I tre amici passarono, felici di non essersi
carbonizzati. Imboccarono la prima strada che si
presentò loro. La seguirono per quaranta giorni
e quaranta notti, marciando quando tutti
dormivano e dormendo quando gli altri erano
svegli. Il quarantesimo giorno prima che il sole
fosse sopra le cime, sbucarono in una valle
incassata fra alte montagne. Scolpito dalle
piogge e dalle cascate, ogni picco aveva preso la
forma stilizzata di un essere favoloso. Appena
ebbero toccato il suolo di questa valle, i tre
compagni udirono voci cantare in coro su tutti i
toni:
"Gli esseri sono
prigionieri
Prigionieri della morte
implacabile
La morte che sgrana il tempo
Il tempo divora la morte
Laria attizza il fuoco
Le anime celebrano
luffizio
I giusti pagano la decima
Da dove venite, o figli di
Kiikala
Dove andate rampolli Naagara
Chi siete voi, animali bipedi
?"
Hammadi, il più improvvisatore dei tre,
rispose:
"La vita e la morte sono
in noi
E lottano luna contro
laltra
Come lacqua lotta contro
la terra
E la terra contro lacqua
Ad ogni avanzamento sulla
destra
Corrisponde una retrocessione
sulla sinistra
Ogni guadagno allest si
paga
Con una perdita allovest
Il nostro desiderio di
conoscere
È un fuoco acceso internamente
Il vento della vostra scienza
Soffia e lo ravviva
maggiormente
Noi abbiamo celebrato
luffizio
Della nostra preghiera per
tempo
Noi abbiamo versato sul posto
Il latte nutriente e
propiziatorio
Noi abbiamo pagato la decima
del burro.
Noi veniamo da una goccia
Caduta come pioggia
meravigliosa
In una cavità segreta e
fertile
Noi andiamo verso la
disgregazione
Verso la putrefazione
Verso il ritorno alle origini.
Noi siamo delle creature create
Ma anche dei creati creatori
Non ci siamo indeboliti nel
cammino
Noi abbiamo domandato la pace
Noi andiamo verso Kaydara
Il lontano e vicinissimo
Kaydara".
La valle intera rispose: "Non vi farà
mancare delle ricompense per le vostre azioni.
Andate verso Kaydara, il lontano e vicinissimo
Kaydara."
I tre amici si inoltrarono nella valle. Videro
di lontano due grandi getti dacqua che
schizzavano incrociandosi alti nel cielo e
ricadevano ciascuno nel punto in cui si formava
laltro.
Essi camminarono fino al posto dove si
manifestava questavvenimento. Si resero
conto che i due getti dacqua sprizzavano da
due pozzi stracolmi che si scambiavano i getti
senza lasciar cadere nemmeno una goccia in un
terzo pozzo, secco, che si trovava fra di loro.
Hamtoudo esclamò: "Che sorpresa ! Cosa
significa questo nuovo fenomeno e come mai
neanche una goccia dei pozzi più ricchi cade mai
nel pozzo vuoto dalle pareti screpolate come un
nido di scarafaggio, per mancanza di umidità
?"
I tre pozzi allora esclamarono:
" Noi siamo tre vicini,
e insieme formiamo il decimo
simbolo del paese dei nani.
Il nostro segreto appartiene a
Kaydara
Il lontano e vicinissimo
Kaydara
Figlio di Adamo,
passa
"