L'enigma delle origini

Partendo dalle relazioni culturali tra le Canarie e le aree mediterranee si può stabilire una cronologia della popolazione primitiva di queste isole.

Niente influssi romani

È evidente che la cultura canaria non ha ricevuto alcuna impronta romana e fenicia; alcune tombe furono costruite con grandi pietre anche in epoca romana, il che dimostra la persistenza della cultura megalitica in tempi storici. Pertanto è quasi certo che una parte della popolazione canaria non discende dalle popolazioni berbere dell'interno del Maghreb, ma piuttosto da quelle della zona costiera, più soggette a influenze esterne. Si può dedurre che l'isolamento culturale e biologico dell'antica popolazione dell'arcipelago canario ha avuto inizio alla fine del secondo millennio.

Origine africana?

L'origine dei Canari appare africana anche secondo antichi documenti scritti. Plinio il Giovane, parlando della spedizione contro i Getuli (41-42 a.C.), dice che i Romani si spinsero a sud fino al territorio abitato da una popolazione di nome Canarii, che si nutriva essenzialmente di cani e della carne delle belve… vivevano accanto al fiume Salsum oggi chiamato Ued-el-Melh (Rio Salado, forse da Seguiet El Hamra), più recentemente di fronte alle isole Canarie. Tolomeo, inoltre menziona il capo Gannaria sulla costa africana a 29° 11' di latitudine nord, cioè all'esatta altezza delle Canarie; il popolo che abitava il Capo (chiamato dagli storici arabi Kamnurrieh) sarebbe in parte immigrato nell'arcipelago in un'epoca difficile da precisare. Questo spiegherebbe il nome di queste isole.

Le tradizioni indigene

Nel quadro delle possibilità circa un popolamento forzato delle isole Canarie, certe tradizioni indigene, raccolte dagli Spagnoli, vogliono che alcune tribù sahariane si rivoltassero contro l'autorità del Senato romano e fossero deportate sulle isole. E i Cartaginesi erano stati capaci di bloccare lo stretto di Gibilterra così bene che, per più di un millennio, anche dopo la caduta di Cartagine, le isole non pare abbiano avuto molti contatti con il mondo mediterraneo.

L'influsso arabo

L'invasione musulmana del Maghreb, tuttavia, deve aver apportato alle isole nuovi elementi, anche se in minime proporzioni, di fuggitivi berberi, di commercianti arabi, di ebrei. I luoghi occupati dai Semiti a Gran Canaria sono stati identificati perfettamente. Essi vivevano nella zona meridionale dell'isola che è anche la più deserta e ingrata e in tutta La Isleta, all'estremità nord orientale di Gran Canaria. Ciò lascia supporre che essi arrivarono quando l'arcipelago era già abitato da una popolazione ben insediata che probabilmente non permise ai nuovi arrivati di mescolarsi a essa e di penetrare nelle zone maggiormente abitate e più ospitali.
Anche all'isola di Hierro certe abitudini e una certa onomastica lasciano presupporre che vi sia stata una notevole mescolanza di elementi arabi. Il nome di bimbachos che le cronache della conquista riferiscono essere il nome degli abitanti di quest'isola, potrebbe essere una deformazione di benbaschis, tribù araba del Marocco di provenienza, così pare, sud-araba.

Gomera e influssi berberi

Sempre per quel che riguarda la popolazione dell'arcipelago segnaliamo ancora, a proposito degli abitanti dell'isola di Gomera, un ultimo punto. Quest'isola ospita il gruppo umano più compatto e omogeneo dell'arcipelago e con grosse analogie con i Berberi dell'Africa del Nord. Purtroppo non è stato compiuto fino a oggi alcuno studio serio sull'isola, né sui Berberi del Marocco settentrionale ex spagnolo.
Nel 1952, si condusse una prima inchiesta sulla localizzazione geografica degli attuali Berberi gomeri. Ancora una volta si tratterebbe di montanari, dai costumi e dalla cultura del tutto continentali che non sarebbero potuti diventare dei navigatori nemmeno abitando su un'isola.

Poche conoscenze marittime

Eppure questa assenza di conoscenze marittime dei Canari in genere rimane sorprendente se si pensa che le isole sono così vicine l'una all'altra che si possono distinguere a occhio nudo. Come è possibile spiegare che per secoli nessun abitante abbia mai avuto l'idea di attraversare quel breve tratto di mare? L'unica ragione accettabile sarebbe quella delle credenze religiose, al punto che nel culto canario le cerimonie del mare erano le più liturgiche.