Awdaghost descritta da Ibn Hawqal

È una grande città, popolosa, dominata da una montagna arida e desolata. Vi si innalzano una moschea molto grande e molte altre più piccole, molto frequentate, in cui è insegnato il Corano. Attorno alla città si estendono giardini con palme da datteri. E' coltivato il grano di cui si cibano solo i principi e i ricchi, mentre il resto della popolazione si nutre di miglio [dhura]. Numerosissime le coltivazioni di cocomeri e di henné.

Una città prospera

L'allevamento di montoni e bufali è molto prospero. Con un solo mithkhal si possono comprare almeno dieci montoni. La popolazione vive agiatamente. Il mercato è sempre animatissimo e la folla è così vociante che si riesce a malapena a sentire la voce della persona accanto. Gli acquisti sono fatti con polvere d'oro, dato che non si trova l'argento.
In questa città la popolazione è di carnagione chiara. Le principali malattie di cui gli abitanti possono essere affetti sono le febbri e l'infiammazione della milza.
Dai paesi musulmani lontani si fanno arrivare il grano, i datteri e l'uva secca. Il grano è pagato in genere sei mithkhal al quintale. La maggior parte della popolazione è composta di gente proveniente dall'Ifriqiya de Barq-Jana, da Luwata, da Zénètes e dal Nefzawa.

Fanciulle snelle e ben formate

Vi sono anche abitanti di altri paesi come ad esempio delle negre che sono ottime cuoche. È possibile incontrare anche belle fanciulle dalla carnagione chiara, il corpo snello e ben formato, i seni alti e le natiche abbondanti.
Il seguente aneddoto è attribuito a Muhammed ben Yusuf, cui fu riferito da Abu-Bakr, cui era stato a sua volta raccontato da Abu-Rustam, commerciante di Awdaghost:

"Ho visto una delle sue negre coricata, come è loro abitudine, su un fianco, per non dover sedersi sulle natiche. Il bambino di questa, giocando con la madre, le passava sotto il deretano e usciva dall'altra parte, senza che la donna avesse bisogno di spostarsi, tanto le sue reni e il posteriore erano sollevati in aria!"

L'animale con la pelle del quale si fanno scudi vive in abbondanza nei dintorni di Awdaghost. Nella città si importano del rame lavorato e dei vestiti colorati di rosso e di blu. Sono esportati invece l'ambra grigia profumata e l'oro puro, in filigrana. L'oro di Awdaghost è il migliore del mondo.