Verso l'età adulta

Con la circoncisione non si diventa subito Lmurran (guerriero): ci sono diverse fasi per arrivare alla maturità. Questi riti di passaggio vengono chiamati Lmugit e comprendono i seguenti stadi.

Lmugit delle frecce

Con questa cerimonia viene attribuito lo status di guerriero. Finalmente il giovane potrà dipingersi il corpo con l'ocra rossa e farsi crescere i capelli, mentre gli anziani consegnano la lancia (Mpere) a doppia punta, utile sia per l'attacco sia per la difesa; sarà da quel momento una compagna inseparabile.
In quest'occasione viene ucciso un bue per celebrare l'evento. Il neonato Lmurran compie di fronte alla madre la solenne promessa di non mangiare carne davanti a donne sposate, e lei in risposta, indossa una lunga collana di perline colorate bianche e nere. Una donna sposata con una collana di quel tipo, è la madre di un guerriero.
Da quel momento egli abbandona il manyatta per un periodo di vita assieme ai fratelli di circoncisione. Con loro dividerà tutto, dalle privazioni alle gioie della vita.
E' una specie di leva militare che lo obbliga ad occuparsi della protezione della comunità e del bestiame.
In questo senso non hanno particolari vincoli territoriali e all'occorrenza possono spingersi anche oltre i confini del proprio clan per controllare nuove aree di pascolo.
Non solo doveri attendono i guerrieri! Vista la loro prestanza fisica e bellezza sono ricercati dalle ragazze che di buon grado accettano rapporti extra matrimoniali.
Questo genere di relazioni sono tollerate dalla società samburu purché le donne non restino incinte: rischierebbero di non trovare più un marito.

Lmugit del nome

E' il rito di passaggio che segna il grado più elevato cui può aspirare un guerriero e di conseguenza tutti coloro che appartengono alla stessa classe di circoncisione.
Quelli che si sono dimostrati particolarmente abili o hanno meglio assimilato le qualità morali ed i precetti propri dei guerrieri, possono rivestire cariche importanti in seno al proprio gruppo.
Si sacrifica un bue con un rituale particolare eseguito dagli stessi morani. Immobilizzato l'animale viene sollevato ed ucciso per soffocamento; sono minuti interminabili in cui il bovino si dimena per combattere contro la morte.
Nonostante il peso di qualche quintale i guerrieri devono dimostrare la propria forza tenendolo in aria fino a morte avvenuta. Il bue viene poi adagiato a terra sul fianco destro e squarciato.
Durante la notte successiva i circoncisi ne mangeranno la carne entro l'accampamento. Non deve restare nulla dell'animale.
Alla fine del banchetto le ossa vengono bruciate.
“Dopo il “lmugit del nome” la posizione sociale del moran cambia. Egli diventa seniore.
Una ragazza circoncisa può avere dei bambini da lui. Se è orfano di padre e primogenito, può fare da custode rituale ai suoi fratelli e sorelle durante la circoncisione.
Gli anziani si recano a benedirlo, spalmando burro sul suo capo”(Corrain).

La nuova vita

La cerimonia detta Lmugit del toro, segna il periodo del moranato e l'inizio di una nuova vita all'interno della società.
Anche in questo caso verrà sacrificato un bue e al guerriero saranno tagliati i lunghi capelli che non ricresceranno mai più e gli sarà conferito il titolo di Lpayan (adulto), membro responsabile del proprio clan.
Ogni individuo entrerà a far parte del gruppo degli adulti e finalmente potrà sposarsi con una o più mogli ed avere diversi figli sia maschi sia femmine.