La regione centrale

I Kotokoli di cui si parla in questo testo occupano la regione centrale del Togo (1). La regione centrale si estende su oltre 18.000 km2 e la sua popolazione è stimata a più di 400.000 abitanti e rappresentano il 7% della popolazione del paese, ed è una delle più vaste regioni economiche del paese, e più importanti per le sue attività agro-forestali. Essa produce, ad esempio, il 60% degli ignami consumati in Togo e si situa al secondo posto, dopo la regione delle savane, per il sorgo e l'allevamento del bestiame.

Quadro naturale

Il rilievo si può riassumere schematicamente all'Atakora, una catena di montagne dai versanti dissimmetrici, con due pianure ai lati.

Vegetazione

Il tipo di rilievo e le formazioni vegetali sono strettamente legati: nelle pianure si trova la savana arborata, mentre la montagna è ricoperta di una foresta chiara tropicale. A fianco dei corsi d'acqua della savana si trovano le cosidette “foreste gallerie” con essenze lignee più dense e lineari.
La regione centrale presentandosi come un insieme di savane alberate, colline ricoperte di di foreste dagli alberi giganteschi, con le sue cascate, rimane un luogo privilegiato per scoprire la flora togolese.

Clima

La Regione Centrale ha un clima di tipo umido caratterizzato da due stagioni dalla durata pressoché identica: la stagione secca e la stagione delle piogge. La temperature media oscilla attorno ai 27 gradi. Da novembre a febbraio soffia l'Harmattan, vento caldo proveniente dalle regioni sahariane che modifica la vita di uomini e cose. Il mese di marzo è caratterizzato da forti calori e segna la transizione tra la stagione secca e quella delle piogge. In aprile scoppiano grossi temporali che annunciano la stagione delle piogge che inizia veramente in giugno con un picco in agosto e termina verso ottobre con temporali violenti e brevi.

Fauna

La regione centrale è stata una zona in cui la fauna era molto varia. La riserva di Fazao-Malpakassa, a nord di Sotoboua, racchiudeva diverse specie di animali: elefanti, bufali, antilopi, primati e ogni genere di uccelli. A causa del bracconaggio selvaggio quest'area ha subito parecchi problemi e gli animali sono molto diminuiti. Attualmente la riserva è in corso di ripopolamento.

Popolazioni

I principali gruppi etnici di questa regione sono i Bassar a nord ovest, i Kokomba nelle pianure dell'Oti, i Kabye e i Losso nella pianura del Mono a sud-est e al centro, sulle montagne dell'Atakora e vicinanze, e i Tem, a Bafilo e a Sokodé.

Zona di transito

La zona centrale è sempre stata un centro importante per i popoli che vi vivevano e come zona di passaggio e di mescolanza tra le varie etnie. E' caratterizzata da una forte crescita demografica: la grande mortalità (23% contro il 18% della media nazionale) è compensata da una intensa natalità dell'ordine del 44%. La zona è anche stata un'importante centro di emigrazione verso il Ghana fra le due guerre mondiali.

Popolazione rurale

La popolazione, essenzialmente rurale, è disseminata nella parte settentrionale e centrale, cioè tra i Konkomba, Bassar e Tem. La zona meridionale, eccetto i gradi villaggi kabye e losso sull'asse principale, hanno una densità molto debole, circa 10 abitanti per km2.

Centri urbani

I centri urbani, capoluoghi di circoscrizione, hanno subito importanti trasformazioni negli ultimi anni. C'è stata una politica di modernizzazione indirizzata verso 5 settori: acquedotti e pozzi, elettrificazione, infrastrutture scolastiche, sanitarie e turistiche. La metropoli regionale, Sokodé, è la seconda città del paese,

Economia

La regione centrale occupa il primo posto nel produzione di due principali colture alimentari: l'igname e il sorgo. In tutta la regione si coltiva il sorgo con cui si prepara la polenta, la farinata e la birra locale. L'importanza di questa produzione cerealicola spiega la presenza della Togo-grain a Sokodé. A Sokodé si coltiva anche il cotone che ha favorito la promozione economica e sociale delle popolazioni, specialmente dopo l'apertura della SOTOCO: la società togolese del cotone.

Terra e strumenti di lavoro

La terra rimane ancora, in gran parte, una proprietà collettiva e l'usufrutto è lasciato ad ogni famiglia. Le tecniche di produzione sono ancora rudimentali e si riducono alla zappa e al macete. Oggi i giovani agricoltori cercano anche di utilizzare il concime per i loro campi. Rimane l'ostacolo del costo: circa 12 euro al sacco. Per un campo medio ci vogliono 4 sacchi.
La maggior parte dei lavori sono effettuati dai membri della famiglia e dai vicini grazie al sistema di aiuto e di scambio. Alcuni possono permettersi dei contratti di lavoro. C'è anche una politica nazionale di meccanicazione agricola.
Da qualche anno il paesaggio agricolo sta trasformandosi progressivamente con lo sviluppo di piantagioni d'anacardi e di cotone, a detrimento, a volte, della colture alimentari.

Allevamento

L'allevamento, dissociato dall'agricoltura, è un'attività importante della regione centrale che si situa in seconda posizione per l'allevamento dei bovini, dopo la regione delle savane. Anche qui, come altrove, la mandria del villaggio è affidata ai Peuls, mentre l'allevamento di ovini, caprini, pollame, ha una conduzione domestica.

Artigianato

La debolezza delle attività industriali è compensata da un artigianato secolare che fa l'ammirazione dei turisti e continua a svolgere un importante ruolo sociale: lavoro del ferro fra i Bassar con le loro fornaci, la fabbricazione delle stuoie a Tchamba, la ceramica a Agoulou, e i tessuti di Passoua e Bafilo.


1 ) Il Togo è un paese dell'Africa occidentale configurato come uno stretto rettangolo. S'allunga da sud a nord su 600 km con una larghezza che varia tra i 50 e 150 km. Ha una superficie di 56.000 km2 e una popolazione di 4.100.000 abitanti con un tasso di crescita annua del 3,5%. Il paese è diviso in cinque grandi regioni: la regione marittima, la regione degli altipiani, la regione centrale, la regione della Kara, la regione delle savane.