Capi religiosi e capi politici



Alleanze con gli spiriti dei luoghi

La tradizione orale è povera di dettagli riguardo l'ordine di arrivo dei clan e delle prime alleanze magico-rituali con gli spiriti del luogo. Sappiamo che l'antenato degli Ndoye poté stabilirsi al quartiere Ndankou di Rufisque solo dopo aver incontrato Maam Kumba Lamba. Il rab gli indicò il luogo dove offrirgli i sacrifici e gli rimise una lancia (xeej), come simbolo della loro alleanza, oggi conservata dalla discendente Adja Oulimata Diop.

La lancia magica

Una lancia simile fu donata da Maam Njare di Yoff al più vecchio del clan matrilineare Sumbaar (Been). Queste lance, ornate di piccoli corni sui quali sono cuciti dei cauri, sono il ricettacolo di forze straordinarie per cui vengono mostrate in pubblico solo in occasioni precise. La lancia è l'attributo del saltige, l'indovino che prevede, all'avvicinarsi delle piogge dell'hivernage, il bene ed il male dei mesi a venire. Un tempo, egli indicava anche i giorni propizi per cominciare i lavori campestri e vegliava mentalmente le coltivazioni per proteggerle contro i ladri e gli animali selvatici.

Saltige e Jaraaf

Se il saltige è ancora oggi il guardiano spirituale del gruppo, il jaraaf ne era il capo politico. Scelto tra i membri di uno dei clan matrilineari del clan massimale Sumbejun, il jaraaf era nominato dallo ndey ji jambur, che rappresentava il consiglio degli anziani, dopo essere stato « covato » (boof) magicamente per otto giorni nella casa del saltige. L'autorità del jaraaf era controbilanciata dallo ndey ji rew, appartenente al clan massimale Been, che aveva il potere di convocarlo con gli altri dignitari del consiglio degli anziani.

Dipendenze mistiche e relazioni sacre

Esisteva quindi una sorta di dipendenza mistica e sociale del jaraaf dal clan dei Been che potrebbe spiegarsi con la priorità di arrivo di questo clan che per primo avrebbe stretto delle relazioni sacre privilegiate con gli spiriti del luogo specializzandosi cosi nell'attività rituale. Significativo è il fatto che il termine been si riferisca al mondo naturale, la « sabbia bianca», mentre sumbejun significhi « cominciare qualcosa di difficile»: ci fu quindi una spartizione o specificazione dei poteri via via che i clan arrivavano e si stanziavano definitivamente.