La diatriba Broukro-Guiendé-Tanokoffikro


I fatti

Il fatto che il re obblighi il suo luogotenente a mangiare il tubero sconosciuto, offre l'occasione di una messa a punto importante. Nei villaggi di Koun Abronso, Tanda, Guiendé, circolava un racconto strano sulla festa dell'igname a Guiendé. Ecco secondo le testimonianze ascoltate, e raccolte qua e là nei villaggi come si sono svolti i fatti.

L'articolo del giornalista di Broukro

Nel 1969, in occasione della festa dell'igname a Guiendé, un giovane giornalista di Broukro, avrebbe affermato pubblicamente alla televisione ivoriana, che il re degli Abron ha potuto obbligare Fiéni a mangiare l'igname, perché discendeva dagli schiavi. Per dare maggiore rilevanza alle sue dichiarazioni, il giornalista assicurava che era il capo di Ouelékié, il capo Penango che possedeva il secondo seggio del regno (1), che gli aveva fornito questa informazione. In seguito, il capo di Guiendé avrebbe chiesto al giornalista un bue, come ammenda, per aver pubblicamente svelato questo segreto.

L'inchiesta in loco

Ecco che cosa si diceva nei villaggi. Era vero tutto ciò? Se si, chi era questo giornalista? Per saperne di più ci si è recati a Broukro. Tra Broukro e Guiendé esistevano dei legami molto stretti. Ma quali precisamente? (2)
A Broukro si è incontrato Tano Koffi e Joseph Atta Kwadio. Entrambi sono originari di questo villaggio, ma abitano a Tanokoffikro, villaggio fondato dallo stesso Tano Koffi.
Joseph Atta Kwadio conosce un po' di francese, mentre Tano Koffi parla solo il bona. Ecco le loro informazioni.

L'origine del seggio di Broukro

Gli abitanti di Guiendé e di Broukro sarebbero originari degli stessi luoghi: dalla regione del Ghana chiamata Denkyra. Il seggio di Broukro, il mbifi bia , sarebbe superiore a quello di Guiendé. Infatti sarebbe stato scelto dal re degli Abron, per essere il suo luogotenente poiché aveva un buon carattere ed era servizievole, un figlio di Bulu Akuwa, la regina del gruppo in esodo, e nipote di Mbifi, sovrano del gruppo.
Dunque, essendo figlio di una regina e nipote di un sovrano, non poteva discendere dagli schiavi. Il re degli Abron, grazie al servizio già menzionato, reso alla causa del regno, avrebbe dotato il suo luogotenente, o più probabilmente il suo successore, di un adja bia, di un seggio nero (3). Seggio che è venerato, ancora oggi, il giorno della festa dell'igname e che si chiama giustamente Fiéni–bia.

Il giornalista e l'articolo incriminato

Si trattava ora di incontrare il “giornalista”, quel “giornalista” che, dopo le “dicerie” degli abitanti dei villaggi, avrebbe fatto la dichiarazione alla televisione ivoriane sull'origine schiava dell'antenato di Guiendé.
Si è potuto incontrare questo “giornalista” ad Abidjan nel 1974. Si chiama Raphael Atta Koffi. Suo padre è quel Tano Koffi incontrato a Broukro, fondatore del villaggio di Tanokoffikro.
Si è verificato insieme il racconto fatto sul suo conto. I fatti corrispondono solo in minima parte a ciò che si racconta nei villaggi. Non sono mai state fatte dichiarazioni alla televisione, ma solo scambi di articoli con furti e manipolazioni di documenti. Ecco come si è svolta questa diatriba, o meglio questo “giallo” abron, bona, kulango, degli anni '70.



1) Di fatto pare che il secondo seggio per importanza e prestigio del regno abron, non sia il penango, ma il seggio fumasa.
2) Per esempio Guiendé e Broukro sono i due soli villaggi che celebrano la festa degli ignami il mercoledì kulukuwo. Vedere più avanti il calendario rituale abron.
3) adja: eredità, bia:seggio, dunque seggio ereditario, seggio degli antenati.