Il cicuito dei prodotti alimentari in Costa d'Avorio

Il processo di commercializzazione dei prodotti alimentari locali per i consumatori dei centri urbani richiede un certo numero di operazioni commerciali e diverse fasi di smistamento. Innanzitutto il raggruppamento dei prodotti presso i produttori e in un luogo centrale rispetto alle zone di produzione. In seguito si avrà la spedizione verso i centri di consumo con mezzi di trasporto adeguati. I prodotti sono poi smistati e ripartiti fra i dettaglianti. Successivamente tali dettaglianti, e in alcuni casi i magazzinieri, vendono i prodotti ai consumatori urbani.

Come avviene l'approvvigionamento

Nel commercio moderno ciascuna di tali fasi è in genere realizzata attraverso differenti operatori (produttori, collecteurs, grossisti, mezzi grossisti, dettaglianti, trasportatori ) che nell'insieme concorrono ad assicurare l'approvvigionamento dei consumatori. Nel caso invece del commercio tradizionale e dell'approvvigionamento delle piccole città, spesso più fasi sono riunite nella stessa persona; per esempio un trasportatore può effettuare lui stesso le operazioni di raggruppamento e rivendere poi i prodotti sui mercati urbani. Caso diverso è l'approvvigionamento delle grandi città, che richiede una migliore organizzazione della commercializzazione.
Siamo quindi in presenza di una trafila molto complessa, più o meno specializzata a seconda che il commercio riguardi un centro urbano o una piccola città.

La trafila commerciale

Gli agenti di tale trafila sono molteplici, e ognuno ha delle funzioni ben precise, così come ben definiti risultano essere i loro rapporti. Le regole che"governano" tali rapporti appartengono ad un diritto consuetudinario e stabiliscono con precisione i diritti e i doveri di ognuno.Tali rapporti, nascono e si protraggono nel tempo, basandosi sulla stima e sulla reciproca fiducia.
In Costa d'Avorio non c'è una rigorosa specializzazione a livello della produzione, anche se a volte si assiste a delle specializzazioni regionali, giustificate però solo dalle particolari condizioni climatiche, territoriali e dalle differenti abitudini alimentari e culturali delle varie etnie. Inoltre tali specializzazioni hanno carattere stagionale, nel senso che variano con le stagioni. Ogni prodotto ha infatti il suo calendario di produzione; calendario che alterna periodi di elevata produzione con periodi di produzione scarsa o perfino assente. C'è quindi il bisogno di efficienti mezzi di "colletta" che assicurino lo smaltimento delle grandi quantità nel primo caso e dei piccoli, ma preziosi lotti nel secondo caso.

La raccolta dei prodotti deperibili

Anche le stesse "strutture" di produzione sono spesso differenti: si trovano infatti i piccoli commercianti che si occupano solo occasionalmente delle eccedenze, mentre nelle zone di produzione più densa, ci sono i tradizionali coltivatori. Infine ci sono le aziende agricole, raggruppate all'interno di organismi di gestione, come la SODEFEL o la SODERIZ.
La "colletta" costituisce il primo stadio della commercializzazione e allo stesso tempo l'ultimo della produzione, è il motore dello sviluppo della produzione e del commercio locale, poiché influisce sul consumo stesso dei prodotti. Una sua organizzazione risulta indispensabile per migliorare l'approvvigionamento dei centri urbani. La gamma dei prodotti soggetti alla colletta è variabile e naturalmente le diverse esigenze produttive richiedono delle soluzioni differenti. Per esempio, i prodotti deperibili o molto deperibili (come la melanzana N'drowa, il pomodoro, l'avocado, la papaia, la banana Plantain) devono avere una colletta molto rapida da eseguirsi subito dopo la raccolta, di modo che il prodotto possa raggiungere il più rapidamente possibile le zone di consumo.
In certi casi nelle zone di produzione devono, o per lo meno dovrebbero essere previste, delle strutture refrigeranti e/o di confezionamento. E' necessario fare dei calendari di produzione, dove la raccolta e la colletta siano stabilite direttamente in funzione dei bisogni dei mercati. Non è infatti possibile conservare gli stocks per un periodo superiore a quello di conservazione del prodotto stesso. L'organizzazione della colletta, del raggruppamento e della produzione, dovrebbero essere studiate e pianificate attentamente ed i mezzi di trasporto, come quelli per la colletta, dovrebbero essere numericamente sufficienti, al fine di evitare ritardi ed inutili rischi di perdite.

Colletta di prodotti meno deperibili

Colletta di prodotti meno deperibili Discorso diverso è quello sui prodotti meno deperibili come per esempio l'igname, gli ortaggi e la frutta. In tal caso infatti la rapidità di intervento non è più richiesta, anche se rimane la necessità di organizzare la colletta in funzione delle esigenze del mercato e della capacità di stoccaggio sui luoghi di produzione e di consumo.
Ci sono poi i cereali e l'arachide per i quali la raccolta e la colletta si effettuano in un periodo ristretto dell'anno, in questo caso, lo stoccaggio permette di assicurare la regolarità dell'approvvigionamento durante tutto l'arco dell'anno.
Per i prodotti più o meno delicati, come per esempio le melanzane e il pomodoro, c'è invece la necessità di doverli maneggiare con delicatezza. E' quindi necessario disporre di speciali materiali da usare sia nella colletta che nel trasporto. Non è infatti possibile effettuare il trasporto alla rinfusa o con l'uso di sacchi, come avviene per esempio per l'igname, il mais, il riso ed altri prodotti ancora; ma bisogna usare delle "gabbiette" in plastica o delle imbottiture protettive ed eventualmente anche dei camion specializzati.

Le cooperative

Un altro aspetto di particolare importanza che dovrebbe svilupparsi in maniera maggiore, è la creazione dei GVC (Gruppi a Vocazione Cooperativa).Questi sono gli interlocutori privilegiati fra i commercianti e le strutture che si occupano di commercializzazione; hanno lo scopo di migliorare la circolazione delle informazioni tra tutti gli operatori della filiera.
Sono essenzialmente delle cooperative che accorciano il circuito distributivo e quindi procurano maggiori vantaggi ai consumatori. Sicuramente l'idea del GVC è molto più diffusa di un tempo, tuttavia la loro presenza non è uguale in tutti i paesi della Costa d'Avorio. La debolezza che si registra in alcune regioni, circa l'entità e l'efficienza del movimento cooperativo, si può spiegare in maniera molto semplice.
In primo luogo bisogna tener conto del fatto che la cosa in se stessa rappresenta una novità, l'idea di raggrupparsi in cooperative è infatti molto recente.La realizzazione di questi GVC chiede dunque un cambiamento di mentalità, un nuovo modo di essere; le persone dovrebbero imparare ad agire con gli altri, a lavorare in gruppo.Tutto questo molte volte è guardato con diffidenza. Bisogna poi sottolineare che ogni cooperativa è seguita da un gruppo di diversi Ministeri e tante volte non si sa bene quale aspetto della cooperativa segua ognuno di loro.

Dififcoltà di gestione

Ci sono poi diverse difficoltà di natura economica. Costituire una cooperativa richiede un capitale iniziale, che anche se non eccessivo, domanda una certa disponibilità di risorse finanziarie. L'ultima ragione risiede nelle difficoltà che si incontrano nel gestire il funzionamento dell'attività cooperativa, una volta costituita. Sovente tale difficoltà porta i membri della cooperativa a rivolgersi ad organismi estranei, non solo per ottenere i mezzi finanziari, ma anche per affidare loro la gestione interna. L'aspetto che però più di tutti, scoraggia è che si tratta di un'attività, i cui vantaggi non sono a breve termine, ma percepibili solo in un futuro relativamente lontano. Sicuramente quello che servirebbe è un'azione di sensibilizzazione, volta a far comprendere alle persone coinvolte nella commercializzazione, l'importanza di tali movimenti cooperativi, soprattutto in ambienti, dove chi produce non ha quasi mai una minima possibilità di far valere il "suo ruolo" e dove il trasporto per far giungere sul mercato i vari prodotti, è un enorme problema da risolvere. Inoltre la costituzione dei GVC darebbe ai vari agenti economici, la possibilità di ottenere credito dalle banche e quindi di risolvere il problema generale della liquidità.