L'aspetto sociale del mercato viene sottolineato dal suo carattere assolutamente
neutrale, che emerge in maniera evidente nell'antica proibizione, vigente nella maggior
parte dell'Africa Occidentale, di portare armi all'interno dello spazio designato. Inoltre in
quasi tutti i mercati si trova un luogo dove vengono vendute la birra di miglio o sorgo e
altre bevande alcoliche. Tale luogo è sempre posto ai margini del mercato, per evitare
che qualche ubriaco possa scatenare una rissa e disturbare il corretto andamento del
mercato che, come si è già detto è soprattutto un luogo di pace, discussione e neutralità.
I luoghi dei mercati sono stati scelti da un antenato. Sono stati dei saggi a
decidere il posto si sente spesso dire. Ancora oggi, di fronte al luogo di molti mercati è
facile trovare un altare dove gli anziani vanno a fare dei sacrifici perché il mercato si
animi bene. Secondo Bohannan esiste anche un legame tra mercato e religione : "A volte
i mercati svolgono il ruolo di luogo neutrale dove risolvere dispute tra gruppi e la
magia a essi connessa viene spesso invocata per dirimere dispute di natura politica".
Il mercato, inteso come luogo d'incontro e di scambio sociale, è sempre apparso
sospetto ai numerosi invasori e colonizzatori dei paesi africani. Una delle azioni più
tipiche era di tentare di controllarne l'accesso e lo svolgimento. Sono numerosi i casi di
mercati volutamente spostati o forzatamente trasferiti vicino a campi militari, oppure
venivano costruiti dei forti nei pressi del mercato stesso. L'importanza politica del
mercato rurale in Africa era già stata compresa dai Romani, come afferma ancora Shaw:
Poiché il mercato periodico era il luogo principale dove gli indigeni, sparsi sul
territorio, potevano essere osservati tutti assieme, costituiva una delle più importanti
chiavi del controllo del territorio.