Le strade della cola e la nascita delle chefferie

Già al XV secolo esistevano scambi commerciali fra i paesi hawsa e il bacino della Volta. Erano i mercanti mande che facevano la spola tra gli stati hawsa di Katzina, Kano, Zaria, in Nigeria, e Salaga, in Ghana, e i futuri regni di Gonia, Mamprussi e Dagomba.
Secondo la “Cronaca di Kano” la prima strada commerciale tra Kano e Gonia sarebbe stata aperta sotto il regno di Ya'qub (1452-1463), ed è così che la cola avrebbe fatto la sua apparizionegli stati hawsa.
Al punto di partenza le regioni del medio volta e dei paesi akan, produttori di cola. Al termine gli stati hawsa di Kano e Katsina, importanti mercati di prodotti che venivano dal Sahara e dal nord. Al centro del percorso l'interland togolese e del Benin.

Gli itinerari

I diversi itinerari nord-est/sud-ovest, subivano, secondo le circostanze, modifiche prima di raggiungere Salaga. Il viaggio durava diverse settimane e comportava numerose tappe dove i commercianti si riposavano e facevano rifornimenti. Le strade principali erano tre:

Una via settentrionale: dal Sudan si attraversavano le regioni Mossi, Nungu (Fada N'Gourma), Mango, Yendi e Salaga.
Una via centrale: paese hawsa (Kano Katsina), paese bariba, Dendi, Djougou, Bafilo, Kabou, Bimbila, Salaga.
Una via meridionale: paese hawsa, Djougou, Adjiedé (Kri-Kri) Kasselem (Tchamba), Tchaoudhio (Kparatao, Kadambara, Komah, Didauré) Bassar, Bimbila, Salaga.

Prodotti scambiati

Da Salaga proveniva la cola, l'oro, i tessuti a bande multicolori della zona baulé, dagomba, Kong; il sale marino di Keta. A Salaga si trovavano anche prodotti europei quasi sempre di origine inglese: profumi, specchi, armi da fuoco, bracciali, tessuti stampati. Ma fra tutte le merci la cola costituiva il prodotto più ricercato.
Dagli stati hawsa arrivavano prodotti dall'oriente: oggetti in ferro, vetro, perle, profumi, aromi, Henné, cavalli, uova di struzzo, armi (pugnali, lance, spade), articoli in cuoio, schiavi.
Le ragioni attraversate offrivano prodotti agricoli, animali, spezie, sapone, tabacco, burro di karité, vesti.

Trasporto delle merci

Per il trasporto delle merci si utilizzava soprattutto l'asino capace di portare 70/80 kg e di percorrere una distanza quotidiana di16 km. In mancanza di animali da soma si suppliva con uomini e donne, di solito di origine servile. Essi percorrevano quotidianamente una distanza di 25/35 km con carichi tra i 10 e 15 kg.

Quantità delle merci

Il commercio della cola raggiunge il suo apogeo nella prima metà del sec. XIX. Si può avere un'idea delle quantità delle merci e delle carovane che transitavano attraverso i pedaggi prima, e i posti di dogana dopo, agli inizi della colonizzazione.
Norris è riuscito a stabilire dei dati attendibili di questi commerci, attraverso uno studio degli archivi tedeschi, per alcuni passaggi importanti della colonia tedesca in Togo negli anni 1899 e 1906. Il suo studio può darci un'idea del commercio nel periodo pre-coloniale.
Secondo il rapporto di Kesrting, il comandante del distretto di Sokodé, 4000 mercanti attraversavano, durante la buona stagione, ogni giorno il Didauré, cioè il nodo commerciale più importante della strada meridionale della cola. Il suo collega Gaston Thierry parlava di 5000 commercianti africani che transitavano ogni giorno da Mango, l'entrata in Togo della via settentrionale. A parte le enormi esagerazioni, questi rapporti suggeriscono che nei primi anni dell'amministrazione tedesca, grandi carovane attraversavano queste due città, soprattutto con carichi di cola. L'80% della cola trasportata per via terrestre verso il paese hawsa transitava per Bassar e Sokodé.

Il regno di Tchaoudjo

Sotto l'impulso di questi mercanti e di immigrati venuti dal nord, i vecchi gruppi autoctoni si organizzano creando delle “chefferie” locali attorno ai nuovi venuti. Così progressivamente sulla strada della cola e sugli assi commerciali, si insediano nuove entità, soprattutto tra i secoli XVII e XIX.

Nascono nuovi nuclei abitativi

Fondata su un segmento clanico che ne detiene ereditariamente il potere, ogni entità clanica è aperta all'immigrazione di altri elementi. Nascono così nuove concentrazioni abitate, a volte agglomerati compatti, altre volte sotto forma di quartieri giustapposti.

Commerci e Islam

I commercianti e artigiani sudanesi integrano questi nuovi centri, portando anche una diversificazione di attività commerciali e una religione: l'Islam che faciliterà viaggi e commerci.
Ecco come sono nate le chefferie di Kpangalam, Tchavadi, Kadambara, Komah, Birini, Kparatao e Yelivo sulla strada meridionale della cola. Queste unità claniche si uniscono in una confederazione e danno origine al regno di Tchaoudjo.

La nascita del regno di Tchaoudjo

La costituzione del regno risalirebbe agli inizi del XVIII secolo. Kpangalam sarebbe stato il primo gruppo ad assumere il comando alla testa del regno. A turno succedeva poi il clan di Tchavadi, Kadambara, Komah, Birini e Kparatao. Il regno raggiunge il suo apice a partire dal 1880 con Djobo Boukari di Kparatao. Monarca ambizioso intraprende diverse riforme per consolidare il potere del sovrano fino allora considerato primus inter pares dagli altri capi.

La cavalleria dei Semassi

Recluta cavalieri mercenari musulmani e fonda una cavalleria: sono i famosi semassi. Partendo da questo nucleo costituisce un esercito grazie al quale sottomette gli scontenti e conserva il potere a Kparatao. Si converte all'Islam che favorisce e che impone come religione di stato. Arriviamo così al periodo coloniale con la conseguente nascita della città di Sokodé, cuore del regno e, oggi, della prefettura, di Tchaoudjo.


1 ) Il Togo è un paese dell'Africa occidentale configurato come uno stretto rettangolo. S'allunga da sud a nord su 600 km con una larghezza che varia tra i 50 e 150 km. Ha una superficie di 56.000 km2 e una popolazione di 4.100.000 abitanti con un tasso di crescita annua del 3,5%. Il paese è diviso in cinque grandi regioni: la regione marittima, la regione degli altipiani, la regione centrale, la regione della Kara, la regione delle savane.