I TRE CONSIGLI

Hammadi allora cominciò: "Mio caro padre, ho una domanda da farti."
"Coraggio – rispose il vecchio – ma affrettati perché non ho più molto tempo. Presto apparirà la stella e io dovrò seguirla dal momento che incomincerà a scintillare. Mi deve guidare fino a Kaydara, il lontano e vicinissimo Kaydara."
Hammadi gridò: "O padre mio, anche tu vai verso Kaydara ? Se è così, mi puoi insegnare qualcosa che io terrò come un consiglio prezioso ?"
"Certamente, io sono disposto a darti un consiglio ma a condizione che tu paghi ben cara la lezione."
"Quanto a questo non importa, padre mio…"
"Cosa mi offrirai ?"
"Ti darò un bue carico"
"Carico di cosa ?"
"Carico d’oro puro"
"Chi ti ha dato quest’oro ?"
"Kaydara, il soprannaturale."
"Ebbene, mio caro figlio, durante la stagione delle piogge, attento a non intraprendere un viaggio al pomeriggio"
"Ho capito, padre mio. Vuoi aggiungere qualcos’altro a questa lezione ?"
"Sei disposto a pagare ancora ?"
"Certo, caro padre, ti darò un secondo bue carico d’oro. I due carichi hanno lo stesso valore e lo stesso peso e l’oro la stessa quantità."
Il vecchio sorrise con soddisfazione e disse: "Figlio e discepolo pieno d’attenzioni, per nulla al mondo tu violerai un divieto in essere da secoli."
Hammadi continuò: "Ho capito, padre mio, ma io sono ben lungi dall’essere appagato dai tuoi insegnamenti e perciò ti chiedo ancora un consiglio."
"Pagherai questa lezione come le altre ?"
"La pagherò lo stesso prezzo, ti darò quindi il mio ultimo bue e il suo carico di oro."
Il piccolo vecchio scoppiò a ridere di gusto. Poi si mise a tossire gravemente e starnutì tre volte come se avesse aspirato del tabacco. Due grosse lacrime scivolarono sulle sue gote per andare a perdersi fra la barba ispida. Abbassò il capo a terra, poi, per la prima volta, fissò Hammadi coi suoi occhi strabici, convergenti e divergenti.
Disse:" "Hammadi, figlio mio avido di sapere, non giudicherai mai su un semplice sospetto. Il primo figlio del male si chiama: precipitazione; suo fratello minore si chiama: sospetto."
Hammadi rispose: "Padre mio, non ho più nulla da darti, tuttavia sarei molto felice se tu mi prodigassi ancora un consiglio."
"Mi dispiace, figlio mio. Delle mani vuote non possono prendere l’acqua dal pozzo. Tu non hai nulla da dare, non ci sono più lezioni da ricevere."
Il vecchio disse queste parole con grande sprezzo delle convenzioni in uso presso i figli di Adamo. Uscì dal suo angolo e domandò ad Hammadi, quasi con cinismo, di aiutarlo a mettere in istrada i tre buoi carichi d’oro.
Nello stesso istante, una stella immensa apparve dissipando la grande oscurità che stava invadendo tutta la regione. La sua luce attraversò lo spazio illuminando la via dell’Est che il piccolo vecchio aveva intrapreso. Quando fu scomparsa completamente all’orizzonte, Hamtoudo e Dembourou si misero a gridare con una sorta di trionfo: "Ti ha mistificato, ti ha derubato !"
E continuarono a ridere di un malvagio riso inestinguibile. Si tenevano i fianchi, si contorcevano dalle risate, dicendo: "Oh Hammadi, il tuo precettore dà lezioni che valgono oro colato ! Certamente adesso sei pieno di buoni principi molto più dei tuoi buoi carichi d’oro prezioso !"
Dembourou disse: "Ti sei rifiutato di ascoltarmi ed eccoti completamente spogliato. Ne converrai, spero ?"
Hammadi non tentò di opporsi ai sarcasmi poco caritatevoli dei suoi amici. Ma era ben lungi dal rimpiangere la sua scelta. Se ne avesse avuto le possibilità, avrebbe pagato altrettanti carichi quante lezioni poteva prodigargli il piccolo vecchio.
Nel pomeriggio del terzo giorno del loro arrivo sotto gli alberi, cioè il giorno stesso in cui il vecchio li aveva lasciati, Dembourou e Hamtoudou dissero ad Hammadi: "Bisogna che noi ce ne andiamo di qui prima che un secondo emissario del diavolo, più astuto del tuo professore di buoni consigli, non venga ad infliggerci delle lezioni ben più care delle tue. Ne facciamo volentieri a meno. Non abbiamo bisogno d’essere dei saggi in massime o adagi."
Hammadi esclamò: "Vi scongiuro, amici miei, rimandate la vostra partenza a domani. Noi siamo entrati nella stagione delle grandi piogge. Le stelle che l’annunciano hanno stanotte solcato il cielo in tutti i sensi ed hanno lasciato segni indubitabili. Ora, il mio maestro, che voi chiamate piccolo vecchio dalla colonna vertebrale malformata e che vi fa tanto ridere, mi ha detto questo: Figlio mio, nella stagione delle piogge, non metterti mai in viaggio nel pomeriggio". Questo consiglio che mi è costato un bue carico d’oro, io ve lo do gratuitamente e per amicizia. So che per natura l’animo dell’uomo è portato all’avarizia. Non desidero essere fra coloro che nascondono i tesori che Gueno ha loro donato. Ascoltate il mio consiglio, rimandate la vostra partenza a domani. C’è sempre tempo d’andarcene di qui. Insieme siamo venuti e insieme dobbiamo ripartire."
"Certo Hammadi, dal momento che tu non hai niente da trasportare, poco t’importa che noi partiamo di qui questa sera, domani, o anche l’anno venturo!" esclamò Hamtoudou: E Dembourou aggiunse: "Per compiacerti, o nuovo pozzo di scienza scavato nella roccia, noi aspetteremo qui che ai polli spuntino denti di gatto e che i mari si induriscano come i sassi!"
Hamtoudou e Dembourou si guardarono. Si fecero l’occhiolino e Dembourou disse: "Piogge o non piogge, abbiamo deciso d’andarcene di qui questo pomeriggio ed è questo pomeriggio che noi ce ne andremo. Tu non hai che una cosa da fare: prendi il tuo bastone, l’unico bene che ti resta di tutto quello che hai ricavato dal misterioso paese di Kaydara, piazzalo orizzontalmente sulle spalle e appoggia sopra le tue braccia; ci puoi seguire come un asino senza mercanzia. Tu ci fornirai con grandi dettagli le frottole che il tuo loquace maestro, gobbo dietro, gobbo davanti, coi piedi deformi, ti ha insegnato pagando oro giallo malleabile !"
"Giuro su Gueno, che un’aspirante canaglia non troverà una seconda occasione e che sei carichi d’oro non ne faranno ancora una volta le spese. Noi non ripeteremo questa storia stupefacente. Eccoti edificato e a te la scelta."
Hammadi rispose con più tristezza che esitazione: "Io scelgo di passare la notte qui. Vi raggiungerò domani in giornata. Un uomo senza peso cammina molto più rapidamente che una carovana di sei buoi con un carico d’oro pesante."
Hamtoudou e Dembourou caricarono i loro sei buoi e partirono a quell’ora in cui il sole che tramonta si trova all’altezza della fronte.