Tichitt: la città lontana

Tichitt sopravvive alle proprie rovine (secondo la tradizione ben sette città si sono succedute sulle sue fondamenta). Su questo sito archeologico 1500 persone vivono di sussidi o dei redditi di coloro che sono partiti per avviare un'attività in un centro più importante.

La storia

Un tempo provincia dei regno Soninké dei Ghana, questo paese ha conosciuto periodi movimentati. Quelli che furono in passato i campi di battaglia sono ancora ingombri di armi dei combattenti: punte di frecce e asce di pietra. Nell'incessante mescolanza di Popolazioni di cui si compone la storia dei Sahara, Peul, Soninké, Berberi e Arabi si contendevano di volta in volta una terra che il deserto sistematicamente riprendeva loro.
Le cronache collocano la fondazione della città al VI secolo dell'Egira (XIII secolo della cristiana).

Tappa importante e luogo di sosta

Posta alla periferia degli imperi sudanesi di cui subì, anche se indirettamente, l'influenza, Tichitt nacque con lo sviluppo assunto dai commerci tra Ouadane e Oualata, in quanto indispensabile luogo di sosta intermedio tra le due città, per il riposo delle carovane. All'inizio dei XIV secolo della nostra era, Tichitt costituiva una tappa importante per il commercio dei sale di Idjil. Nel XVII secolo, il potere sceriffale fu rafforzato in modo considerevole dall'arrivo di un capo idrissida di Fez, Abd el-Moumen Al-idrissi. Da quel momento i rapporti tra la zaouia di Ouezzan e la filiale sahariana diventarono più stretti: in questo luogo sacro si trovano, tra gli ex-voto di migliaia di pellegrini, delle uova di struzzo dipinte con motivi simbolici, provenienti probabilmente da Tichitt. Alla fine dei XVIII secolo, gli Oulad Bella, di origine araba, entrarono a Tichitt.

Una città ricca e prospera

La città, che contava 3000 abitanti, conosceva un periodo di grande prosperità. Nel suo palmeto c'erano 20.000 alberi circondati da estesi campi di miglio: c'erano tanti pezzi quanti giorni ci sono in un anno. Le carovane vi affluivano dal Sudan e dal Nord; numerosi studenti e saggi stranieri, attirati dalle sue biblioteche, vi si stabilivano per ricevere l'insegnamento dei Chorfa. Il suo prestigio era pari a quello di Chinguetti. Nel corso della seconda metà dei XIX secolo e all'inizio dei XX, guerre, epidemie, carestie e siccità causarono la rovina di Tichitt. Le piogge erano diventate rare, l'acqua calò nei pozzi. La sebka, che era stata fonte di introiti per la città, divenne invece la sua rovina.

Il declino

Scoraggiati, molti abitanti partirono, il traffico delle carovane fu dirottato su altre piste e la sabbia, spinta dal vento, assalì le case abbandonate. Nel 1912 i Francesi si installarono a Tichitt e il loro arrivo coincise coi declino della città, dovuto all'apertura di altre vie di comunicazione transahariane.
L'oasi oggi Tichitt rimane il più bell'esempio di architettura in pietra dei Sahara mauro. Le case sono spesso a due piani e tutti i muri che danno sulla strada sono ciechi. Le facciate sono di grès beige o rosato, su cui lunghe lastre di scisto tracciano delle linee orizzontali. Sul lato sud, opposto al terribile vento dei Baten, carico di sabbia e di sale, le facciate sono ornate di trafori d'areazione isolati o uniti a formare un rosone.

La moschea al centro della città

La moschea di Tichitt ha la reputazione di essere molto antica. Sembra essere stata costruita dallo sceriffo idrissita Abd el-Moumene, venuto da ldjil durante la metà dei XIV secolo. Attorno a questo edificio sacro fu a poco a poco edificata tutta la città, abitata inizialmente dai Massena (popolazione negro-berbera ancora presente a Tichitt, che ha conservato la sua lingua particolare, l'azariya), poi anche dai Mauri. Come tutti gli edifici religiosi e civili della regione, la moschea è stata ricostruita più volte, così come il suo minareto che sembra datare a metà dei XIX secolo. Le cronache della città citano una ricostruzione del minareto nel 1908-9, e successivamente nel 1946-47; un altro restauro venne effettuato nel 1971 sotto la guida dell'istituto mauritano per la ricerca scientifica.