Cucina e cibo

Alimentazione diversificata e azioni corrispondenti

L'alimentazione si compone essenzialmente di farina di mais (wamila), o più raramente sorgho (mila) o fonio (cémoo), preparati sotto forma di farinata, semolino o polenta.
A volte le pannocchie di mais sono consumate bollite o arrostite. Il piatto base è accompagnato da salse piccanti a base di peperoncino, pomodori, foglie di baobab (kadaroo), foglie di kapokier (komire) spinacci locali (karacitu), “gombo”, nelle due forme: verde (mana), e secco (manawolase), arachidi (kéké) e sesamo (kucoodoo), molto diffuso. I rari che se lo possono permettere aggiungono un po' di pesce o carne.
Altri alimenti consumati sono l'igname (fudu), la manioca (banci), la patata dolce (atonini), i fagioli (soona), poi il riso (ngmaawu), di solito riservato per momenti di festa.
Ponendo la domanda: “Cosa stai facendo” con il verbo lam, si saprà quale vivanda la persona sta preparando. Esempio: we gè nyanlam? Cosa stai facendo? Possibile risposta: manlam doozi: preparo la salsa. Invece per porre la domanda: “Cosa stai mangiando?”, bisogna essere più prudenti, perché non esiste un termine generale per “mangiare”. Bisogna specificare:
towoo mangiare masticando
dii mangiare senza masticare
nyeezi succhiare o leccare.
Si masticano gli alimenti come il riso, i fagioli, la carne, il pesce, i dolci, ma non si mastica la “farinata” che ha la consistenza della purée di patate.
Se si incontra qualcuno che sta mangiando un'arancia o un mango, si tratta allora di succhiare o leccare.
Ci sono anche termini specifici per i diversi modi di preparazione dei cibi. Qualche esempio.
Per moto (farinata) si utilizza il verbo ssa: trasformare in farinata mescolando la farina di miglio o di mais.
Per il riso si utilizza il verbo tuwuu: fare cuocere nell'acqua. Ecco alcune formule correnti con termini che vanno sempre utilizzati insieme:
mendii moto: mangio la farinata
manzaa moto: preparo la farinata
mondowoo ngmaawo: mangio il riso
mennyeesi leemuu: mangio (succhio) un'arancia
Nel contesto della preparazione del cibo, due altri termini sono molto correnti:
woti: triturare con un pestello nel mortaio
nangi: schiacciare con una pietra o una macina

L'offerta del cibo

Se si visita una famiglia mentre qualcuno, o diversi, stanno mangiando, devono, secondo il codice di cortesia, offrire una parte del loro pasto. Chiederanno: Nyondowoo...desideri mangiare con noi? Se si risponde “sì” ve ne offriranno. E' meglio risponde semplicemente: Mendi, moonvoo: ho mangiato abbastanza. Allora continueranno mangiare soddisfatti.
Ma si puo' anche rispondere che non si conosce quel cibo e che si desidera gustarlo quando esce dal focolare ed è ancora caldo. Bisogna fare attenzione al cibo preparato da tempo e rimasto scoperto ed esposto alle mosche. Ci puo' essere pericolo di qualche infezione. Evitare di mangiare cibo che non è rimasto coperto. Anche la farinata di ignami preparata nel mortaio non è esente da pericoli perché le donne aggiungono spesso acqua quando pestano i tuberi bolliti.
La maggioranza della gente ha l'abitudine di mangiare con la mano destra. Prendono un po' di riso, o di farinata con le dita e la intingono nella salsa che poi portano alla bocca. Esiste una grande varietà di intingoli che possono accompagnare ogni piatto principale. La donna che non ha carne o pesce aggiunge volentieri una tazza di brodo a base di dado alla sua salsa di legumi. Se non ha legumi o verdura servirà il riso bollito con olio di palma o di arachidi.
La gente non ha l'abitudine di mettersi a tavola per mangiare. Mangiano per terra, seduti su piccoli sgabelli, oppure in piedi. Se si riceve un invito a pranzo, sarà allora diverso. Vi si offrirà una sedia, un tavolo e almeno un cucchiaio.
I Kotokoli sanno che gli europei hanno abitudini alimentari diverse e saranno fieri di offrirvi cio' che vi metterà a vostro agio. E sarete impressionati dall'ospitalità cordiale e calorosa dei vostri ospiti.