Si troveranno, in questo testo, alcune note e riflessioni sulla festa dell'igname, come si può ancora vedere
nelle “chefferies” Abron e Anyi.
Il rituale, nell'essenziale, è lo stesso in tutte le “chefferies”. Si tratta di una festa periodica di rigenerazione e
rinnovamento della vita.
Il rituale presentato in queste pagine è quello della “chefferie” di Guiendé. Si seguiranno, passo a passo, tutte
le cerimonie partendo dalla preghiera in Chiesa, dal corteo al fiume e dai sacrifici nel cortile.
Questa scelta è legata a parecchie ragioni.
Anzitutto è il capo di Guiendé che apre il ciclo delle festività, celebrando, per primo, la festa.
In seguito in questa chefferie le cerimonie si susseguono in un ordine costante e rigoroso. Mentre in altre, certe parti sono ridotte, celate o soppresse. Per esempio la processione e i riti al fiume.
Terza ragione: si è potuto partecipare, per parecchi anni consecutivi, a questa festa, e verificare così gli elementi raccolti.
Nel corso dell'esposizione si farà riferimento ad elementi o a dettagli complementari tratti da altre “chefferies”
Se la stesura e la redazione del testo sono attuali, il materiale è stato raccolto negli anni 1975/76. Si è
partecipato ancora alle stesse cerimonie negli anni 80. Il rituale non presentava variazioni di rilievo.
In sostanza era lo stesso. E' il rituale che si troverà qui.