Una volta stabilitisi nel paese, terminate le conquiste, riconciliate le popolazioni, gli Abron fecero un gesto di notevole
portata. Adottarono la lingue koulango, la lingua più parlata nella regione.
Ciò fu senza dubbio dovuto, in primo luogo, ai matrimoni degli Abron con donne koulango. I bambini, allevati dalle
loro madri, imparavano la lingua materna.
Ciò ebbe come conseguenza la riconciliazione con il più forte contingente dei loro sudditi, e l'omogeneizzazione, in
una certa misura, delle popolazioni abron e koulango.
Alcuni villaggi hanno conservato la lingua abron, in modo particolaare i villaggi più vicini
alla frontiera del Ghana.(1)
Ma tra i nobili il dialetto più usato è il koulango. Al giorno d'oggi è diventato
estremamente difficile, riferendosi agli idiomi,
distinguere un Koulango da un Abron (2)
Se gli Abron adottarono la lingua koulango, quest'ultima fu tuttavia influenzata, in grande misura, dall'abron. Si può
attualmente notare l'influenza considerevole dell'any e dell'abron nella lingua koulango. Questa lingua è farcita di parole,
di nomi akan. I nomi propri koulango originali sono quasi tutti spariti per far posto a quelli introdotti dagli Abron e dagli Anyi.
La lingua koulango era troppo diversa per potersi amalgamare con l'abron o l'any. E' dunqu rimasta molto pura,
ma traspare facilmente l'influenza considerevole che ha subito. Questa lingua si trova a poco a poco priva di influenze man
mano che si avanza verso il nord, veso Bouna. Sembra anche che il koulango di questa regione, a motivo della sua più
grande purezza, sia mal compreso dai Koulango che fanno parte del regno abron. (3).
Non fu solo la lingua ad essere influenzata dagli Abron. E' tutta la civilizzazione koulango che fu, a poco a poco,
trasformata dal contatto con gli Abron. Come molti altri popoli migranti che, malgrado il loro numero ridotto,
seppero imporsi a un numero molto più grande di residenti, gli Abron non imposero la loro legge, ma una legge
modificata dall'influenza delle usanze del popolo presso il quale si sono insediati. (4) Tra i due tipi di culture c'è un mutuo
interscambio e arricchimento.
Le caratteristiche della cultura abron si notano soprattutto nel campo dell'organizzazione politica. I Koulango
formavano, infatti, un assembramento, un insieme di villaggi indipendenti e incapaci di confederarsi.(5) E' ciò che ha facilitato
la conquista pacifica del paese. Dopo aver dunque conquistato tutto il paese con la maggior parte della polazione senza
"chefferie", gli Abron organizzano una amministrazione centralizzata, copiata da quella degli Ashanti.
Accanto al potere centrale detenuto dal re, gli Abron organizzano tutta la region con "chefferie" attorno alle famiglie
più importanti del regno. I poteri di cui godono i capi subalterni sono veramente molto estesi. Questa decentralizzazione
permette ad ogni capo di esercitare al suo livello, dei poteri simili a quelli del re, ma subordinati e sotto controllo di
quest'ultimo.
Ogni "chefferie" ha alle sue dipendenze un certo numero di villaggi, gestiti da un capo, circondato da notabili,
che sono sovente Koulango.
Questo sistema di poteri pubblici ben strutturati e organizzati, permette al potere centrale di rifornire il tesoro
regale, grazie alle imposte e ai regali dei capi subordinati, di amministrare la giustizia e di difendersi contro gli attacchi esterni.
Come padrone supremo delle terre del regno, il re riceve una parte simbolica di certa selvaggina rara o di valore;
sembra anche che il re abron avesse stabilito che gli fosse dovuto tutto l'oro raccolto in pepite, contrariamente alle usanze
akan che prevedevano che fosse percepito come inposta solo 1/3 dell'oro estratto o raccolto nel regno. (6)
Un'Altra caratteristica della cultura akan ancora ben visibile presso i Koulango è l'abitazione famigliare. Con l'arrivo
degli Abron la casa rotonda tradizionale cede il posto alla casa rettangolare propria degli Akan.
La stessa cosa dicasi per il calendario. Attualmente i Koulango possiedono due tipi di calendario. Uno, rituale, che
è il loro, segue un ciclo di sei giorni, legato a quattro grandi feticci. Un altro, con un ciclo di 7 giorni, ereditato dagli Abron.
(7)
In compenso, gli Abron stessi, imposero ai Koulango una istituzione particolare: i sacerdoti della terra.
Se al loro arrivo i capi koulango furono subito assoggettati, non fu così per i capi della terra, che imposero agli occupanti le
loro leggi e le loro usanze.
Si direbbe che i primi occupanti del suolo abbiano stabilito quasi una relazione di ordine religioso con la terra.
Gli Abron riconoscendo il carattere sacro e insostituibile di questa "cheffferie" della terra, la rispettarono e la integrarono
alle loro istituzioni. (8)
1 ) Per esempio i villaggi della Sottoprefettura d'Assuéfry e di Transua.
2 ) R. Atta Koffi , Les Conquetes abron, Fraternité Hebdo, 19/03/1971, 14
3) R. Atta Koffi, ib
4) B. Davidson, cit. 48.
5) A. Bianco, Le Koulango-Abron, un homme de la terrev, mémoire inedit, Abidjan, 1973, 48.
6) M. Pescay, cit.130
7) Ecco i sei giorni della settimana rituale koulango, e i giorni della settimana ordinaria ereditata dagli Abron:
Sopesango | Ghio da | Lunedì |
Sopé | Benen da | Martedì |
Ghinisango |
Kwuo da |
Mercoledì |
Ghiningo |
Yawo da |
Giovedì |
Zobo |
Fie da |
Venerdì |
Tahigbibo | Memenen da |
Sabato |
Kwasie da |
Domenica |
Ancora oggi il ciclo di sei giorni si svolge parallelamente alla settimana. Per le attività importate, lavoro salariato, scuola, ecc...i Koulango seguono il ritmo settimanale di sette giorni. Mentre per i lavori agricoli viene rispettata la tradizione e i divieti legati ai giorni del loro calendario originale.
8) Gli anziani bona dicono che la terra ritorna al primo occupante, ma "risponde a colui che sa o che può parlargli." La tradizione vuole che il capo prenda suo figlio, o suo nipote per fare sacrifici alla terra in nome dei vecchi che hanno fondato il villaggio.
Così nei villaggi koulango è un Koulango, nei villaggi abron o anyi, sarà un Abron o un Anyi. Per esempio a Koun Abronso, il sacerdote della terra, Kéré Kwadio, è il nipote del sovrano assuadié Kwadio Nguettia.