Asiè: Tellus Mater

Canterò la Terra,
madre universale
dalle radici solide,
antenato venerabile
che nutre tutto ciò che esiste:
è a te che tocca il compito
di dare e di togliere
la vita ai mortali
(Mircea Eliade)

I Bona hanno un'economia di tipo agricolo a sedi fisse. Essi non sono, salvo in qualche raro caso, degli itineranti. La vita dipende quasi unicamente dai prodotti della terra, anche se all'agricoltura abbinano la caccia e l'allevamento di animali domestici. E' dalla Terra che nascono le messi e le altre piante commestibili: igname, taro, manioca, mais, ecc. . La Terra è la grande madre generatrice.
Questo si riflette nel pensiero religioso. All'Essere Supremo celeste Nyamian, Dio del cielo, si affianca Asié, la divinità tellurica, la Terra Madre. Essa è considerata una divinità per la sua capacità inesauribile di produrre frutti. Essa è la Tellus Mater la Generatrix universalis.
A Asié è consacrato il venerdì, giorno in cui non si lavora. E' come se la Terra, quel giorno, avesse le mestruazioni, dunque, come una donna, non deve essere toccata.
Asié più che la gleba che si lavora, un suolo che si coltiva, è una divinità che si implora, che si venera, che si placa, con la quale bisogna essere in buoni rapporti affinché non venga mai meno la sua attività generatrice di cibo (prodotti agricoli), di selvaggina (animali selvatici), di ricchezza (oro).

Divieti legati alla terra

Da questa concezione della Terra scaturiscono una serie di precauzioni e di divieti nei suoi confronti. Prima di dissodare una nuova porzione di foresta bisogna offrire un pollo o un agnello a Asié, come per scusarsi del torto che si infligge alla madre scavando nelle sue carni. Così pure prima di aprire un nuovo accampamento in foresta, cioè prima di abitarvi (1) si chiede all'asiésofue, al sacerdote della Terra, di offrire un sacrificio per conciliarsi le potenze telluriche del suolo.
Asié può essere profanata dalle colpe umane. Esse attenuano la sua fertilità o addirittura la rendono sterile secondo la loro gravità.

Le gravidanze irregolari

La colpa più comune e più diffusa sono le gravidanze irregolari delle primipare. Quando una giovane rimane incinta per la prima volta, al di fuori delle norme tradizionali, cioè senza essere stata prima riconosciuta dal gruppo sociale come donna adulta e generatrice, è tenuta ad offrire un agnello alla Terra oltraggiata.
La fecondità della donna ha il suo modello nella terra. Fra la fecondità del suolo e quella della donna c'è una solidarietà. Il parto è considerato una variante della fertilità tellurica. Ogni atto che perturba questa fecondità è un disordine, perciò qualcosa di pericoloso. Una fecondità irregolare può essere pericolosa alla stessa stregua della sterilità.
Asié viene placata col sacrificio di un agnello offerto obbligatoriamente dal giovane che l'ha resa madre, o dalla famiglia paterna.
Questa ingiunzione acquista tutto il suo significato se si pensa alla struttura cosmica del rituale coniugale. Non si dimentichi che per il Bona il mondo è ricco di messaggi, di simboli. All'uomo che si unisce alla donna e che la feconda, si contrappone la simmetria antropotellurica del contadino che ara e feconda la terra. E' l'uomo il responsabile della fecondità. E' dunque lui che deve riparare il disordine compiuto.
Il sacrificio ha luogo in un boschetto sacro, alla periferia del villaggio, ai piedi di un enorme albero, davanti al quale la vittima è immolata. Essa viene scuoiata sul posto. Ai piedi dell'albero si lascia la testa e la pelle. Il resto viene diviso fra gli uomini adulti del villaggio. Le donne in età di avere figli non ne possono mangiare: è come se mangiassimo il nostro futuro bimbo, dicono le informatrici.
Questo divieto non riguarda le fanciulle impuberi e le donne anziane: quelle che non possono ancora generare e quelle che non lo possono più.
Agli uomini è richiesta una purità rituale. Possono consumare di questa vittima sacrificata soltanto se non hanno avuto relazioni sessuali, anche legittime, la notte precedente. (2).

L'effusione di sangue

Se si versa del sangue in foresta, nei campi, Asiè è contaminata e oltraggiata. Per esempio avere mestruazioni nei campi, in campagna, in foresta, alla sorgente, equivale a un'effusione di sangue e a una contaminazione di Asié, e bisogna riparare.
La riparazione è proporzionale alla colpa. La donna colpevole deve deporre un uovo ai piedi dell'albero più vicino al luogo profanato. Se le capitasse mentre lava la sua biancheria in un ruscello o mentre attinge acqua, deporrà un uovo vicino al corso d'acqua corrispondente. Se non lo facesse la sua colpa comprometterebbe i futuri raccolti, anche se nessuno ne fosse a conoscenza.
Alla donna è severamente proibito andare in campagna o ad attingere acqua nei giorni di impurità. Non è soltanto il lavoro che le è vietato, ma ogni tipo di attività: raccogliere legna, cercare del cibo, prepararlo, entrare nella corte degli uomini, (3) ecc. .
La profanazione della terra col sangue umano è una delle colpe più gravi, soprattutto quando si tratta di ferite o di morti provocate intenzionalmente. Alzare il macete contro qualcuno è volerlo uccidere. Il fatto sarà giudicato pubblicamente dal capo villaggio e dai suoi notabili. A seconda del caso saranno prese sanzioni severe per i colpevoli: uno o più agnelli, alcune bottiglie di gin, e qualche volta un bue (4).

Adulterio con Asié

br> L'offesa più grave in assoluto è l'aver relazioni sessuali in campagna, cioè sulla Terra. La pioggia cessa immediatamente, i campi si isteriliscono, inspiegabili incidenti vengono a funestare il lavoro dei campi: animali e serpenti che attaccano l'uomo, alberi che cadono producendo vittime, contadini che si feriscono senza motivi, ecc. . Se i colpevoli non confessano la loro colpa saranno colpiti da follia e la vita diventerà impossibile sia al villaggio, sia in campagna (5).
Se le relazioni hanno un carattere incestuoso, per esempio fra padre e figlia, fratello e sorella, l'atto è ancora più grave: è tutta la natura che si rivolta e si scatena. Ecco come un racconto descrive le conseguenze di quest'atto:

I due si coricarono insieme. Quand'ebbero finito tutto, ecco un enorme fragore, un tuono che squassò la foresta: kprrrr... Il cielo si coprì di nubi e divenne scuro. La foresta divene così cupa che non si vedeva più niente. Il vento cominciò a sibilare... Il vento infuriava, continuava a piovere, finché con un boato immenso, un albero si sradicò e cadde.... kprrrr.... proprio all'entrata della loro abitazione, tanto che non potevano più uscire. Erano ad un passo dalla morte (6).

La riparazione della colpa è pubblica e avviene in due tempi. L'uomo e la donna sono condotti sul luogo del delitto, fatti spogliare e invitati a simulare l'atto sessuale. Frattanto si uccide un agnello al quale viene tolto lo stomaco senza svuotarlo del suo contenuto. Lo si fa bollire e quando è ben scottante, lo si spacca in due facendo colare il contenuto sul basso ventre dei colpevoli. Costoro, urlando di dolore, fuggono ognuno per conto suo. A Asié viene poi offerto un agnello in riparazione dell'adulterio perpetrato. Aver relazioni sessuali fuori dell'abitato equivale a commettere un adulterio con la Terra.

Nyamian-Asié

Contrariamente a Nyamian,Asié non si trova mai nei testi di letteratura orale: né come divinità, né come soggetto operante. Asié non è quasi mai personalizzata (7) . Si trova come oggetto nella sua accezione più comune di terra, gleba, suolo, oppure come creatura di Nyamian. L'uomo passeggia sulla terra, lavora la terra, Nyamian manda gli uomini sulla terra, ecc. .
Si possono ascoltare queste espressioni:

* je asié: la nostra terra, la mia terra, il mio terreno, il mio campo, là dove ho disboscato;
* je naa mo bè asié: la terra degli antenati;
* bè asié: la loro terra.
Questa espressione è utilizzata in un contesto preciso. Abitualmente indica il limite fra due villaggi: qui iniziano le loro terre, le terre del loro villaggio.

Ho cercato più volte di chiedere spiegazioni agli anziani di questo strano fatto. Un giorno ero con nanà Louis Kwame, un anziano che ha riflettuto come non pochi sulla sua cultura e che ne possiede tutti gli elementi, e nanà Kwame Yebua, capo villaggio di Koun Abronso. Avevo posto loro il quesito: come mai nei racconti non si trova mai Asié personalizzata a differenza di Nyamian? Il capo villaggio sembrava molto imbarazzato e ha passato la domanda a nanà Kwame il quale si è accontentato di rispondere:

I vostri aerei volano alto, alto in cielo, ma dove si posano? L'uccello vola, ma se cade dove va a finire? Il tuo cibo da dove lo ricavi? Quando i frutti cadono dagli alberi dove finiscono? Quando viaggi su che cosa cammini?.

Il colloquio è continuato a lungo, ma sempre sullo stesso tema. Ha parlato anche con parecchi anziani, ma nessuno è stato in grado di fornire risposte soddisfacenti.
Asié non sarebbe forse una divinità recuperata più tardi, per esempio dopo l'esodo (8). Dai racconti risulta che la religione bona sia prevalentemente, o almeno originariamente, di tipo uranico: è Nyamian che domina sovrano su tutto e su tutti. Si sa che i popoli cacciatori-raccoglitori hanno come Essere Supremo una divinità celeste che è padre e contemporaneamente Signore degli animali. Questi tratti sono tutti presenti in Nyamian:

Ignari tanto dell'agricoltura quanto della pastorizia, essi traevano il loro sostentamento dalla cattura degli animali selvatici e dalla raccolta dei frutti agresti, la prima praticata principalmente dagli uomini, la seconda dalle donne (9).

I Bona, dopo l'Esodo, o in tempi ancora più remoti, avrebbero operato il passaggio da nomadi cacciatori-raccoglitori, a agricoltori. In una civiltà agricola, in cui la donna occupa un posto preminente (i Bona sono una società di tipo matriarcale), l'Essere Supremo assumerà tratti diversi. Un cambiamento di tipo di civilizzazione comporta il cambiamento, o almeno la modifica di alcuni tratti dell'Essere Supremo.
Ecco allora apparire accanto a Nyamian, Signore del cielo, Asié, sua paredra, divinità della terra, delle attività agricole. Nella vita quotidiana è la terra mater che occupa il primo posto: nel pensiero speculativo e nel linguaggio che ne è il riflesso, rimane Nyamian, il dio del cielo. L'uomo sulla terra e su Nyamian.


1 ) E soprattutto prima di avere rapporti sessuali. Bisogna "umanizzare" la porzione di foresta prima di abitarvi.
2 ) Un giorno stavo passeggiando nel villaggio di Koun Abronso. Mi sento interpellare da un gruppo di uomini radunati attorno ad un tavolino. Avevano un tegame con della carne.
Mi invitano a mangiare con loro. Ad un tratto Augustin mi chiede: a da tè, anze a da kpa?: hai dormito bene o hai dormito male? E giù tutti a ridere. Poi mi spiegano il significato di a da tè, avere rapporti sessuali. Mi siedo e mangio con loro.
3 ) Mi trovavo a Kongodia, nel cortile del capo villaggio. Avevo fatto il giro del villaggio per salutare e la gente stava venendo a ridarmi il saluto. Ad un certo momento il vecchio Ahingora mi fa un cenno indicandomi una signora sulla porta: Guarda ti sta salutando, non può entrare, ha le sue regole.
4 ) Se per caso una donna dovesse partorire in campagna le verrà chiesto una pecora. E' quello che è capitato ad Abena, la moglie di Kwaku Marc, che ha partorito sulla strada che conduce alla collina Brandré, situata dietro al villaggio di Koun Abronso.
5 ) A Koun Abronso circola quest'altra credenza. Ci sarebbe una Pantera e un Leone sulla collina Brandré che gridano tutta la notte e il giorno. Allora gli abitanti del villaggio capiscono. La Pantera può arrivare al villaggio per seminare terrore e morte.
6 ) Testo in SMA, (Società Missioni Africane), Quando gli animali parlavano, 1988 (4), n° 113, 15.
7 ) Esiste però una piccola eccezione. Ragno si rivolge a Terra per chiederle aiuto, perché aveva commesso un grave delitto e doveva cercare un nuovo signore. Terra rifiuta: non può andare contro la legge degli antenati. C'è dunque un dialogo fra Terra e Ragno.
8 ) Come si è accennato nell'introduzione i Bona non sono originari del territorio che occupano attualmente, ma provengono dal Ghana. Quando si parla di esodo si allude al movimento migratorio che ha portato i loro avi dal Ghana alla Costa D'Avorio.
9 ) R. PETAZZONI , cit. 114.