Le cerimonie per l'intronizzazione di un re sono cariche di ricchi simbolismi e durano un mese. Il re inizia la sua preparazione nel momento stesso in cui gli è consegnato il caolino. Il muyesh invita i due capi della città, il mbeemy e il mbeengy a recarsi dall'eletto nel recinto dei successori. Il nuovo re indossa un semplice abito bianco. In presenza della folla ascolta le parole che gli sono rivolte dal mbeemy e dal mbeengy. Torday ha riportato il significato dei discorsi: "Sinora, non eri nessuno, da oggi, sei il grande nyim. Non ti dovrà mancare nulla di ciò che desideri. Sei stato scelto per governarci".
La prima grande cerimonia è un rito di vestizione. I figli del
re defunto vengono uno per volta a presentare i diversi capi del costume
regale. Durante questa cerimonia, viene battuto un tamburo speciale di
forma ovoide, il kweyabol; si suona anche la tromba ngwoontshy accompagnata
da musiche di archi. Sono presenti i Batshwa e, prima dell'acconciatura
regale, posano sulla testa del re delle foglie.
Ha luogo una prima cerimonia simbolica. Uno dei notabili percuote con
la sua fronte la testa del re per invocare la forza sul suo regno.
In questo momento avviene la partenza del ngelambiim. Una volta, al
primo crocicchio incontrato si uccideva un uomo e il re doveva avere il
coraggio di scavalcare il cadavere. Attualmente ci si accontenta di sacrificare
una capra, simbolo più inoffensivo ma, a dire il vero poco espressivo.
Terminata la prova del cadavere, è il momento della separazione
dalla famiglia. Questa si lamenta: "Abbiamo perso uno dei nostri membri".
Un nuovo discorso del mbeemy spiega il significato della separazione: “Solo
tu sei re, i tuoi parenti se ne vadano. Eri del clan di tua madre, ora
appartieni al tuo clan personale. Uccidi tuo padre e tua madre... dà
i tuoi ordini, mostra le tue armi, rientra in te". La famiglia dalla quale
si separa non comprende i suoi figli e le sue spose, ma tutti gli altri
dovranno ormai vivere in disparte in un angolo della città a loro
riservato. In quanto al divieto di un capo femmina, significa che nessuna
donna può divenire nyim.
Il re viene in seguito portato su una grande portantina attraverso
le vie della città. A volte ci si ferma per nuove cerimonie.
Ad un certo momento, il re viene fermato e il mbeemy gli pone la domanda:
"Sei un nyim?" Alla sua risposta affermativa, il notabile gli chiede di
elencare i suoi predecessori. Il re deve conoscerli perfettamente, poiché
sa di integrarsi in una stirpe che è ormai la sua e deve mostrare
che è capace di trasmettere il potere a coloro che verranno dopo
di lui. Le ultime investiture hanno mostrato che a volte l'emozione rendeva
difficile il compito del re. Veniva aiutato generosamente; ci si riferisce
all'elenco e anche alla difficoltà di pronuncia. Il re Kot Mabiintsh
ma-Kyeen, invece, aveva messo in disparte tutti quelli che volevano aiutarlo
nel suo esercizio di memoria.
Un po’ più tardi, il re rende noto il nome che ha scelto e il
simbolo del suo regno. Queste diverse scelte vengono spiegate al popolo.
Il simbolo del regno è particolarmente interessante. Verrà
riprodotto sulla statua regale e permetterà di identificarla.
Prima di affidare l'harem del defunto re al nuovo nyim, questi deve
dar prova che è in grado di procreare. Viene invitato a mostrare
i suoi figli. Ad un segnale del muyesh, i figli del re, vestiti di bianco,
vengono a collocarsi davanti al mbeemy e al mbeengy.
Dopo i suoi figli, il re deve mostrare i suoi presunti successori.
I due notabili mbweemy e mbeengy fanno allora, a turno, una seconda dichiarazione
il cui contenuto è stato conservato da Torday: "Voi siete nyim,
vi ameremo e vi ubbidiremo tutti. Se uccidiamo un animale sarà per
voi; se prendiamo un pesce sarà per voi, se procreiamo delle figlie,
saranno per voi; vi pagheremo le imposte e se esprimerete un desiderio,
verrà soddisfatto. Se noi vi ubbidiamo, siate buono con noi; se
vi disubbidiamo, puniteci, poiché siete nyim e onnipotente".
Il primo giorno dell'intronizzazione del re termina con il trasporto
del re presso il capo dei notabili, il kikaam.
La prima notte del nyim come re si chiama shiin maba. Essa ricorda
il primo riposo del re Mantshu ma-Shyaang vicino all'albero ikbaan, dopo
le prove che gli avevano permesso di conquistare il suo titolo di nyim.
Il re si corica con la sposa prediletta e tra loro si depone il caolino
sacro; è ikweekipeem: "l'incontro del caolino".
Il secondo giorno, c'è gioia nella città, soprattutto
danze, ma non danze di maschere.
Il re rimane per più settimane ritirato presso il kikaam, per
imparare i segreti del suo mestiere di sovrano, che diversi notabili vengono
ad insegnargli.
Questo soggiorno presso kikaam deve essere considerato come un'iniziazione
o nkaam. Il re è assistito da più donne, tra cui una figlia
del vecchio re e una donna dei Batshwa di Ikyeek, quella che sorveglierà
la preparazione dei pasti, ma non li preparerà lei stessa; poiché
il re non mangia mai pasti preparati da una donna; questo in ricordo di
Woot che aveva contratto la lebbra in seguito ad un pasto preparato da
una donna contaminata. E' anche in questo momento che il re designa il
suo pokibaan, il suo servitore particolare che ormai, lo seguirà
ovunque.
Le feste per l'intronizzazione non sono unicamente cerimonie trionfali.
Una di queste, a ibaam, che è una piazza all'angolo sud-est della
città, riveste tutt'altro carattere. Dopo parecchi giorni di reclusione,
il re vi è trasportato in lettiga. La cerimonia non è pubblica,
ma riservata ad alcuni notabili. Ci sono altre lettighe preparate per i
reggenti e per qualche notabile.
Uno dopo l'altro, sono portati verso il re per indirizzargli un discorso.
Danno consigli, mettono in guardia, rimproverano, insultano. Ci si compiace
di ricordare al re le sue umili origini, si sottolineano le sue debolezze,
i suoi errori, senza timore di offenderlo.
Parecchi re hanno confessato che questa prova d'ibaam era stata la
più dura da sopportare.
La piazza d'ibaam conserverà durante tutto il regno la caratteristica
di luogo in cui il re deve mettere tra parentesi la sua superiorità.
La costituzione è importante. L'abbiamo già detto, poiché
permette alla popolazione di esercitare un certo controllo sul potere regale,
potere che tende a diventare assoluto perché è divino.
E' in seguito alla prova d'ibaam che il re ha diritto a portare la
cintura chiamata mwaandaan, che è il simbolo della discrezione,
e l'acconciatura lapuum. La sposa prediletta che l'ha accompagnato in questa
prova, riceve anche lei i due ornamenti simbolici.
L'ultimo giorno della sua reclusione presso kikaam, il re è
condotto, dai figli del suo predecessore e dai notabili, alla tomba del
re defunto. I Batshwa portano un cinghiale. Il re chiede la forza ed afferma
a voce alta che non è colpevole della morte del suo predecessore.
Per provarlo, si siede sulla tomba e, se non succede nulla, mostra a tutti
che è accettato dallo spirito dello scomparso. La carne è
condivisa dai figli del vecchio re sulla sua tomba.
In seguito, il re conserverà sempre un atteggiamento riservato
nei confronti del precedente re. Anche se è innocente per la sua
scomparsa, sa quanto l'ha desiderata. Quindi dopo la cerimonia di cui abbiamo
appena parlato, non potrà più visitare la tomba. Per evitare
una vendetta sempre possibile, invierà di tanto in tanto uno dei
suoi amici o dei suoi servitori, sia il pokibaan, sia il capo dell'harem,
tataam, a fare delle libagioni o deporre qualche offerta. Qualche giorno
prima della reclusione, al momento della luna piena, il re fa, di notte,
un viaggio dal muyuum, il detentore delle divinità protettrice del
regno.
Il re e i notabili sono trasportati in lettiga al villaggio di Iyuum,
che è adiacente al villaggio di Kosh a una ventina di chilometri
da Nshyeeng. Il viaggio è movimentato poiché, come ogni volta
che il re è portato in lettiga attraverso i villaggi, gli uomini
si battono tra loro per portarlo.
Arrivati in piena notte dal muyuum, il re si reca con questi in foresta
nel luogo dove sono conservati gli oggetti sacri tra i quali un ramo inciso
e il cranio del re Lashyaang ucciso nel XVII secolo. Il muyuum mostra questi
oggetti al re, avvertendolo che le divinità della nazione lo uccideranno
se si comporterà male e gli dà alcuni consigli. Il re è
cosparso di caolino poi ritornano. Ormai il muyuum e il nyim, che sono
rivali, non potranno più incontrarsi.
Alcuni re hanno rifiutato di fare il viaggio a Iyuum, poiché
lo consideravano un'umiliazione inutile.
Il giorno dopo il ritorno da Iyuum segna la fine del lutto del vecchio
re e della reclusione del nuovo. E' festeggiato con danze alle quali partecipano
le maschere.
Ormai il re può circolare liberamente. C'è ancora qualche
cerimonia una delle quali è chiamata labwoom lapas, nel corso della
quale i figli e i nipoti del re defunto dichiarano, con un'offerta di cauri,
di accettare la nuova autorità; rifiutano di vendicarsi e, al contrario,
promettono di sorvegliare i futuri successori perché non attentino
la vita del re.
A partire da questo momento, la maggiore preoccupazione del re è
quella di creare la sua capitale, di trasportare i palazzi e i tesori che
ha appena ereditato. Tutte le sue spose e tutti i suoi sudditi lo seguono
e ben presto, nell'antico villaggio regale, attorno alla tomba resteranno
solo degli spazi vuoti che la vegetazione ricoprirà presto.