VIAGGIO NEL PAESE DEI GENI NANI


Nell’anima esiste un processo indirizzato alla
ricerca di una meta.
Jung

O Manna, chi per primo ha narrato questa avventura, la fa risalire all’epoca in cui le montagne si sono indurite, la stessa in cui i Geni finivano di tracciare i fiumi.
ìHammadi uscì di casa all’ora in cui l’orizzonte era illuminato dalla dolce luce d’oro che incendia il sorgere e il tramonto del Gran Monarca monocolo. Camminò macchinalmente verso una grande radura e lì si fermò. Era talmente abbagliato che non intese i passi di Hamtoudo che arrivava da uno dei tre sentieri che portavano a questo incrocio.
A sua volta Hamtoudo, affascinato dalla bellezza dell’aurora e dalla magia delle nuvole colorate come i servitori della magione reale quando assistono al levarsi del Gran Monarca, non era in grado di vedere o sentire, catturato com’era da questo spettacolo grandioso. Se ne stava stregato senza avvedersi che qualcuno l’aveva preceduto.Quando qualche momento dopo Dembourou giunse a sua volta nella radura, vide i due che l’avevano preceduto e si accorse che non avevano coscienza di essere in compagnia, tanto erano presi dal fascino del luogo. Hamtoudo gridò:"Ohè, figli di mia madre ! Abbassatevi bene, che l’ancella del Gran Monarca monocolo sta sollevando il drappeggio fumoso che vi impediva la vista del sorgere del Re dalle mille braccia luminose."
L’incantesimo si ruppe e i due si risvegliarono. Ognuno si voltò per vedere chi aveva parlato. E tutti e tre si trovarono in triangolo come le tre pietre del focolare. Una voce altisonante trapassò lo spazio dicendo: "O uomini abbagliati dalla luce, andate nel bosco sacro del primo villaggio. Offrite in olocausto la prima preda che abbatterete in corsa."
Hammadi, Hamtoudo e Dembourou si lanciarono nel sottobosco. Sorpresero un formichiere. Lo uccisero, lo spellarono e lo trasportarono in mezzo all’incrocio. Accesero un gran fuoco su cui deposero la preda e attesero che il fuoco la consumasse interamente. Quando il fuoco ebbe finito di cibarsi dell’animale, una voce gridò con forza:
"O Hammadi, O Hamtoudo, O Dembourou, il vostro sacrificio è gradito. Il vostro viaggio al paese dei nani sarà un’avventura felice. Purificate il luogo dove il fuoco dal cielo sta inghiottendo il vostro formichiere prima d’essere lui stesso inghiottito dallo spazio:"
I tre amici purificarono i luoghi e immediatamente videro una pietra piatta triangolare che misurava nove cubiti di circonferenza e tre di lato. Una faccia della pietra era nera e l’altra bianca. Una voce celeste disse:
"O voi tre, calzate i vostri sandali, indossate le bisacce a tracolla, ognuno di voi prenda un bastone sul quale si appoggerà di tanto in tanto e del quale si servirà per far avanzare la bestia da soma."
Nello stesso istante, mossa da una mano invisibile, la pietra triangolare girò su cardini magici e nascose la sua faccia nera per scoprire il suo lato bianco. Apparve una scala di nove gradini che conduceva sotto terra. I tre amici la discesero senza esitazione. La scala li condusse in un luogo dove trovarono tre buoi da carico con acqua e viveri che li aspettavano. "Salute ai viaggiatori che vanno nel paese dei nani ! Ecco qui tre bestie che vi serviranno. Altre saranno a vostra disposizione più avanti da parte di colui che è il pozzo della scienza e la montagna della saggezza." "Come si chiama e dove è ?" si interroga Hamtoudo e aggiunge: "e tu che ci parli, chi sei ? e dove sei ?" "Tu lo saprai quando saprai che non sai e aspetterai di sapere."