Commento dei testi


I due articoli di E.Prao e di A.Koffi non sono così diversi, come potrebbe lasciarlo supporre una prima rapida lettura. I due testi si completano e si chiariscono a vicenda.

La fondazione di Guiendé

Prima di confrontare i due racconti di Prao e di Koffi, ecco ciò che scrive Tauxier sullo stesso argomento: Gli abitanti di Dyendé, o Guiendé (meglio Dienné), sono Abron. Dicono di essere arrivati all'epoca di Kofi Sonou di N'Go-Ourato (attualmente piccola frazione situata a sud a fianco di Kohou). A quell'epoca, gli Abron cercavano anzitutto oro. Un marabutto fece loro un gris-gris che indicava che avrebbero trovato dell'oro nel luogo dove si trova ora Dyendé. Vi andarono, e, siccome il marabutto indovino era di Dienné, diedero, su sua richiesta, al nuovo villaggio il nome di Dienné che fu in seguito pronunciato Dyenndé, Guienndé, secondo gli usi fonetici del paese (1).

Leggenda o storia?

C'è molta incertezza e non si sa bene se questo racconto sia “più” vero di quello di A. Prao e di A. Koffi. Nell'ambito dell'origine dei villaggi, è un compito molto rischioso e vano definire con precisione se sia leggenda o storia, talmente le due cose si intrecciano.
Tauxier parla dell'origine del villaggio di Guiendé nell'appendice V della sua opera, in un punto dove narra l'origine di cinque altri villaggi.
Secondo lui, gli abitanti di Guiendé proverrebbero da Ngorato. Infatti il suo N'Go-Ourato è facilmente identificabile con l'attuale Ngorato (2). Ancora oggi, tra i due villaggi esistono legami molto stretti. Ma dopo le informazioni raccolte sul posto, sembra che Ngorato sia un prolungamento di Guiendé. Una parte del villaggio si sarebbe trasferita alla ricerca di nuove piantagioni nella zona forestale e aurifera. Lo stesso fenomeno si sarebbe verificato per Korobo. E ciò in un'epoca molto recente.

Stretti legami fra i villaggi

Mentre, secondo Tauxier, il trasferimento del villaggio avrebbe avuto luogo molto tempo prima, verso il 1750, avendo Koffi Sono regnato tra il 1725 e il 1755, e nel senso inverso: Ngorato-Guiendé, e non Guiendé- Ngorato.
Tauxier parla veramente dell'origine del villaggio, o semplicemente del suo popolamento? Rileggendo bene il testo si potrebbe interpretarlo in questo modo. Si potrebbe supporre che questo villaggio, almeno nel suo primo nucleo, esistesse già. L'indovino che avrebbe indicato agli Abron di Ngorato un luogo adatto per la ricerca dell'oro, dice Tauxier, era di Djenné. Di quale Dienné si tratta? Sarebbe forse lo stesso villaggio? Non se ne sa nulla! Ma potrebbe essere così. Non è impossibile che, su un nucleo già esistente, una prima ondata di gente si sia stabilita nella regione con lo scopo di cercare l'oro, e che altre ondate siano arrivate in seguito nello stesso luogo.
Da tutto ciò si può dedurre sicuramente che tra i villaggi di Guiendé, Ngorato, Korobo, esistevano stretti legami, con trasferimenti regolari degli abitanti nei due sensi tra il centro di Guiendé, Ngorato, Korobo, e i due accampamenti divenuti in seguito villaggi.
Ecco come si possono rappresentare schematicamente questi legami:
Korobo
Broukro---Guiendé
Ngorato
Si può dunque fare la seguente ipotesi:

* fondazione di Guiendé sotto Koffi Sono, verso la fine del suo regno;
* sviluppo del villaggio, che acquista importanza, sotto Adingra, per merito di Fiéni.

Il contenuto dei due articoli

Prendiamo ora in considerazione i due racconti di A.Prao e di A.Koffi. Prao sostiene che furono degli Ashanti, provenienti da Denkira a fondare il villaggio. Questa affermazione è senza dubbio un'inesattezza sia di Prao, sia dei suoi informatori. (3)
Koffi mostrando che non ci sono mai stati dei migranti ashanti nella regione, tranne qualche spia che faceva la navetta tra la corte del re di Koumassi e il regno abron (4), e degli inviati del re ashanti che venivano a reclamare il tributo.

Gli anyi e l'esodo akan

Ma, a parte queste considerazioni etniche, sia Prao, sia Koffi fanno pervenire i fondatori di Guiendé dalla stessa regione: il Denkyra. Dunque, con Koffi, si può prendere in considerazione l'ipotesi che i fondatori di Guiendé siano dei Bona provenienti da Danguila, passando per Borossa, nel Sahue.
Secondo le ricerche di C. H. Perrot è proprio a Borossa che avrebbero imparato l'anyi come tutti gli altri Anyi, e che sarebbero diventati Bona (5).

Un primo insediamento a Broukro

Prao li fa venire direttamente dal Ghana a Guiendé, Koffi, al contrario parla di un primo insediamento a Broukro. Quanto all'origine stessa del villaggio di Guiendé, il racconto di Koffi è interessante. La sua versione è il racconto ufficiale della corte di Broukro, che ha tutto l'interesse a mostrare la sua superiorità su Guiendé. Ma questo racconto ha molte probabilità di contenere una gran parte di verità poiché ha il merito di fornire parecchie precisazioni.
Il racconto spiega, per esempio, il legame tra i due villaggi. Se originariamente la classe nobile di Guiendé proveniva da Broukro, si comprende facilmente che, tra i due villaggi, tutta una serie di rapporti, di legami, di scambi, erano esistiti. E ciò fino ad un epoca molto recente, fino all'infelice controversia tra le due chefferie. Da allora, assicurano gli informatori di Broukro, tra i due villaggi “le cose si sono guastate”. (6)

Kulango, Abron, Bona

Il racconto spiegherebbe così il nome del villaggio. Nome legato al modo utilizzato dalla sorella della regina per fondare e popolare il villaggio. Sebbene in questo campo, rimanga una difficoltà. Abitualmente si pronuncia e si scrive Guiendé. Ma la vera pronuncia è questa: Djène, con posa della voce sulla prima sillaba: tono alto e tono basso (- _ ). Ora conocchia in bona si dice djenè, con la posa della voce sulla seconda sillaba: quindi tono basso e tono alto ( _ - ).
Il racconto tiene anche perfettamente conto del fatto che, in tutti i villaggi, si parla abitualmente solo il kulango, e non l'abron o il bona. Nel caso specifico di Guiendé, questo fatto non sarebbe dovuto agli Abron che avrebbero assimilato il kulango, come avevano l'abitudine di fare, ma alla classe nobile bona che aveva, sotto la sua dipendenza, tutto il villaggio degli schiavi kulango.
Il racconto permette anche di capire come ancora oggi si possa trovare nel villaggio di Guiendé una parte della popolazione che capisce l'anyi-bona. Di ciò tutti se ne possono rendere conto recandosi a Guiendé e parlando con gli anziani del villaggio. Lo stesso capo del villaggio, così come i suoi notabili, parlano e capiscono perfettamente il bona. Il sovrano e i notabili potrebbero essere i discendenti della classe nobile bona, fondatrice del villaggio. (7)


1) L.TAUXIER, Le Noir de Bondoukou, Parigi 1921, 443.
2) Villaggio situato a una quarantina di chilometri da Guiendé, nella sottoprefettura di Koun Fao.
3) Il racconto di Prao contiene ancora un'altra inesattezza. Prao afferma che il villaggio, in origine, era situato a una quindicina di km dalla sorgente Boromisso, non lontano da Tanda. Se ciò non è un errore di tipografia, bisognerebbe piuttosto leggere: “costruirono il loro accampamento a una quindicina di km da Tanda, non lontano da una sorgente chiamata Boromisso”.
E' il villaggio di Guiendé che si trova a 12 km da Tanda, e non la sorgente che si trova vicino al villaggio, sulla strada di Bondoukou.
4) Cf. R.A.KOFFI, Le Tròne d'or , 33-35 e 71-73.
5) C.H.PERROT, Les Anyi-Ndénié e le pouvoir aux 18éme e 19éme siècle, Ceda 1982.
6) Gli informatori di Broukro assicurano che, prima della controversia, il villaggio di Broukro partecipava intensamente alla festa dell' igname di Guiendé. Ma, da allora, le relazioni tra i due villaggi si sono molto raffreddate.
7) Bisogna nondimeno riconoscere che ci possono essere anche altre ragioni o bilinguismi degli anziani di Guiendé. Questo fenomeno è molto esteso nella regione dove Bona, Abron, Kulango, si trovano mescolati e incrociati da molto tempo, sia a causa degli spostamenti dovuti al lavoro, sia a causa dei legami matrimoniali. Per esempio, alla corte reale abron d'Herebo, il re e i suoi notabili, parlano correntemente il bona.