Gli Anyi-bona, sono uno dei numerosi sottogruppi anyi sparsi nella Costa d'Avorio centro e sud orientale. La famiglia anyi appartiene all'aerea culturale akan.
I Bona sono stanziati nella sottoprefettura di Koun Fao, con poche minoranze nei territori adiacenti. Koun Fao è situato lungo l'asse stradale Abidjan-Abengourou-Agnibilekrou-Bondoukou-Bouna, nella parte orientale del paese.
I Bona sono suddivisi in gruppi e organizzati in chefferies quasi totalmente indipendenti.
Per chefferie si intende un tipo di organizzazione politica tradizionale, senza formazione statale, retta da un capo ereditario (1).
1) La famiglia
* l'intermediario fra il mondo dei viventi e il mondo degli
antenati, e l'universo delle divinità tutelari del gruppo;
Ogni chefferie si caratterizza da tre elementi rappresentati da oggetti simbolici:
la sciabola, il koto, simbolo del potere militare, o meglio dello jus gladii romano. Una di queste sciabole ancestrali prestigiose è custodita a Assindi, in un lignaggio appositamente deputato a questo scopo. La si può vedere in certe occasioni, per esempio i funerali di un sovrano, l'intronizzazione di un nuovo (il neo-eletto presta giuramento con questa sciabola), la festa degli ignami, ecc. (2)
lo dja, l'insieme del tesoro reale, simbolo della potenza economica e della continuità familiare. E' costituito dai sacchetti di polvere d'oro, e dall'insieme dei pesi destinati a determinare l'oro delle imposte, dei tributi, dei prestiti, e l'oro per acquisti importanti. Del tesoro fanno pure parte i regalia , le insegne del potere: statuette di legno dorato, scettri, anelli, corone, toghe, manti, sandaletti, e alcuni oggetti che ricordano eventi particolarmente rilevanti della storia del popolo.
Le Strutture Sociali
A livello di struttura sociale i Bona appartengono ad un sistema matrilineare. I discendenti di una medesima antenata si raggruppano in una unità chiamata awulo. La residenza rimane virilocale. I figli appartengono alla famiglia della madre, ma la moglie va ad abitare dal marito. I discendenti e i segmenti di un medesimo lignaggio si raggruppano in una unità più vasta, chiamata abusuan e si riallacciano ad un antenato comune, reale o mitico, fondatore del gruppo.
2) Il sovrano
Il successore attuale dell'antenato fondatore è il famian, capo del gruppo e detentore del potere politico. Di solito è chiamato sovrano o Re. Egli ha, come ausiliari, e sotto i suoi ordini, diversi capi, i cui seggi sono di rango inferiore a quello dell'antenato fondatore. Sono i suoi aiutanti nel governo del gruppo.
3) La regina
Accanto al sovrano vi è la Regina madre, la himian. Contrariamente a ciò che il termine suggerisce, la Regina non è né la madre del sovrano, né una delle sue mogli. Ella appartiene alla categoria delle sorelle classificatorie. Come il Re è il discendente dell'antenato maschile, così la Regina è la donna genealogicamente più vicina all'antenata femminile del gruppo. La Regina è il simbolo della donna generatrice, la donna per eccellenza, essendo i Bona una società matrilineare. Ancora oggi ella gode di un potere reale, importante e vasto.
4) Il consiglio dei notabili
Il sovrano è assistito da un consiglio di notabili, formato da un portascettro, che è nel medesimo tempo suo portavoce, da un capo dei giovani, dal sacerdote della terra, e da alcuni altri anziani. Anche la Regina madre ha, alla sua corte, alcune domestiche e delle giovani che lavorano per lei.
5) Il sacerdote
Un posto importante occupa nella società il komian, il sacerdote-guaritore-indovino, con tre funzioni: liturgiche, terapeutiche, oracolari. Egli è:
* il medico-terapeuta, esperto conoscitore della farmacopea
tradizionale;
* L'interprete ufficiale e riconosciuto degli avvenimenti
presenti e futuri attraverso la divinazione.
La comunità fa appello al suo sapere in momenti difficili e delicati per decodificare messaggi oscuri che interpellano tutto il gruppo.
E' a lui che ci si rivolge per offrire sacrifici alle divinità, curarsi nelle malattie, conoscere il proprio avvenire.
Ogni komian ha i suoi luoghi di culto e un tempietto dove tiene le suppellettili religiose e divinatorie e i suoi feticci. I feticci sono oggetti materiali, naturali o manufatti, supporti del sacro, ai quali si offrono sacrifici durante feste particolari o su richiesta degli offerenti.
Come ricorda Mandirola questo personaggio mette le sue capacità al servizio della società... lottando in particolare contro gli spiriti cattivi e gli uomini che ne sono il ricettacolo, quelli che vengono chiamati "diavolo", che "mangiano" lo spirito degli altri e che sono i veri responsabili delle disgrazie e delle perturbazioni dell'ordine sociale (3).
1)J. LOMBARD, Autorités traditionnelles et pouvoirs européens en Afrique noire, Paris 1967, 16.
2) L'igname è un grosso tubero che costituisce l'alimento base degli Anyi-Bona.
3) R. MANDIROLA, La Parola presso gli Agni-Bona , in Africa, XLIX, 2, 1994, 229-249.