Ricostruire la famiglia attorno ai valori del matrimonio


Infine, gli scogli già segnalati nella vita in famiglia costituiscono dei seri ostacoli all'autenticità evangelica del cattolicesimo popolare.
Una certa mentalità poligamica ostacola la piena maturazione della personalità della donna africana, sottomessa in certe località a delle usanze riprovevoli. Così, presso alcuni popoli del Benin, della Costa d'Avorio e di altri paesi, gli usi riguardanti la vedovanza della donna, spogliata dei beni del marito o reclusa per mesi e mesi, pongono un serio problema alla coscienza cristiana.
D'altra parte le attuali condizioni di vita contribuiscono a una rapida destrutturazione e a un'inquietante destabilizzazione dell'istituzione familiare, e perfino al rifiuto di impegnarsi nel matrimonio davanti alla società civile e alla Chiesa.
Ne consegue una lenta disintegrazione della responsabilità dei genitori e una crescente accondiscendenza verso l'aborto. Le tragiche devastazioni dell'AIDS si aggiungono alla disorganizzazione del tessuto familiare, talché diventa difficile in parecchie occasioni parlare di famiglie cristiane.
La speranza della società e della Chiesa è posta sui giovani, quel 60% della popolazione totale dell'Africa che è al di sotto dei 21 anni.
La vita cristiana dei giovani sarà, domani, una semplice riproduzione di quella delle passate generazioni?
Il posto che essi occupano oggi nella Chiesa, la formazione che vi ricevono, sono in grado di prepararli ad assumere con soluzioni originali la loro responsabilità di fronte all'istituzione della famiglia e alla comunità ecclesiale?