La religione

Il mondo religioso dei Canari era organizzato a tre livelli: al vertice, il Dio supremo, a uno stadio intermedio gli spiriti ancestrali dei vari clan e al livello più basso gli spiriti e i demoni. Ciascuno di questi tre livelli veniva invocato in situazioni e per motivi diversi.

Il Dio supremo

Il Dio supremo pare fosse lontano e sconosciuto e non sembra essere stato rappresentato con una forma materiale specifica. Aveva diversi nomi: Achaman, Achoron, Ataman, Archguayerxeran. La base agro-pastorale della società aborigena attribuiva un'importanza fondamentale alla pioggia, elemento essenziale alla sopravvivenza della comunità.

Templi e intermediari

Alcune cronache affermano che esistevano pochissimi templi; in effetti i luoghi sacri erano di preferenza delle montagne o delle rocce ben precise, presso cui la popolazione si riuniva per effettuare delle cerimonie propiziatorie. A Gran Canaria, gli aborigeni, nel corso delle cerimonie, comunicavano con la divinità tramite intermediari, i faican e le arimaguadas.

Sacerdoti e sacerdotesse

Nelle due parti di demarcazione territoriale di Gran Canaria esisteva il faican, personaggio dai diversi attributi. Egli proveniva dallo strato più alto della nobiltà ed era considerato santo. Insieme a lui apparivano altri personaggi legati al culto, delle specie di sacerdotesse strettamente connesse al cerimoniale. Partecipavano alle offerte, ai sacrifici, in particolare a quello del versamento rituale del latte; appartenevano alla nobiltà e dovevano conservare la verginità. Trascorrevano la vita nel raccoglimento e i loro bisogni venivano assicurati dai tributi che esse ricevevano, a quanto pare, direttamente dai nobili. Anche le arimaguadas avevano una posizione di primo piano in seno alla società.

Cerimonie in onore al Dio supremo

Due tipi di cerimonie si ricollegano al culto del Dio supremo. Le prime avevano luogo correntemente e vi assisteva una congregazione ristretta di fedeli. Le seconde si celebravano in circostanze speciali, in cui era minacciata la sopravvivenza della comunità, a cui assistevano tutta la popolazione e il guanarteme. Questi era una specie di profeta che chiedeva una ricompensa in cambio dell'esercizio dei suoi poteri.

Sacrifici con latte e burro

I sacrifici prevedevano l'uso di qualsiasi tipo di alimenti: le derrate vegetali e gli animali. La cerimonia, cui le fonti che possediamo dedicano maggiore attenzione, è quella che consisteva nel versare del latte o del burro ai piedi di grandi rocce cui gli aborigeni attribuivano un valore sacro. In caso di grande calamità essi praticavano la mortificazione fisica individuale. Si suppone che a Tenerife dovessero esistere riti simili, ma rare sono le tracce che ci sono giunte.