Gli Antenati

I morti viventi

I Tem pensano che i loro parenti defunti rimangono membri attivi della società. Come qualche autore li chiama gli antenati sarebbero i morti che continuano a vivere nel gruppo. Oltre agli antenati in generale, ogni persona è protetta da un antenato particolare, colui al quale assomiglia (kiliiwu).

L'anteanto protettore

Questo anteanato depone alcuni suoi tratti personali in un bambino che promette di proteggere, se a sua volta è onorato. Se un neonato è molto agitato, oppure ha problemi intestinali, può essere un segno dell'antenato a cui somiglia. Se il bambino continua a piangere dopo le cure e le attenzioni della madre, è probabile che un indovino inviterà ad identificare l'anteanto al quale il bambino assomiglia. Il bambino si calmerà solo quando l'anteanto sarà stato riconosciuto e nel comportamento del bambino si noterà un cambiamento.

Scoprire il volto dell'antenato

Per identificare l'antenato si fa appello ad un'anziana istruita che è a conoscenza delle tradizioni degli antenati. Bisogna che abbia conosciuto un gran numero di persone delle generazioni passate. Spesso l'antenato che appare nel bambino sarà qualcuno che è deceduto da poco. Ma può anche darsi che sia il capo famiglia di qualche generazione precedente, soprattutto se questi è conosciuto, stimato, per le sue buone azioni. E' anche possibile che un'anziano, prima di morire, scelga il bimbo in cui vuole essere presente.

Il rito di identificazione

Ecco il modo con cui, di solito, si identifica l'antenato al quale il bambino assomiglia. L'anziana dispone in semi cerchio un certo numero di ciotole di zucca, o di cocci di vasi. In seguito versando l'acqua in ogni recipiente, parla all'anteanto che vuole identificare chiedendogli se è lui che ha cercato di comunicare con il bimbo. La donna ricorda il nome dell'anteanto invocato versando l'acqua in tale o tal'altra ciotola. Il giorno dopo verifica in quale ciotola l'acqua si è prosciugata. Se una delle ciotole è vuota, mentre le altre contengono ancora dell'acqua, ha identificato l'anteanto particolare che vuol diventare il protettore del bambino in questione.

Tratti e caratteristiche dell'anteanto

L'antenato invia allora nel bambino delle caratteristiche tali che permettono di riconoscerlo. Questo o questi tratti, possono essere anche il contrario di quelli posseduti dall'antenato. Può capitare che due anteanti si disputino lo stesso bambino, come è successo ad un bambino nato con un occhio storto che non si chiudeva normalmente: segno che due antenati volevano che il bambino assomigliasse a loro.

Compiti dell'antenato

Il compito dell'antenato protettore, a cui il bimbo assomiglia, è quello di proteggerlo da ogni pericolo, specilmente dai pericoli invisibili. Il bambino è tenuto a conoscere il suo protettore e il suo nome. Per rendergli onore, appena raggunta l'tà della ragione, gli farà un sacrificio offriendogli un pollo di un certo colore. I dettagli gli saranno specificati da un indovino. Può anche darsi che qualcuno si arrabbi con il suo antenato perché non lo protegge abbastanza. E' capitato ad Agoro che non offriva più nulla al suo antenato perché non era riuscito a superare gli esami per avere il diploma desiderato. Aveva concluso che l'anteanto non aveva fatto il suo lavoro.