Prima di ogni racconto si trova un'introduzione data dall'autore stesso. E' stato chiesto all'autore di spiegare o dare qualche
chiave per comprendere le sue storie. Egli ripeteva spesso: "Ogni racconto è una parabola, se non viene spiegata non può
essere capita".
Essendo i racconti di varia natura e in quantità ridotta, è impossibile fare una classificazione rigorosa.
- rispetto filiale
- rifiutare l'ordine stabilito dal Creatore
- origine
- conseguenze per coloro che desiderano scegliere loro stessi il loro congiunto
A.K. François non si limitava a spiegare il significato globale dei testi. Molto spesso spiegava i dettagli.
Le sue spiegazioni erano di diversi ordini: simboliche, morali, sociologiche: Spiegava un racconto con un altro racconto,
narrava lo stesso racconto amplificandolo, aggiungendovi dei particolari, ecc..
L'economia di questo lavoro non permette di presentare il commento completo di ogni testo fornito dal narratore.
Vengono unicamente proposti dei brani e (o) dei riassunti. I brani sono presentati con la terminologia stessa dell'autore,
in una traduzione quasi letterale di una parte del commento: sia il nocciolo centrale, sia un passaggio particolarmente importante,
Le sue spiegazioni non sono sempre soddisfacenti. Alcune sembrano molto più povere dei racconti, o sembra abbiano
legami molto deboli con le narrazioni originali. Alcune sembrano non avere attinenza alcuna con il testo che l'autore
sta spiegando.
A volte costruisce la sua spiegazione a partire da un dettaglio, a prima vista molto secondario. Se ciò
da una parte è un limite, dall'altra "le sue" spiegazioni sono rivelatrici della funzione sempre attuale del racconto. A.K.François
mostra che il racconto non è una forma di cultura morta, ma una realtà viva, utilizzata per trattare i problemi, le tensioni,
i conflitti che si pongono oggi alla società del narratore.
Le precisazioni date dal narratore esprimono solo raramente la struttura
del racconto. Esse chiariscono le preoccupazioni e i problemi del narratore e del suo ambiente.
Ecco perché l'interessato afferma che non ha nessuna pretesa di svelarci "tutti i significati" dei racconti.
Ogni racconto può essere studiato da altri punti di vista, può essere approfondito in direzioni diverse da quelle indicate dal narratore.
Hampaté Bah ricorda che ogni storia può essere studiata da 21 punti di vista diversi.
Il narratore propone qualche pista
di lavoro, qualche indicazione di ricerca, tra le innumerevoli possibilità. "Ogni racconto ha più significati", ricorda
A.K. François che ci trasmette le sue manipolazioni dei racconti.
Questa constatazione ci invita ad una nuova conclusione concernente l'arte del narratore.
Il gruppo non intende
ascoltare all'infinito racconti stereotipi, ritrasmessi con immobile fedeltà. Al contrario.
Attende dal narratore nuove
combinazioni di motivi per altro già conosciuti, costruzioni inedite.
Ora, il narratore non può giungervi che in funzione
dei suoi problemi e delle nuove situazioni vissute al villaggio.
I materiali sono tradizionali, le costruzioni prodotte dai
racconti sono nuove e rese attuali. Così il racconto conserva ancora la sua funzione e importanza nella società rurale
anyi-bona.
Classificazione dei testi
Vengono proposti alcuni accostamenti fondati sulle preoccupazioni dell'autore.
Queste si possano raggruppare in quattro categorie, enunciate come segue, in ordine di importanza:
1) Condizioni per la riuscita nella vita: costruirsi con gli altri:
- rispetto degli anziani
- lavoro
- unione e solidarietà nella buona e cattiva sorte
- accontentarsi del proprio stato
- lungimiranza
2) Ostacoli alla riuscita: costruirsi da soli
- rifiutare le norme e le strutture elementari che regolano la vita del villaggio
- rompere la solidarietà della famiglia
- disprezzo degli anziani
- rifiuto del lavoro
- solitudine generata qualche volta dalle pratiche di stregoneria
3) Problemi concernenti il potere:
- gerarchia dei differenti poteri
- esercizio del potere: moderazione, abuso
4) Dispute riguardanti il matrimonio:
- mezzi di pressione degli anziani sulle persone restie a seguire le usanze