Il paese tem

Temba e Kotokoli

Uno dei popoli più importanti della Regione Centrale sono i Temba detti anche Kotokoli. I due termini sono intercambiabili e indicano lo stesso popolo. Il vero nome sarebbe Temba il cui singolare “tem” indica la lingua.
Il nome “Kotokoli” deriverebbe da koto-keli, che nella lingua dendi signifca dare e prendere. Sarebbe un soprannome dato ai Temba dai commercianti dendi di Djougou (Benin). Diversi emigrati provenienti dal Niger si stabilirono poi in paese tem. Sono i clan Toure, Mende, Traore, Fofana, che venivano dall'antico regno del Mali e dal Niger.
Commercianti avevano come missione di islamizzare il paese tem. “Gli altri li chiamavano Kotokoli con un nome molto frequente in una delle loro lingue d'origine.
Man mano che gli altri lignaggi hanno accolto l'Islam, hanno voluto essere chiamati anche loro Kotokoli, così il termine “tem” è spesso utilizzato per signifcare un pagano” (1).

Dati storici e culturali dei Kotokoli

La storia del popolo kotokoli inizia al 17 secolo con l'arrivo di un gruppo d'immigrati gourma provenienti da Fada N'gourma (Burkina). Le popolazioni gourma si installano a Tabalo, una regione poco popolata. I gruppi autoctoni erano i seguenti:

    · I Koli, nel massiccio montagnoso di Malfa Kasdsa e Kolia lao
    · I Bogon urma e adolé dell'altipiano di Koumondé
    · I Baro del Fazao, i discendenti attuali del villaggio di Suruku, alle falde della montagna.

Un gruppetto di bambini di Kolowaré Tutte queste popolazioni autoctone parlano la lingua “tem”. Gli immigrati gourma imparano la lingua degli autoctoni e stringono strette relazioni con loro.
I Gourma non furono i soli ad emigrare nelle valli del Mô, della Na e del Mono. Altri vicini autoctoni scendono dalle montagne per occupare la pianura. Altri gruppi vengono da più lontano: i Dagomba, i Bariba, gli Ashanti.
Secondo qualche studioso si tratterebbe dei cavalieri venuti dal nord verso la fine del 17° secolo probabilmente in seguito ai problemi causati dalla caduta dell'impero shongai e precedenti la nascita o il consolidamento dei regni ashanti e del Dahomey.

Dati geografici

Nel cuore dle Togo abitano i Kotokoli, il popolo più composito della nazione. Come nota J. B. Barbier “il paese kotokoli comprende diverse prefetture: quelle di Tchaoudjo, d'Assoli, gran parte di quella di Sotouboua, ha delle propaggini verso Bassar, include il cantone d'Adjéidè, nella prefettura di Tchamba, e al di là della frontiera, nel Benin, nel comune di Alidjo-Kura del cantone di Bassila” (2).
Les Kotokoli si sono installati in gran numero anche al di fuori delle frontiere nazionali. Sono presenti in Ghana, Nigeria, Benin, Burkina, Niger. Nel 1960, ad esempio, il 43,7% dei Kotokoli si trovava in Ghana. (3).
I Temba rappresentano attualmente 5,9% della popolazione togolese e occupano il quarto posto dopo gli Ewe (22%), i Kabiye (13%) e gli Ouatchi (10%).
In queste note si parlerà unicamente dei Temba di Sokodé e dei villaggi vicini: Kadambara, Kparatao, Alibi e Kolowaré.

Islam e Cristianesimo

Oggi i Temba sono un popolo quasi totalmente islamizzato. Lenta all'inizio, l'islamizzazione si è accelerata con la conversione del re Ouro-Djobo verso il 1860 che ha imposto l'Islam come religione di stato. L'Islam è stato adottato da tutti gli strati sociali del paese tem ed è dunque visibile a livello delle cifre e della mentalità (4). Il cristianesimo non ha avuto molta influenza fra i Temba. Questo anche a causa della politica delle autorità tedesche che favorirono l'Islam con il decreto del 5 ottobre 1907 che dichiarava il Dipartimento di Sokodé zona chiusa ai missionari. L'Islam si è dunque sviluppato senza nessun ostacolo. Nel giugno del 1912 un decreto imperiale, emanato dal governo tedesco, dichiarava aperto il cerchio di Sokodé. Così nel marzo 1913 Mons Shönig ha potuto iniziare la fondazione di Aledjo, meno importante di Sokodé, ormai islamizzata (5).

1 ) Jean Bosco Tchagole, La conception de la stabilité du mariage chez les Temba du Nord-Togo comparée à la doctrine de l'Eglise, Urbaniana, Roma, 1987, 10. Cf anche Ina de Craene, Les protecteurs invisibles des Tem, Editem, Sokode, 1973, 3
2) Citazione in: Nicodème Alassani, La confiacne et l'abandon à la providence divine en pays TEM, approche pastorale à partir des termes et expression théophores Tem, Mémoire de fin cycle théologique, Ouidah, 1998-1999, 5.
3) J. C. Barbier, Les Kotokoli d'ailleurs: études préliminaires d'une diaspora (ORSTOM), Lomé, 1985, 2.
4) Michel E. Mama-Betre, Le Syncrétisme religieux, un handicap à l'enracinement des Temba chrétiens dans la foi au Christ-Jésus, mémoire de fin de cycle théologique, Lomé, 2002, 6. Si ringrazia sentitamente l'autore per averci permesso di attingere queste note dal suo lavoro.
5) Karl Muller (SVD), Histoire de l'Eglise au Togo, Librairie Bon Pasteur, Lomé, 1969, 81-86.