Origine del cibo

Voi tutti che siete qui riuniti, ascoltate bene. Poiché il padre è venuto a chiederci di riunirci per raccontare qualche storia, ecco che noi siamo radunati. Dunque non bisogna temere nulla a proposito delle storie che noi racconteremo. Io mi chiamo Kwakou François. Sono originario di Koun Fao. Sono io che vi racconterò questa storia. Ascoltate dunque bene!
Una volta eravamo nel mondo. Il cibo che si chiama igname, taro, mais, e ogni genere di cibo, a quei tempi, non lo conoscevamo. Dalla nostra creazione noi ci alzavamo con il ventre pieno.
Non temete nulla! Vi spiegherò come abbiamo scoperto il cibo, come la fame è venuta nel mondo e la ragione per la quale noi mangiamo ogni specie di cibo. State dunque molto tranquilli per ben ascoltare ciò che vi sto raccontando.
Come vi dicevo, un tempo ogni volta che ci si alzava, il nostro ventre era pieno senza fare nulla e senza sapere come. Ma ora tutto ciò è finito. Noi dobbiamo ciò al nostro fratello Ragno. E' per questa ragione che egli ha un grosso ventre. E' lui la causa di tutto ciò.
Ragno ha messo al mondo un figlio. Questo figlio, dalla sua nascita, si alzava sempre con il ventre pieno. La moglie di Ragno si chiamava Koro. Era dunque così. Caro mio! Un giorno Ragno, di ritorno da un lungo viaggio, dice:
- Koro, tu lo sai, non capisco la sostanza di questa faccenda. La mattina, ogni volta che noi ci alziamo, siamo sazi. Noi non sappiamo perché. Dunque apriremo il ventre del bambino al quale abbiamo dato la vita, per vedere se è la che si trova il cibo che ci sazia.
Caro mio! Che potere ha la donna di fronte all'uomo che gli pone questa domanda?
- Poiché tu hai parlato, sono d'accordo!
Una volta, l'igname, il taro, e ogni specie di cibo, era Dio che lo metteva nel ventre dell'uomo.
Ragno e sua moglie se ne vanno a prendere il loro figlio. Lo coricano a terra; prendono poi il loro macete e aprono il suo ventre : piaaaaaa….Caro mio! Ecco l'igname: è uscito. Ecco la papaya: è uscita. Ogni specie di cibo: eccolo uscito! Ragno dice:
- Eh! Era ciò che Dio aveva fatto? Era per questo motivo che l'uomo non mangiava e aveva il ventre sazio. Allora Ragno raccoglie tutto questo cibo e lo rimette nel ventre per ricucirlo. Si raccoglie dunque e si mette dentro. Si dice:
- Ricucitegli il ventre!
Ma non si può!
Si ripete:
- Ricucitegli il ventre:
Ma non c'è mezzo. Si prova a lungo, a lungo, ma il bambino non c'è più. E' morto. Ragno era là. Improvvisamente il suo ventre è vuoto. Sua moglie era là. Ecco che anche il suo ventre è vuoto. Che cos'è ciò? Ora il loro cuore è sul punto di spezzarsi, il loro ventre comincia a muoversi. Allora Ragno dice:
- Ora abbiamo visto le cose che sono uscite dal ventre del nostro bambino e che si sono sparse qui. Io penso che il cibo che il Signore Dio ha inviato è veramente quello. Quindi prendine un pezzo, mettilo nel fuoco e vedremo ciò che diventerà.
La moglie di Ragno mette dunque un pezzo di cibo nel fuoco. Attendono un lungo momento. Tutto il pezzo è cotto. Improvvisamente, si spezza a metà e un leggero vapore comincia ad uscire dolcemente. La moglie di Ragno dice:
- Marito Ragno, se mangio di questo cibo, rimarrò in buona salute?
Risponde:
- Come dobbiamo fare? Se noi ne mangiamo forse moriamo, se non ne mangiamo moriamo lo stesso. Se ne mangiamo e moriamo servirà di lezione agli altri.
Sbucciano allora il pezzo di taro, lo tagliano in due pezzi, uno ne prende metà, l'altro l'altra metà, e mangiano. Dopo aver mangiato attendono a lungo.
L'indomani non sono morti. Ne cuociono un altro pezzo e lo mangiano. Il giorno seguente sono sempre in vita. Tre giorni dopo Ragno dice:
- Bene, lascia da parte il taro e prendi un altro grosso pezzo. Qual è il pezzo più grande? E' l'igname!
Prendono dunque l'igname e lo mettono sul fuoco. In seguito entrambi mangiano. Questo non è morto l'altra neanche. Ciò durò otto giorni. Ora l'igname è diventato il loro cibo. Allora si dicono:
- Il cibo che Dio ha creato e che aveva messo nel ventre degli uomini, è quello. Poiché noi l'abbiamo mangiato e non siamo morti, è una buona cosa, è il cibo che dobbiamo mangiare.
Nel momento stesso in cui parlavano, ecco che Dio arriva. Dice loro:
- Tu Ragno, guarda bene; del male che hai fatto ne faccio una palla e la colloco in basso al tuo dorso. Quanto a te, moglie di Ragno, vivrai nella boscaglia con la tela rossa attorno al tuo corpo. Se non catturerai degli insetti non avrai altro cibo.
Ecco la ragione per cui la fame è entrata nel mondo. E' per questo che gli uomini fanno cuocere il taro e l'igname e, mangiandone, sono sazi. Tale è il significato del racconto.