Una volta dato alla luce il primo bambino le mamme dovrebbero venire alla CPC (controllo e promozione della crescita) una volta al mese per pesare il bambino e prevenire eventuali malattie. Questo fin quando il bambino ha due anni. Le donne vengono regolarmente a far controllare il loro bambino, e arrivano anche da villaggi lontani.
Ci sono casi di assenteismo. L'assenteismo è più accentuato durante i mesi di giugno, luglio e agosto, quando le donne devono occuparsi dei campi per semina
e raccolto. E' dunque difficile seguire regolarmente i bambini. Non è infrequente il caso di bambini portati al dispensario con
anemie gravi, che avrebbero potuto essere evitate se fossero stati seguiti normalmente, con cure e indicazioni appropriate
per l'alimentazione.
Infatti quando le mamme si presentano al Centro si insegna loro a preparare cibi adatti all'età del bambino e si spiega
lo scopo delle vaccinazioni al loro bambino che devono essere fatte ad intervalli regolari.
Ogni mamma ha, per ogni bambino che porta al Centro, un libretto in cui sono segnati tutti i dati:
Nome del Centro
Numero del Bambino
Nome del bambino
Sesso del bambino
Data di nascita
Peso alla nascita
Se il bambino è stato rianimato alla nascita
Data della prima visita
Verifica calendario vaccinazioni
Nome della madre, età e residenza
Nome del padre, età e residenza
Ma poche sanno leggere, e spesso dimenticano di consultare il libretto.
Capita anche che una donna si presenti con bambini non suoi: la mamma glieli ha affidati perché, ad esempio, andata a lavorare
nei campi, o in viaggio. Qualche volta non hanno il libretto, oppure i libretti sbagliati. In questi casi è difficile
seguire il ciclo esatto delle vaccinazioni.
Ad ogni mamma vengono, di solito, fatte queste raccomandazioni:
Seguire regolarmente l'evoluzione del bambino portandolo al Centro almeno una volta al mese
Sorvegliare attentamente il suo calendario vaccinale
Curare l'alimentazione
Pensare a deparassitare sistematicamente il bambino e somministrargli ferro e acido folico
Spaziare le nascite
Queste negligenze si ritrovano anche per le consultazioni pre-natali.
Normalmente le donne sono seguite durante tutta la gravidanza: due visite durante i primi sei mesi, poi una visita
al mese fino al parto.
Ma certe arrivano all'ottavo mese, qualche volta al termine della gravidanza. Rare sono quelle che vengono prima del
sesto mese,
e nessuna al primo trimestre.
Ma non per tutte è negligenza. Il loro comportamento è spesso un fatto culturale. Infatti una donna non può dichiarare
la sua gravidanza prima che sia visibile. Non è dunque possibile che venga alla maternità prima di tre o cinque mesi
per alcune, perché il suo gesto sarebbe considerato una domanda d'aiuto prematuro, e la donna sarebbe mal vista dal villaggio.
Quando arrivano per la prima consultazione ad ogni donna si misura la pressione, poi viene pesata, auscultata, e invitata a rispondere ad un questionario che permette di datare l'inizio della gravidanza e dunque prevedere la data del parto. Molto spesso le donne non sanno specificare quando hanno avuto le ultime mestruazioni. Si cerca allora di datare la gravidanza analizzando l'altezza uterina. Ma questo comporta errori. Un giorno è arrivata una paziente la cui altezza uterina, durante la precedente visita, faceva datare la gravidanza di sette mesi. Normalmente avrebbe dovuto essere all'ottavo mese, ma durante la visita ci si è accorti che il collo dell'utero era aperto ed ha partorito la notte seguente di un bimbo nato a termine.