loro che sono contento di essere tornato e di essere di nuovo a Kolowaré. Sanno che sono stato un po' indisposto, portano un bel pollo. Devo tirarmi sù, rimanere in buona salute. I lavori da fare insieme sono tanti, lo sanno.

Sogni e auguri

Partecipo loro il mio sogno: un capo villaggio forte con tutto il villaggio che collabori con lui, che sappia canalizzare e utilizzare tutte le energie, specialmente le esuberanti, giovanili, le più recalcitranti. Se si lavora insieme saremo forti, altrimenti si costruirà sulla sabbia. Sogno di un capo villaggio che, con il suo tatto, intelligenza, saggezza, sappia far "ritornare il cuore dei figli verso quello dei padri" senza esasperare nessuno. Se si lavora insieme il villaggio crescerà, e anche il nome del capo villaggio, dei suoi notabili. Sanno che fra non molto ci sarà la messa parrocchiale delle 8, e non si fermano molto. Li accompagno al cancello e li conto: sono 16. Dico a ciascuno: nyana kagoro: grazie di essere venuti, poi bila tase: restiamo uniti.

Le voci dei bambini

Ma non è ancora finita. Ormai sono le 7:40. Ancora dieci minuti sotto la paillotte. E' arrivato il gruppo dei narratori. anche loro con un pollo. Per augurarmi buon Natale. Facciamo un po' di programma per le prossime sedute narrative. A me piacerebbe anche andare al villaggio, ma loro preferiscono venire alla missione, è più tranquillo, ci sono meno bambini che schiamazzano. Lo sai che si sente tutto, tutto è registrato, lo abbiamo sentito alla radio, c'erano tutte le voci dei bambini che giocavano, no non questo non va... Invece è proprio quello che vorrei io: una seduta narrativa vivente, con la gente attorno che svolge le sue attività, i bambini che gridano.

Una comunità che vuole la sua chiesa

Ho ancora qualche minuto e mi metto sotto il portico della chiesa ad accogliere la gente. gabitè, gabitè, noodé: benvenuto,benvenuto, bentornato. La messa dura fino alle 9:30. Vado per la seconda a Welou, un villaggetto a pochi km da Kolowaré. Una piccola comunità che sta crescendo. Le donne hanno fatto un porcile, e chiedono una mano per fare un muro di cinta. Ma oggi parlano della nuova chiesetta che vogliono costruire. Stanno preparando i mattoni in terra. Darò una mano ai due progetti.

Il gruppo elettrogeno riparato

Manca un quarto a mezzogiorno e sento suonare il campanello. Quattro ragazzetti mi riportano il gruppo elettrogeno. Non funzionava. Issa, un giovane di Kolowaré, lo ha riparato. Ha dovuto partarlo a Sokodé. Nel pomeriggio verrà a provarlo. In questi tempi la corrente sta via otto ore di seguito. Dobbiamo prevedere. Pare che stanotte ci sia la corrente, così ha assicurato la radio.