La reggenza di Tripoli

Percorso simile segue anche la terza Reggenza, quella di Tripoli. Un trentennio di lotte tra gli ammiragli corsari e la Spagna e i Cavalieri di Malta, cui Carlo V ha donato insieme all'isola anche la cittā di Tripoli, e alla fine la vittoria di Dragut (1551) che pone l'isola sotto l'autoritā dei beylerbey di Algeri.
Nel 1584 il passaggio al controllo diretto della Sublime Porta (con questo nome veniva indicato il governo dell'Impero Ottomano), attraverso i giannizzeri e i pasciā inviati da Costantinopoli. Anche qui i bey assumeranno una posizione dominante rispetto ad altri funzionari, mantenendo il titolo di pasciā.

Corsa, guerre e tributi

Anche qui la corsa, dai porti di Tripoli, Benghasi, Tobruk o Derna, continua fino all'800 e moltiplica gli attacchi alle navi mercantili, europee e non solo: inevitabili le reazioni. Nel 1685 la flotta francese attacca Tunisi, ma famoso sarā soprattutto l'attacco, nel 1804, della marina militare statunitense, stanca di pagare tributi dal 1796 per evitare attacchi alle sue navi, peraltro non sempre evitati, spedizione di cui rimane traccia nelle parole dell'inno della marina americana.

Ribellioni contro la "Porta"

Quello che forse contraddistingue questa reggenza č la maggior tendenza da parte delle popolazioni a ribellarsi al controllo della Porta: giā nel 1589 il pasciā di Algeri č costretto ad intervenire in Tripolitania per sedare una ribellione contro il governo turco, e morirā in questa spedizione.
Un'altra violenta insurrezione riguarderā le popolazioni di Garian agli inizi del Seicento. Nonostante questo il rapporto con Costantinopoli rimane stretto e piuttosto duro il governo ottomano.
Nel 1710 viene nominato pasciā un ufficiale di cavalleria originario della Cappadocia, Ahmed al Caramanli, che alla sua morte, nel 1745, ottiene praticamente che la reggenza diventi un principato ereditario, vassallo dell'Impero Ottomano. Soltanto nel 1835 il sultano turco Mahmud II riuscirā a ristabilire un controllo della Porta sulla Reggenza