La città di Sokodé

Situazione geografica

Il grande Flamboyant all'entrata della città - Foto Info-Pro (Lomé)

Il cuore del paese tem è la città di Sokodé, situata a 330 km a nord di Lomé nella regione centrale del Togo. Essa è il capoluogo della Prefettura di Tchaoudjo. A nord confina con Bafilo, a sud con Sotouboua, ad est con Tchamba e a ovest con Bassar. Sokodé è situata fra i paralleli 8.40 e 9.18 di latitudine nord e i meridiani 0.5 e 1.12 di longitudine est. Essa ricopre una superficie di 2651 km2 (1).

La capitale del nord

Durante il periodo coloniale Sokodé è stata di fatto la capitale del Nord. Lo è stata anche ufficialmente per due anni dal 4 settembre 1935 al 7 giugno 1937, ed era chiamata la capitale del "Cercle du Nord".
Sokodé rimane una città attiva per i suoi commerci, artigianato, trasporti, ed è un esempio tipico della funzione e di come si presenta una cittadina dell'Africa occidentale a questa latitudine fra foresta e savana.

Un po' di storia

Secondo alcuni storici i germi dell’urbanizzazione della città sono stati seminati alcuni secoli fa. Forse già nel XVI secolo quando commercianti sudanesi, mandinghi e hawsa, circolavano numerosi sulla strada della cola. Una di queste strade attraversava il paese kotokoli e andava da Djougou a Salaga. Questa strada è ancora attiva: è il grande asse che partendo da Sokodé, passando davanti a Kolowaré, raggiunge Tchamba, poi Kamboli, per arrivare a Djougou, nel Benin. La strada in Togo è ancora in terra battuta, mentre i 140 km dalla frontiera a Djougou sono asfaltati.(2)

La strada della cola

I mercanti andavano a cercare la cola in zona forestale dove esisteva una vasta produzione, soprattutto nella regione di Kumasi, nel Ghana attuale.
Alla fine del XVI secolo l’etonimo “kata coly” (Kotokoli) era noto a Ahmed Baba, uno studioso musulmano di Tombuctu, certamente conosciuto dai commercianti incontrati.
Più tardi Salaga, città mercato del medio Volta, si sviluppa grazie agli scambi commerciali e avrebbe raggiunto 45000 abitanti nel 1860.

Nascono le prime chefferie

Sotto l’impulso di immigrati gurma venuti dal nord, i vecchi gruppi autoctoni si organizzano creando delle “chefferie” locali attorno ai nuovi venuti. Così progressivamente sulla strada della cola e sugli assi commerciali, si insediano nuove entità, soprattutto tra i secoli XVII e XIX.
Fondata su un segmento clanico che ne detiene ereditariamente il potere, ogni entità clanica è aperta all’immigrazione di altri elementi. Nascono così nuove concentrazioni abitate, a volte agglomerati compatti, altre volte sotto forma di quartieri giustapposti.
I commercianti e artigiani sudanesi integrano questi nuovi centri, portando anche una diversificazione di attività commerciali e una religione: l’Islam che faciliterà viaggi e commerci.

Le radici della città

La chefferie, cioè l’unità clanica, è in qualche modo all’origine della città. Scegliendo di installare nel 1897 una postazione presso un dida’uré (villaggio autoctono abitato da musulmani, nodo di commerci tradizionali) fra i Kotokoli, i Tedeschi riconoscono l'importante ruolo commerciale di questa chefferie.
Essi costruiscono le prime abitazioni “moderne” e le prime infrastrutture urbane. Ci sono le basi della città moderna anche se gli amministratori avranno ancora, per parecchi anni, il sentimento di abitare in postazioni di savana o foresta. Comunque già nel 1925 c’è una prima lotizzazione per delimitare lo spazio del mercato e attirare le grandi ditte europee. Qualche anno più tardi un nuovo piano urbano delimiterà lo spazio abitabile per gli impiegati dell’amministrazione e delle ditte commerciali.
A partire dagli anni ’30 diversi villaggi vicini si orientano verso la città dove trovano servizi e strutture che da loro non esistono. Questi villaggi, che vanno verso la città, contribuiscono in modo decisivo alla formazione del futuro agglomerato cittadino. Mancavano solo le strutture idriche e stradali perché Sokodé diventasse città. Arriveranno negli anni ’60.

Crescita demografica

La crescita urbana della città è recente. Sokodé è rimasta a lungo un agglomerato di piccoli villaggi. La popolazione totale, nel 1911, non superava i 2000 abitanti, mentre nel 1953 era stimata a 5000 mila abitanti. Due anni più tardi, nel 1955, un censimento amministrativo dava 7500 abitanti.
Meno di trent'anni dopo, nel 1981, la città contava 50.000 abitanti. Il censimento del 1991 ha dato una popolazione di 70.000 abitanti con una densità di 63 abitanti per km2. (3) Oggi avrebbe circa 80.000 abitanti.
Malgrado la densità umana la città ha saputo conservare un aspetto verdeggiante con tutti i suoi viali alberati, soprattutto "Flamboyants" e manghi (4). Sokodé, a causa della sua popolazione, è considerata la seconda città del paese.
La sua situazione geografica le conferisce, allo stesso titolo di Atakpamé, un ruolo importante di crocevia commerciale e umano.
Caratteristica della Città è la sua densità etnica. Come etnie togolesi si trovano: i Temba (kotokoli), gli Ewé (Mina), i Konkomba, i Tchamba, gli Ana, i Kabyè, i Naoudeba, i Lamba, i Bassar. Ci sono poi alcune etnie dei paesi vicini: Haoussa, Ibo, Yorouba, Nago, Peul.
I Kotokoli, autoctoni della regione e della città, sono in maggioranza con il 58%. La presenza di diverse scuole di insegnamento generale e tecnico dà luogo ad una grande proporzione di giovani. La poligamia caratterizza la maggioranza dei matrimoni autoctoni.

Attività socio-economiche

Sokodé è una città molto attiva per il suo commercio, artigianato e il suo ruolo nei trasporti. L'attività commerciale è molto sviluppata e si riassume nelle transazioni fra l'ambiente rurale e quello urbano. Quest'attività è particolarmente tenuta dalle donne che abilmente acquistano, stoccano e rivendono derrate agricole, specialmente cereali e manufatti. Oltre al mercato queste donne hanno le loro mercanzie anche sulle strade, dove si trova specialmente frutta e verdura. Un altro luogo intenso di scambi è l'asse centrale della città e la piazza davanti alla posta. Sokodé sta diventando una città moderna con succursali di grandi ditte commerciali, negozi di ogni genere, e una fitta rete di cyber informatici dove ognuno può recarsi per navigare in internet, avere la sua casella postale con Yahoo.fr e spedire e ricevere e-mails.

I mercati di Sokodé

Un angolo del mercato di Sokodé - Foto Info-Pro (Lomé) Una segnalazione a parte meritano i mercati di Sokodé. Il mercato di Sokodé è aperto ogni giorno, ma al lunedì e al giovedì è molto più vivace, animato e attivo, perché la gente dei dintorni viene per rinfoltire il popolo che vende e acquista.
In città esistono due mercati. Il “vecchio mercato”, come alcuni lo chiamano, situato a 500 metri dal mercato principale dove si trovano alcune merci non vendute nell'altro, come bestiame, pollame, granaglie, e abiti d'occasione. Nei giorni di mercato c'è una grande ressa e un via vai di gente.
Nell'edificio del mercato principale coperto, il pian terreno è riservato all'alimentazione, soprattutto ortaggi e verdure, al primo piano si trovano tessuti, abiti, scarpe, generi di toilette, radio, e un po' di tutto. Il mercato è aperto dalle 7 alle 17,30. Le venditrici installate nei pressi del mercato rimangono anche dopo la chiusura, specialmente quelle che vendono pane e cibo preparato. Accanto al mercato coperto si trova la macelleria. Ogni mattina si uccidono due capi, poi le donne portano, in grandi bacinelle di metallo, i quarti delle bestie macellate. Inizia allora la vendita. Ci sono due tagli: con l'osso e senza osso. La vendita continua fino allo smaltimento del prodotto.

Contesto socio-culturale

Il semplice nome di Sokodé evoca il capoluogo di una regione importante sul piano commerciale e uno dei tre grandi centri dell'Islam (5). La città di Sokodé è la capitale storica dell'Islam e fa la fierezza dei musulmani togolesi.
In cittá esistono diversi organismi a servizio di tutta la regione centrale. Ad esempio il PLAN che opera in 255 villaggi, il FED, e altre ONG. Ne presentiamo una con un profilo particolarmente interessante: l'AJA, Action pour la Jeunesse d'Afrique

Amministrazione

Sul piano amministrativo Sokodé è capoluogo della prefettura di Tchaoudjo, ed è situata al centro della regione centrale (6). I quindici quartieri della città sono sotto la direzione di un capo quartiere. La città è anche sede di un comune e raggruppa diversi servizi, sia a livello di regione sia di prefettura.

Organismi sanitari

Il sistema sanitario comporta due livelli:

    · il primo livello coordina le attività sanitarie nelle varie unità di pronto intervento, le cosidette USP (unités de soins primaires);
    · il secondo livello si occupa della gestione globale del distretto sanitario di tutta la Regione Centrale.

Questi due livelli sono coordinati dalla Direzione Generale della Salute e da un organismo della cooperazione tedesca (il GTZ) molto impegnato nella lotta contro l'AIDS. La città di Sokodé dispone di un ospedale regionale (CHR) e di una policlinica.

Piano religioso

L'Islam

“Circa il 66% degli abitanti di Sokodé praticavano la religione musulmana nel 1981. I Kotokoli musulmani di Sokodé rappresentano l'87% della popolazione e il 98% dei Kotokoli aderiscono all'Islam"(7). L'importanza dell'Islam é dunque evidente. Non si trova quartiere a Sokodé dove non ci sia una comunità musulmana con la sua moschea. Nella città si moltiplicano le associazioni islamiche di ogni genere. I loro obbiettivi sono diversi: alcune a scopo di lucro, altre sono “organi di propaganda”, altre di sostegno alla gioventù, come l'AMA: l'Agence des Musulmans d'Afrique. La scuola coranica tradizionale all'interno della moschea, ha lasciato il posto alla medersa, scuola coranica che dispensa un insegnamento moderno ma in arabo. In città esiste anche una scuola media musulmana costruita dall'Arabia Saudita. I musulmani di Sokodé svolgono un ruolo importante nel settore economico, con la loro partecipazione agli scambi interni ed esterni (8).

La comunità cristiana

Sul piano ecclesiastico Sokodé è sede episcopale. La diocesi di Sokodé si estende su tutta la regione centrale e la parte meridionale della regione di Kara. Ha una superficie di 13.470 km2, cioè il 28% del territorio nazionale. E' suddivisa in due settori con 12 parrocchie. Ci sono diverse scuole cattoliche: 23 elementari, 7 scuole medie e superiori, un istituto tecnico e commerciale, e un liceo.
Nella diocesi ci sono 10 ordini religiosi femminili con scuole, Centri di formazione per ragazze, orfanatrofi, dispensari, e il lebbrosario di Kolowaré.
“Su una popolazione di 808.600 abitanti ci sono 106.900 cattolici battezzati, cioè il 13% della popolazione. Altre denominazioni cristiane: 12.100, cioè 1,5%. I musulmani e gli aderenti alla religione tradizionale sono 681.000, cioè l'84%.
Sokodé è stata eretta in diocesi il 14 settembre 1955. Il primo vescovo è stato Mons. Lingenheim, della SMA. Gli è succeduto Mons. Chrétien Bakpessi il 9 agosto 1965, primo vescovo autoctono, che tenne la diocesi per 26 anni. Dall'8 agosto 1993 è vescovo di Sokodé Mons. Ambroise Djoliba. Nel luglio 1994 la diocesi è stata divisa in due dando nascita a quella di Kara.
La città di Sokodé conta attualmente tre grandi parrocchie:

    · la parrocchia della cattedrale Santa Teresa
    · la parrocchia Cristo Luce, di Kangalam
    · la parrocchia Nostra Signora della Visitazione a Kouloundé, da cui dipende Kolowaré.

Secondo l'annuario del 2004 i sacerdoti presenti in diocesi sono: 25 diocesani, 7 Fidei Donum, 4 Marianisti, 6 della SMA, e due del Verbo Divino.
Dal 17 Aprile 2004 la diocesi di Sokodé ha una radio privata, radio Sainte Thérèse, un nuovo strumento di formazione per la comunità cristiana.


1 ) Rapport d'activité année 2000, District sanitaire de Tchaoudjo, Sokodé 2000, 5.
2 ) Queste note sono tratte da: Jean-Claude Barbier et Bernard Klein, Sokodé : ville multicentrée du Nord, Togo-Orstom, Paris 1995,7 e ss.
3 ) Archivi dell'OCDI, Sokodé, p. 7.
4 )Togo, Bonne Arrivé, Photos: André-Michel Breger; Textes: Mariane Breger-Daoudi, senza data, p. 32.
5 ) Esistono tre centri dell'Islam in Togo:`Palimé, centro di diffusione regionale; Sokodé: capitale storica dell'Islam; Lomé: capitale intellettuale e spirituale dell'Islam. Cf. Raymond Deval, Les musulmans au Togo, CHEAM, Paris, 1980, 135.
6 ) La Regione Centrale copre una superficie di 13.470 km2, cioè il 28% del territorio nazionale. Sul piano amministrativo comporta 4 prefetture:

    · Tchaoudjo (2651 km2) con Sokodé come capoluogo
    · Sotouboua (4680 km2) con l'omonimo capoluogo
    · Blitta (2973 km2) con l'omonimo capoluogo
    · Tchamba (3066 km2) con l'omonimo capoluogo

7 ) Jean-Claude Barbier et Bernard Klein, op.cit., 16.
8 ) Urbain Waguéna Bitassa, Le problème du VIH/SIDA dans la ville de Sokodé, Contribution pour une étude théologico-pastorale en vue de la prévention et l'accompagnement des malades, mémoire de fin de cycle théologique, Lomé, 2002, 6.