Dio e entità numinose

Il Dio Supremo Isoo

I Tem hanno la nozione di un Dio supremo chiamato Isoo koboni. Per arrivare da lui bisogna però passare attraverso degli intermediari che si trovano nella natura e che collaborano con Dio. Ci sono due categorie principali di entità soprannaturali protettrici: le divinità secondarie e gli antenati.
Secondo le informazioni raccolte da Ina De Craene a Kadambara (villaggio a pochi km da Kolowaré) (1) i Tem avrebbero avuto nel passato una divinità suprema che chiamavano Kowuroo-duu, colui che detiene il regno.
I Temba, nei bisogni della vita quotidiana fanno ricorso, in modo particolare a due protettori: la loro riviera buwa, e l'antenato da cui discendono Kilewu.

Le creature di Isoo

Come ogni capo villaggio o sovrano ha i suoi notabili, i suoi collaboratori, i suoi inviati, così pure Isoo ha i suoi. Essi sono totalmente dipendenti da lui, è da lui che tengono i loro poteri poiché sono sue creature. Dato che sono in contatto diretto con Isoo e che conoscono bene ciò che gli fa piacere, l'uomo passa attraverso di loro per avere i suoi favori, i suoi doni. E' per questa ragione che i sacrifici sono spesso offerti a questi intermediari. Ma prima di fare i sacrifici e affinché siano accolti favorevolmente l'uomo deve sempre invocare il nome di Isoo perché tutto gli appartiene.
Una volta che i sacrifici sono accolti dagli inviati di Isoo, questi li presentano ad Isoo affinché prenda, o rifiuti, la sua parte.

Stregoni e spiriti

Gli stregoni sono divoratori delle anime (ivelewa, singolare ivelewu) che attaccano le vittime spesso per gelosia. Gli spiriti, invece, si trovano nei corsi d'acqua, nella foresta, nella montanga. Ci sono spiriti buoni e cattivi.
Gli spiriti sono ambivalenti: possono aiutare o nuocere, secondo i casi. Così pure gli antenati, possono intervenire in modo positivo o negativo. Per proteggersi da questo mondo vivente e attivo si portano degli amuleti, oppure si appendono nella camera da letto o si sotterrano nel cortile.

Sacrifici agli antenati

Si fanno sacrifici agli antenati per chiedere protezione, ad esempio contro il canto notturno della civetta: il suo canto nella notte è segno della presenza di uno stregone che terrorizza. Gli stessi riti vengono eseguiti per proteggersi dalle morti accidentali.
Anche in caso di malattia vengono eseguiti sacrifici agli antenati e agli spiriti.
Quando poi una donna non riesce ad avere figli si accusa facilmente qualcuno della famiglia o un conoscente. Per difendersi e neutralizzare gli effetti funesti, si porteranno degli amuleti e si faranno dei sacrifici.


(1) Ina De Craene, Les protecteurs invisibles des Tem , Sokodé, 1993,7.