La celebrazione liturgica della festa


La dinamica della celebrazione

Si è visto che la festa dell'igname è uno dei momenti più importanti della vita del villaggio. I cristiani hanno sentito la necessità di celebrarla, non più soltanto come facevano gli antenati, ma in modo più originale che trova nella Parola di Dio e nello Spirito, ciò che gli avi cercavano nelle cerimonie dell'attuale festa.
Dopo uno studio delle cerimonie della festa tradizionale, è risultato che è essenzialmente un tentativo per salvare la vita, sia individuale che collettiva, dal deterioramento, purificandola e fortificandola. Per far ciò il gruppo dispone principalmente di questi mezzi:

* purificazione della comunità: confessioni pubbliche, aspersione con l'acqua, il caolino, eliminazione nella boscaglia dei rifiuti dell'anno trascorso.
* rafforzamento dei legami con le potenze soprannaturali: spiriti, terra…
* rinnovamento e approfondimento dei rapporti fra la chefferie e gli antenati. In questo gesto, il ruolo del capo famiglia, e specialmente quello del sovrano, è di capitale importanza.
* Ringraziamento a Nyamian e a asie per i nuovi frutti

La celebrazione liturgica proposta cerca di assumere la ricerca degli antenati e di compierla nel sacrificio di Gesù che purifica una volta per tutte coloro che credono in lui e assicura loro una pienezza di vita e di comunione con l'universo che gli antenati non potevano raggiungere con i loro riti.
La cerimonia proposta tiene conto del ritmo della cerimonia tradizionale. Per questo motivo è composta a sua volta di tre momenti principali:

* la preghiera della vigilia: impregnata sul tema del passaggio da una vita sminuita dal peccato e dal male, ad una vita purificata e illuminata, grazie a Gesù Cristo;
* la preghiera regale: dove la comunità cristiana si ritrova attorno al sovrano e agli antenati regali per rimettere il potere in contatto con la sua sorgente e implorare la bontà di Dio sul sovrano e sugli antenati;
* la preghiera eucaristica: sacrificio perfetto di azione di grazia dove si compie la comunione con Dio e, attraverso Lui, con i nostri antenati e con l'universo intero.