Berehiame: nulla mi è imposssibile

Ecco la mia storia.
Ragno aveva messo al mondo una figlia. Le diede come nome: Berehiame, che significa: nulla mi è impossibile!
Il signore Dio apprese il nome di questa fanciulla.
Disse:
- E' ragno che dà dei così?
Allora il Signore Dio ordinò di dire a Ragno che doveva dargli la figlia in sposa.
Ragno rispose:
- Non contraddirò i tuoi desideri. Dunque, poiché hai deciso così, sono d'accordo.
Il Signore Dio e la donna vissero dunque insieme. Una volta insieme, Dio decise di costruire una dimora per le sue spose. Dopo aver costruito le case, quella che prese per dare a Berehiame, la lasciò senza tetto. La donna andò a trovare suo padre e gli disse:
- Papà, guarda, la casa che il Signore Dio m'ha data, non è coperta.
Suo padre le rispose:
- Come! Poiché io ti ho chiamata Berehiame, non devi preoccuparti di nulla.
La sera Ragno sale sulla casa e, con la sua tela, la ricopre tutta.
La pioggia si mise a cadere durante tre giorni. Nessuna suppellettile di Berehiame fu bagnata. Ella preparava il cibo e faceva tutto il resto esattamente come le sue compagne. Il Signore Dio non sapeva come fare per far perdere la faccia a Berehiame.
Fece chiamare di nuovo le sue mogli e disse loro:
- Dopo domani, venerdì, è il giorno del mio Kra (1). Dovete dunque vestirvi tutte bene per quel giorno.
Risposero tutte:
- Abbiamo capito!
Dio acquistò un nuovo abito per tutte le mogli, ma non per Berehiame. Questa andò ad informare suo padre. Ragno le rispose:
- Oh! Questo ti fa star male? Poiché ti ho detto che ti chiami Berehiame, farò in modo che nulla sia impossibile per te.
Ragno se ne andò allora a cercare ogni genere di insetti che si trovano sulla terra. Poi ritornò a casa e li incollò gli uni agli altri così da confezionare un bellissimo manto regale. Confezionò poi ancora un due pezzi per donna (2) e lo diede a sua figlia Berehiame. Ordinò poi a sua figlia di disporre tutti gli abiti nella camera di suo marito.
Quando il giorno fu arrivato, il Signore Dio chiamò tutte le sue mogli e disse loro:
- Andate a fare la vostra toilette, poi ritornate che iniziamo la cerimonia.
Appena partite le donne, il portavoce e i notabili uccisero polli e pecore e le fecero preparare. Mentre portavano le vivande per essere mangiate, aggiunsero parecchie bevande. In seguito il Signore Dio e i suoi notabili mangiarono, prima della cerimonia.
Quando furono pronte, mentre stavano preparandosi, il Signore Dio diede un'occhiata e vide gli abiti di Berehiame. Esclamò:
- Come! Tu ragazzina, tu hai il coraggio di portare questo abito?
Glielo strappa da dosso e lo consegna alle sue rivali. Domanda in seguito:
- E questo grande manto a chi appartiene?
- Appartiene a papà, rispose Berehiame.
Il Signore Dio disse allora:
- Bene! La prendo per celebrare la mia festa. Prendi quest'altro e vai a darlo a tuo padre. Quanto a te, mettiti questo vestito. Vai in fretta e ritorna subito.
Berehiame prese allora il manto e se ne andò a raccontare tutto a suo padre. Costui disse:
- Ti ho detto di non preoccuparti di nulla, perché niente è impossibile te. Ritorna in fretta, affinché possiate festeggiare il Kra di vostro marito (3).
Ritrovando suo marito la dona gli disse:
- Signore, sono andata darlo a mio padre.
Dio rispose:
- Bene! Usciamo fuori, adesso, andiamo.
Allora tutti uscirono. Convocò tutti i suoi portavoce e i suoi notabili. Costoro vennero e si sedettero. La prima moglie del Signore Dio si sedette alla sua destra, la seconda moglie alla sua sinistra. Berehiame era seduta lontano, dietro il Signore Dio. Le bevande bevute e il cibo che avevano mangiato hanno fatto gonfiare il ventre del Signore Dio. Costui sollevò una natica e lasciò uscire dell'aria: fwéé... !
Ah! Mio caro! capite che le grosse mosche nere e le mosche ordinarie sentirono l'odore.
Allora: nfufuuu... nfufuuu... ! Il manto del Signore Dio e quello delle sue mogli si trasformarono in un nugolo di insetti che volarono via. Ecco che il Signore Dio e le sue mogli rimasero tutti nudi! E' la vergogna per tutti.
Il Signore Dio era là seduto.
Vi rimase a lungo, poi fece: mhu uuu...
Quando questo fatto gli torna alla memoria e gli fa male, allora grida molto forte: aah! Questo grido, sono i grandi colpi di tuono.


1 ) Il Kra indica il principio dinamico, vitale, di ogni uomo. E' questo elemento che permette all'uomo di "riuscire la sua vita", di "fare fortuna", ecc. Quando un adulto è soddisfatto della sua vita, pensa di essere giunto al suo apice, festeggia il suo Kra.
2 ) Espressione ashanti per designare un abito femminile che comporta una camicetta e una gonna lunga.
3 ) L'espressione consacrata è "lavare il Kra".