I SIMBOLI SVELATI

Al colmo della felicità Hammadi disse: "Sapevo che un giorno Gueno avrebbe messo sul mio cammino qualcuno per illuminarmi di quella luce a cui anelo e per la quale ho tanto penato senza mai disperare."
Hammadi raccontò al vecchio mendicante il suo straordinario viaggio, dall’inizio fino al suo incontro con Kaydara.
Il vecchio mendicante disse ad Hammadi: "Fratello mio, sappi che ogni simbolo ha uno, due o più significati che sono sia diurni che notturni. I diurni sono buoni e i notturni nefasti. Così il camaleonte, primo simbolo che tu e i tuoi amici avete incontrato al paese del meraviglioso Kaydara, è un animale che ha sette qualità.

1)Cambia di colore a volontà;
2) ha il ventre pieno di una lingua viscosa che gli permette di non precipitarsi sulla preda ma di catturarla a distanza – se la manca gli resta sempre la possibilità di ritirare la lingua;
3) posa le sue zampe a terra una dopo l’altra, senza mai affrettarsi;
4) per osservare l’ambiente che lo circonda, non si volta ma inclina leggermente la testa e muove l’occhio che rigira in tutti i sensi nella sua orbita;
5) il suo corpo è schiacciato ai lati;
6) ha il dorso ornato di una cresta;
7) ha una coda prensile.

Ed ecco, Hammadi, alcuni dei significati diurni e notturni del camaleonte. Cambiar colore, significa in senso diurno essere una persona socievole piena di tatto in grado di intrattenere relazioni piacevoli con chicchessia, che sa adattarsi alle circostanze indipendentemente dalla loro natura e che accetta le abitudini di coloro con i quali ha a che fare. In senso notturno invece questo simbolizza l’ipocrisia e il continuo cambiamento a seconda di interessi sordidi o di espedienti inconfessabili; denota anche mancanza di originalità e di personalità. Il grado del camaleonte è detto il vestibolo del re. In effetti attorno al re si trovano persone di tutte le sorti; alcuni sono lì per donare, altri per ricevere. Alcuni vengono per mentire, altri perché si è mentito su di loro.
Avere il ventre pieno di una lingua viscosa, significa, per il senso diurno, avere una loquela persuasiva in grado di prendere e togliere all’interlocutore ogni possibilità di resistenza. Mentre ritirare la lingua a sé allude alla capacità di sapersi sempre togliere dai guai.
La camminata del camaleonte indica inoltre che la persona saggia non si butta a testa bassa in una situazione ma ne valuta il peso, misura la propria capacità, giudica l’insieme di ciò che deve intraprendere prima di impegnarsi. Il senso notturno di questa attitudine allude all’inganno perpetrato con parole mielose, alla facoltà di mentire a lungo, di nascondersi per sorprendere con un’imboscata. Posare le zampe lentamente e alternativamente, significa in senso diurno, stare all’erta, esplorare le circostanze prima di impegnarsi. Non adottare immediatamente una posizione o dare un consiglio o convincersi senza verifica che le cose vadano sempre nello stesso modo. Non essere assolutamente sicuro che se il piede destro non è affondato, anche il sinistro non affonderà.
Il camaleonte che non gira la testa per guardare ma gira i suoi occhi in tutti i sensi, simbolizza una persona di carattere che sa mantenere il sangue freddo, senza rifiutare di esaminare in ogni senso quello che si dice o si fa attorno a lui. E’ l’uomo che non rifiuta di ascoltare ma non si lascia influenzare, che sa dove va e come ci va.
Se in senso diurno, il corpo compresso ai lati simbolizza l’uomo che si preoccupa di non essere ingombrante, in senso notturno rappresenta la banalità. E il dorso ornato di una cresta se, in senso diurno, è la preoccupazione di garantirsi dalle sorprese, in senso notturno, indica la fatuità di un essere vanitoso, versatile ed ipocrita.
Così come la coda prensile del camaleonte, in senso diurno è un mezzo di difesa mascherato in un posto imprevedibile, in quello notturno diventa una trappola che il traditore trascina dietro di sé."
"Venerabile maestro – esclamò Hammadi - possa il cielo prolungare i tuoi giorni ed estendere ancor di più i raggi della tua gran luce che dissipa le tenebre dell’ignoranza!".
Il piccolo vecchio si rischiarò la gola, tossì, sputò un lungo getto di saliva per terra, stropicciò la punta del naso fra il pollice e l’indice della mano destra, e disse quasi cantando:

"Tieni a mente quello che impari
tu che apprezzi la scienza
e sai che il sapere vale più dell’ambra
più del corallo e anche più dell’oro fino.
Tu hai meditato lungamente
e a lungo hai cercato.
Tu non avevi visto che i segni
ed ora possiedi il senso
del primo segreto del paese dei nani
che appartiene a Kaydara
il lontano e vicinissimo Kaydara."