IL MITO DI KAIDARA
nota introduttiva

Da quando nel 1966 nel quadro del programma dell'Unesco per la "preservazione e presentazione della tradizione orale in Africa", Sua Eccellenza Amadou Hampate Ba ha pubblicato la prima versione di "Kaydara" in forma poetica, molta acqua è passata sotto i ponti.
Grazie alla successiva versione in prosa di tale opera, anche noi possiamo accedere a quella conoscenza delle più segrete cose che è sempre stata limitata " ai menti barbuti e ai talloni rugosi" della tradizione africana.
L’idea di presentare questo racconto didattico che fa parte dell’insegnamento tradizionale dei Peul dell’ansa del Niger, è allettante ma per nulla facile.
Non facile perché questo romanzo iniziatico parla esclusivamente mediante immagini misteriose, fantastiche, secondo il costume africano che non ama molto le idee astratte. E queste immagini straordinarie che di primo acchito assomigliano a quelle delle fiabe, sono allusive, simboliche, esoteriche, nascondono invece di svelare. La sfida è dunque quella di interpretare il significato profondo e orientarsi fra le mille sfaccettature di una cultura interessantissima ma per noi pressoché sconosciuta. In nostro soccorso vengono le copiose note esplicative che lo stesso Autore ha redatto a margine e che noi abbiamo utilizzato nel commento unitamente ad alcuni originali spunti tratti dalla visione dell’opera di Werewere Liking, un’altra grande interprete del tradizionalismo africano
Impresa anche molto allettante, si diceva, in quanto il lettore trova corrispondenze abbastanza sorprendenti col nostro bagaglio culturale man mano che procede l’avventura dei tre eroi che effettuano il cammino verso la conoscenza. Ci riferiamo alla straordinaria analogia esistente fra la ricerca di Kaydara, dio dell’oro e della conoscenza, e l’ “Opera” che gli alchimisti hanno sperimentato per molti secoli per estrarre dalla materia più vile, l’oro della sapienza, la pietra filosofale. Come per gli alchimisti, anche per i Peul, “l’oro è solamente L’insegnamento di quest’ opera spazia quindi in molti campi dello scibile umano, dalla metafisica alla morale sociale, dalla psicologia dell’uomo alla religione; la lettura che ne viene data abbraccia quindi l’uomo nella sua dimensione universale che trascende i limiti impostigli dalle contingenze spazio-temporali.
La monografia si compone di questa breve presentazione per lasciare più spazio al racconto iniziatico "Kaydara” di Hamadou Hampate Ba, in versione ridotta e al commento seguito da una nota conclusiva.

nike morganti