I racconti della festa degli ignami


Prima di presentare il rituale della festa, presenteremo i racconti concernenti l'origine della festa, e l'origine del villaggio di Guiendé:

* un racconto di Kwame Norbert, del villaggio di Ngorato, ma la cui famiglia è originaria di Guiendé. Norbert si dichiara abron.
* un racconto più succinto dello stesso capo di Guiendé.
* un articolo di A.Prao, originarioo di Guiendé, apparso su Fraternité Matin il primo ottobre 1969.
* La risposta a questo articolo di Raphael Atta Koffi, originario di Broukro, che fu causa di serie discussioni tra le due “chefferies” di Guiendé e di Broukro.

Presenteremo anzitutto i due primi racconti, in seguito una introduzione alla discussione Broukro-Guiendé, i cui testi hanno dato origine alla controversia, e un commento di questi documenti.

Il primo racconto

I nostri antenati erano in Ghana. Erano in lite con gli abitanti di Koumassi, gli Ashanti. Gli Ashanti cacciarono gli Abron verso la Costa d'Avorio. Venivano a piedi con i loro guerrieri. I guerrieri e tutta la gente avevano fame. Il re con il seggio era nel gruppo. Avevano tutti fame ed erano spossati.
Vedono una liana su un albero che proveniva da un tubero nella terra. Nessuno conosceva questo tubero. Poiché tutti avevano fame volevano provare a mangiare questo tubero, ma avevano paura di morire. Tutti i capi del re avevano paura di mangiarne. Solo Fiéni, il luogotenente del re, non aveva paura. Dice di fronte a tutti: “Io mangio per primo l'igname. Se non morirò anche gli altri potranno mangiarlo”.
Così l'igname viene preparato sul posto. Il luogotenente Fiéni lo assaggia per primo. Tutti attendono almeno due ore per vedere se il capo moriva. Dopo due ore, il capo non era morto. Dunque era veramente un cibo. A partire da quel momento tutti i capi e i guerrieri decisero di mangiarne.
Il re disse alla folla che ormai il capo Fiéni deve mangiare l'igname prima di tutti gli altri capi. Per questo motivo, tutti gli anni , il capo di Guiendé celebra prima di tutti gli altri la festa dell'igname, cioè ne mangia per primo (1)

Questo racconto è il più conosciuto, e lo si sente raccontare sovente sia dagli Abron, sia dai Bona. Le varianti locali sono poco importanti, e la sostanza è la stessa.
Non è facile, in questo racconto, separare gli elementi storici da quelli leggendari. Alcune considerazioni.
Gli Abron non sono originari dei luoghi che occupano oggi in Costa d'Avorio. Provengono dall'attuale Ghana. Il testo non fa altro che confermare i dati storici acquisiti.
La ragione della loro partenza dal paese d'origine dovrebbe essere ricercata nelle controversie con il potente ashanti di Koumassi. Altrove abbiamo analizzato quali potevano essere le ragioni di queste controversie, e presumere in che data, pressappoco, poteva situarsi l'esodo (2).
La festa dell'igname sarebbe collegata all'esodo e non di origine ancestrale, almeno secondo questa tradizione. Altri danno una diversa versione (3).
Il luogotenente del re si sarebbe offerto spontaneamente (4) come “vittima” per salvare tutto il popolo, dichiarandosi disposto ad assaggiare per primo il tubero sconosciuto.
Sarebbe grazie a questo servizio essenziale legato alla sopravvivenza di tutto il popolo abron, che il re avrebbe decretato che ormai, a partire dal quel giorno, il luogotenente Fiéni, e tutti i suoi successori, avevano il diritto e l'onore di essere i primi a mangiare il nuovo igname. Ecco giustificata la pratica attuale.
Poco a poco questo tubero ha acquisito un'importanza alimentare talmente grande che si è sentito il bisogno di celebrarlo annualmente con una festa particolarmente sfarzosa, e con festeggiamenti popolari.
Questo racconto eziologico, infatti, mostra l'ordine attuale dell'importanza delle “chefferies” ma alla fine dice poche cose sull'origine della festa.


1 ) K. NORBERT, Ngorato, 25.10.1973
2 ) S. GALLI, Notes sur les Abron, Bona, Koulango, Note manoscritte, 4 e ss.
3 ) J. P. ESCHLIMANN, Elue die chez les Agni-Bona, annali dell'Università di Abidjan, 1971, serie f., Fascicolo 3, 198-199. L'autore riporta due tradizioni diverse sull'origine di questa festa. La prima è, in sostanza, la stessa descritta da K. Norbert. La seconda è diversa, e assomiglia molto a narrazioni raccolte a Koun Fao sull'origine ancestrale della festa.
4 ) Padre J. JACOBJ, vissuto a lungo a Guiendé, leggendo queste note aggiungeva a margine: secondo ciò che ho sentito raccontare, il luogotenente Fiéni era stato designato dal re perché era il più insubordinato dei suoi capi guerrieri, e per questo motivo era pronto a sacrificarlo.