Due nomi rari

Ci sono ancora altri due termini usati per indicare il Dio del cielo, o l'Essere Supremo. Si tratta però di termini piuttosto rari, tanto che, coloro che li conoscono, non sono numerosi.
I due termini sono Aloloa e Damangama o Adamangama , o ancora Edangama. Il primo è di uso estremamente raro. Non si sente mai questo termine sulla bocca dei Bona. Non ricordo d'averlo mai sentito, salvo in alcuni canti religiosi, oppure dopo aver sollecitato informazioni. Gran parte delle persone interrogate non ne conoscono neppure l'esistenza.
Nei testi raccolti non si trova mai un accenno a Aloloa, mentre si menziona qualche volta Damangama. Alcuni anziani sono categorici:

Noi non abbiamo mai sentito parlare di Aloloa, da noi non esiste, saranno gli altri Anyi, quelli di Abengourou, o di Aboisso che conoscono Aloloa.

(Louis Kwame, Koun Abronso, 4 aprile 1976. Della stessa opinione è Kwakou Kra di Koun Fao).
Invece altri conoscono il termine, ma non è certo se l'abbiano ereditato dai loro avi o l'abbiano da altri gruppi. Quando però si chiedono spiegazioni circa il significato, nessuno è in grado di fornirne.
Ci sono degli studiosi che hanno parlato di Aloloa e di Damangama: Jean Paul Eschlimann e Fernand Lafargue. Il primo ha lavorato a lungo fra i Bona, il secondo ha studiato la Religione tradizionale degli Agni-Diabré. A proposito di Aloloa ecco quanto scrive Eschlimann:

Lo Spirito supremo che esiste prima di ogni cosa e che ha presieduto alla creazione delle altre potenze celesti e terrestri, si chiama Aloloa. Il termine è di uso estremamente raro. Totalmente assente dalle preoccupazioni della vita quotidiana e dai linguaggi rituali, appare in certe espressioni arcaiche per parlare dell'inizio della creazione. L'Eterno è questo spirito primordiale che avrebbe creato la volta celeste chiamata Nyamian e la terra denominata Asié. In seguito avrebbe adornato il firmamento col sole, la luna e le stelle (1).

Anche per Lafargue Aloloa sarebbe la divinità suprema degli Agni-Diabré, un sottogruppo anyi limitrofo dei Bona, stanziati nella sottoprefettura di Agnibilekro. Scrive:

Al vertice del panthéon si trova Aloloa che è all'origine di tutto l'universo. Ha creato la volta del cielo che è nello stesso tempo una divinità chiamata Nyamian, in seguito ha creato Asiè, divinità di rango quasi uguale a Nyamian (2).

Per Lafargue c'è netta distinzione fra Aloloa e Nyamian sua creatura. Aloloa è il Dio supremo che è sempre esistito, dunque eterno. Aloloa non è oggetto di culto, mentre lo è invece Nyamian. Su ordine e indicazione di Aloloa, Nyamian avrebbe creato i feticci.
Per i due studiosi Aloloa sarebbe lo Spirito Supremo degli Anyi-Bona e degli Anyi-Diabré, che avrebbe creato la coppia primordiale Nyamian-Asié, il dio celeste e la terra madre.

Osservazioni

Poiché Aloloa è una divinità di una tale ampiezza al vertice del panthéon, afferma Lafargue, si dovrebbe averne tracce anche in altri gruppi anyi e baoulé. Infatti il termine è conosciuto da alcuni gruppi anyi e baoulé, e anche da qualche altro gruppo akan, ma non sempre nell'accezione di Essere Supremo.
Il problema non è semplice. A proposito dei Baoulé, Lafargue pensa di trovare l'equivalente di Aloloa in Damangama. Ma è costretto a riconoscere che Damangama, tradotto con l'Eterno, ha perso il suo ruolo di creatore dell'universo e particolarmente di Nyamian e di Asiè. Di conseguenza è Nyamian che, di fatto, prende il posto dell'Essere Supremo.
Si potrebbe forse esaminare il problema da un altro punto di vista, e porsi questa domanda: il ruolo creatore di Damangama non si sarebbe perso di vista semplicemente perché Damangama e Nyamian sono gli stessi personaggi, due nomi diversi della stessa realtà?
A proposito degli Ashanti, Lafargue afferma che possiedono l'equivalente di Aloloa in Nyancopon. Ma Lafargue deve essere stato male informato, perché Nyancopon è semplicemente l'equivalente ashanti di Nyamian. Ecco come P. E. Adjaffi spiega la composizione di Nyancopon: (3)

1. Nyam= Nyamian
2. Com= ngomin, solo, unico
3. Pon:= kpagnin, pagnin, vecchio, anziano, avo


Dunque Nyamian il solo vero avo, l'anziano per eccellenza. Si tratta di un nome enfatico di Nyamian, e non di una realtà diversa.

Aloloa tempo cosmico?

Per avere un complemento di informazioni su Aloloa ho fatto un sondaggio al di fuori del gruppo bona, ma sempre all'interno del mondo akan. A tre studiosi della cultura akan ho posto queste due domande:

* Conoscete il termine Aloloa
* Se sì, che significato ha il termine.

Claude Hélène Perrot, della Sorbona ha vissuto 8 anni fra gli Anyi-Ndénié di Zaranou (Prefettura di Abengourou). Ha pubblicato uno studio sulle migrazioni anyi della zona. La Perrot non ha mai sentito questo termine. Secondo le testimonianze da lei raccolte lo Spirito Supremo degli Anyi è Nyamian. Al di sopra di Nyamian non ci sarebbe nessun' altra divinità. (4)
Yawa Appronti, un ashanti docente all'università di Legon (Ghana), non ha nessuna esitazione nell'indicare l'Essere Supremo degli Ashanti: Nyamian, chiamato di solito Nyancopon. Non conosce un essere superiore a Nyamian, non ne ha mai inteso parlare.
Barthelémy Comoè Krou, un anyi di Andé, ordinario di etno-sociologia all'università di Abidjan. Ha presentato nel luglio 1978, alla Sorbona, una tesi di stato sulla filosofia del gioco nella società anyi. Per il suo lavoro ha setacciato tutti i gruppi anyi e ha fatto ricerche fra gli Ashanti del Ghana. Egli conosce perfettamente quella lingua essendo sua madre una ashanti. Nelle sue inchieste ha incontrato anziani che conoscevano il termine Aloloa. Egli riconosce che non è facile definire esattamente il contenuto di Aloloa. Esclude categoricamente che sia l'Essere Supremo creatore dell'Universo e della coppia Nyamian-Asié. Secondo le testimonianze da lui raccolte Aloloa sarebbe:

il tempo, inteso come spazio che va dalla creazione dell'universo al suo termine, il tempo in cui è inserita e evolve la creazione fino alla sua maturazione completa e alla sua dissoluzione finale.

Ho infine consultato uno studio recente di Paul Emile Adjaffi, uno studioso anyi dell'Indénié. Egli conosce i due termini di Aloloa e Damangama, o Edangama, come scrive, e analizza l'opinione di alcuni autori a questo proposito, ad esempio Tauxier, Amon d'Aby, Grottanelli. Scrive:

I termini di Aloloa e Edangama che si trovano presso altri gruppi akan e che servono, da loro, a designare l'Essere Supremo (5), esistono anche fra gli Anyi dell'Indénié, ma non vengono mai usati, da soli, per indicare Nyamian. Sono stati, forse, originariamente utilizzati in questo senso, ma oggi questi termini esprimono soprattutto l'eternità o la perennità di una cosa (6).

A proposito dell'Essere Supremo degli Anyi, la sua opinione è perentoria:

Il Dio supremo è stato talmente che tutto il sistema della credenze crollerebbe, se Nyamian perdesse il suo posto di unico Essere Supremo... In ciò che noi possiamo chiamare il panthéon agni, c'è un Dio supremo, Nyamian, origine e sostegno di tutto ciò che esiste.

Damangama

Se rimane arduo precisare esattamente il contenuto di Aloloa, pare, invece, meno difficile definire il termine Damangama.
Secondo le informazioni raccolte a Koun Abronso, Koun Fao, Dodassué, Ngorato, e da alcuni proverbi tamburinati durante la festa degli ignami nelle corti dei sovrani bona, anyi e abron, Damangama non sarebbe che l'attributo d'eternità dell'Essere Supremo Nyamian. Damangama potrebbe essere tradotto con "l'Eterno". Questa traduzione è confermata da nanà Kwame Yebua, nanà Koabenan Manzan, nanà Kwame Amorofi, nanà Nda Kwadio.
In attesa che si svolgano i sacrifici nella corte reale, il Kenian kpili (il grande tamburo reale usato solo in presenza del sovrano) tamburina alcuni proverbi.

O fi Damangama
o fi Damangama
Damangama jiè o fi titi


letteralmente :

egli proviene dall'Eterno,
egli proviene dall'Eterno,
l'Eterno proviene dagli inizi.

Si potrebbe tradurre più semplicemente:

Il potere proviene dall'Eterno
L'Eterno esiste da sempre.

Egli proviene dall'Eterno
Egli proviene dall'Eterno
E' l'Eterno che ha creato la regalità
la regalità procede dagli inizi


Diversi miti iniziano in questo modo: tem bo Damangama bole maa ne, oppure: tem bo Damangama bole sonan: nel tempo in cui l'Eterno ha creato il mondo... l'uomo... . Il termine Damangama è molto più conosciuto che Aloloa, quantunque il suo uso sia limitato ai proverbi esaltanti il potere, e a certi miti delle origini. Paul Emile Adjaffi ha segnalato una frase che ritorna spesso nei miti dell'Indénié: kè bo Aloloa le bo ne, jiè Nyamian bole awuno one asiè: quando Aloloa iniziava, Nyamian ha creato il cielo e la terra.

Conclusione

Come conclusione possiamo dire con Jean Paul Eschlimann:

La concettualizzazione tradizionale di queste diverse istanze numinose diventa di più in più fluida. L'influenza crescente delle tradizioni cristiane e musulmane accentua certamente la disgregazione dei dati tradizionali. L'imbarazzo degli informatori si traduce nel fatto che per loro, tutto diventa sinonimo di tutto e ognuno (Aloloa, Nyamian) ha fatto tutto (7).

Questa imprecisione di linguaggio potrebbe essere rivelatrice anche di altro. Aloloa potrebbe, per esempio, essere un attributo di Nyamian, che sottolinea una delle sue attività: la sua immmensità, o la sua attività creatrice, esattamente come per Damangama.

Da parte sua P. E. Adjaffi conclude in questi termini:

Si potrebbe forse emettere l'ipotesi he gli Agni hanno creduto, un tempo, come gli Nzema ancora oggi, che Damangama era all'origine di tutto, e che era lui che ha creato Nyamian il quale, a sua volta, ha poi creato tutte le cose. Ma in queste condizioni Edangama è stato completamente eclissato da Nyamian al quale si conferiscono, oggi, tutti gli attributi dell'Essere Supremo. L'uso che oggi si fa dei termini Edangama e Aloloa, non ci permettono di affermare che queste nozioni designino degli esseri personali. Occorrerebbe uno studio più approfondito di questi termini, per conoscerne la loro evoluzione (8).


1 ) J. P. ESCHLIMANN, Les Anyi-Bona, note manoscritte inedite, 32.
2 ) F. LAFARGUE, Contribution à l'étude de la religion traditionnelle des Anyi-Diabré d'Agnibilekro, in Colloque inter-universitaire Ghana-Côte d'Ivoire, Bondoukou 1974, 522.
3 ) Osservazione comunicata in occasione della lettura di queste note.
4 ) L'incontro con C. H. PERROT e Y. APPRONTI é avvenuto all'Università di Abidjan durante il Colloquio sulle tradizioni orali del 24-26 aprile 1975, organizzato dal GRTO (Gruppo di ricerca sulle tradizioni orali) e dall'ILA (Istituto di Linguistica Applicata).
5 ) Si tratta soprattutto degli Nzima. Cf. V. L. GROTTANELLI, Gods and morality in Nzema Polyteism, in Etnology, vol. VIII, n.4, oct. 1969, 371 e 372.
6 ) P. E. ADJAFFI, cit. 216-217.
7 ) J. P. ESCHLIMANN, Note Manoscritte, 101.
8 ) P. E. ADJAFFI, cit. 217.