Pagne e emigrazione

Il commercio dei pagnes le sue modalità e il mondo che li circonda segue gli africani nell'emigrazione. I tessuti e i detti “mon pied ton pied” e “tu sors je sors” sono testimoniati nella comunità togolese nel Canada francofono, e il quartiere di Noailles di Marsiglia è affollato di piccole botteghe, tenute da donne che emulano la nana benz del paese d'origine.
Gli imprenditori d'origine nordafricana sono largamente moggioritari nel quartiere e si sano dati soprattutto all'edilizia, mentre quelli di provenienza subsahariana si sono specializzati nei settori alimentari e artigianali.
Il primo maggio del 1999 a Marsiglia è stata presentata ufficialmente l'associazione delle Nana-Benz de France nel corso di una serata danzante. Cinque donne che vivono da tempo a Marsiglia si sono associate per favorire gli interessi, commerciali e culturali, dei loro poesi d'origine, Camerun, Senegal, Togo, Benin e Costa d’Avorio; il nome che hanno scelto rivela la loro ricerca d'indipendenza e di riconoscimento sociale e rimanda alle commercianti di successo togolesi, diventate un modello di riferimento.
Qui, magari nel retrobottega della laro bottega d'acconciatura o del negozio di articoli esotici, possono organizzare la spedizione di un container di riso verso lAfrica o uno di pesce in entrata, trattare con società di import-export per inviare pneumatici o abiti, vendere computer e fotocopiatrici d'occasione, auto usate (soprannominate le “au revoir la France”), tappeti, elettrodomestici, ricambi e gioielli: intervengono sul "differenziale di ricchezza" fra l’Africa e l'Europa e contribuiscono all'economia locale.
"Dipendenti, commercianti, proprietarie di fondi, clienti o semplici curiose, le donne africane sono presenti nella quasi totalità dei commerci di Noailles e nelle strade che collegano i negozi. Una passante entra in una boutique perché ha visto un'amica e cominciano delle discussioni intime, trasformando temporaneamente lo spazio commerciale in spazio privato, femminile.
Una frequentatrice chiede che le si tenga il bambino per il tempo di un appuntamento in una via vicina; una commerciante ambulante passa a proporre degli articoli; una donna impegnata approfitta di un giomo di ferie per 'fare il giro delle sue conoscenti', una restauratrice passa a prendere in prestito un utensile che le manca... Ed è possibile che tutte si ritrovino durante il fine settimana in occasione di un anniversario, di una tontina, del proqetto di creazione di un'associazione."

M. SENGEL, "Nana Benz de Noailles", Hommes & Migrations, n. 1224, marzo-aprile 2000, pp. 71-78.