Festa dei Kpama (Pabegou, 1998)

Significato delle cerimonie

La festa dei KPAMA si svolge ogni 10 anni a Pabégou, di solito in novembre, eccezionalmente quest'anno in marzo. Ogni oriundo deve assistere a queste manifestazioni che durano da 4 a 50 giorni. Arriva gente da tutti i casolari, ma anche le persone che lavorano nelle diverse città del Benin. Si celebra Kpama per ringraziare Dio e gli antenati di tutti i benefici ricevuti durante i dieci anni trascorsi, e per chiedere la protezione di Dio e degli antenati per i prossimi dieci anni. E' la festa della vita.

Inizio dei rituali

Il villaggio è "isolato", cioè in silenzio per parecchi giorni: non si parla forte, non si canta, non si pesta nel mortaio durante la notte, non si suona il tam-tam...Il "toungo-té" (capo religioso tradizionale, guardiano dei feticci, capo delle cerimonie del villaggio, che abita a Namatoodé) si reca a Yaka, origine del villaggio di Pabégou, alla montagna vicino a Tanéka-Béri.

Le capanne speciali

A Yaka si trovano due capanne speciali. Una contiene la tomba dei Toungotiwa. Ogni Toungo-té è sepolto là: si ritirano le spoglie del tung-té precedente e si introduce il corpo del successivo. L'altra è la capanna dei "fonderii" la "camera dei diavoli" come dice la gente. Non ha la porta ed è impossibile rimanere in piedi. Nel giorno stabilito, il tung-té viene portato sulla schiena da Namari di Tchakelrho fino alla camera dei diavoli vestito solo con un paio di calzoncini di cuoio. Viene rinchiuso per passarvi la notte, da solo. Si cerca e poi si porta alla luce una giara di chapalot, birra di miglio, sotterrata dieci anni prima, all'epoca dell'ultima festa: i presenti bevono tutto il contenuto della giara.

I riti dei Kumpara

Il giorno successivo, i kumpara (i giovani coscritti), vestiti di un abito lacerato, un sacco di cuoio sulle spalle, e in testa un cappello speciale di paglia con le piume, si recano nella camera dei feticci, con il Tenerha-té, capo del villaggio di Tchakelrho. Costui va a vedere se "il bambino ha trascorso bene la notte". Prima del sorgere del sole, i vecchi si mettono attorno alla capanna per ricevere da Tung-té i canti che gli spiriti gli hanno comunicato: i vecchi trasmettono in seguito i canti ai kumpara. E ciò in tre momenti diversi, cioè, tre canti.

Risse e lotte

Prima di lasciare Yaka, i kumpara affrontano simbolicamente i kumpara di Tanéka-Béri: inizia tra di loro una lotta. Si tratta di succhiare una pianta chiamata "tchérempééne" che secerne un succo bianco. Questo succo sputato sugli occhi dell'avversario gli fa molto male. La rissa ha luogo nei dintorni di un luogo paludoso chiamato Tchouthorhou, tra Yaka e Tanéka-Béri e dura buona parte della giornata. Poi, verso le 19 o 20, i kumpara di Pabégou lasciano le montagne per ritornare al villaggio di Pabégou gridando, suonando il tam-tam, e cantando i canti ricevuti. Appena arrivano al villaggio, a notte inoltrata, tutta la gente si sveglia per gridare e acclamare i giovani e l'inizio della festa.

Le offerte agli antenati

Il giorno dopo l'arrivo dei kumpara, vengono fatte delle offerte agli antenati. Ogni capo famiglia riunisce la sua famiglia, immola dapprima un pollo rivolgendosi a Dio poi agli antenati, dicendo: "Dio dei nostri padri e voi nostri antenati, vogliamo continuare a fare ciò che avete fatto e avete detto di continuare a fare. Vi chiediamo la salute, il cibo, molti figli...Allontanate le malattie. Concedete la salute agli stranieri che verranno a renderci visita"...Prima del sacrificio, (nella casa in cui saranno immolati i buoi) viene deposta sulle pietre degli antenati, all'entrata del vestibolo, la corda che sarà attaccata ai buoi.

Polli cani e buoi

Il capo famiglia mozza la gola al pollo e lo getta per terra: se muore sul dorso significa che Dio e gli antenati hanno accettato l'offerta della famiglia. Poi si uccide il cane, senza ripetere le preghiere. Il sacrificio del pollo e del cane viene fatto in tutte le famiglie.
Ma è solo nelle famiglie dei sakpana (di età dai 25-30 anni) che vengono immolati i buoi. Dopo il sacrificio del cane, i kumpara vanno alla ricerca dei buoi per abbatterli.
Ogni sakpana deve uccidere un bue per ogni moglie. I buoi arrivano al villaggio accompagnati dai tam-tam, dai flauti, dai canti, dalle lodi e sono attaccati davanti ai vestiboli.
Durante la notte, gli animali sono visitati dai wara (di età superiore ai sakpane che portano la "calebasse" sulla testa,) e da coloro ai quali l'animale deve ritornare, un vecchio scelto dai sakpana, specie di padrino di età superiore a lui.
Classi di età: kumpara (giovani), sakpana (adulti), wara (adulti che uccidono i buoi), kpema (vecchi).
Il mattino, al sorgere del sole, si sgozzano i buoi davanti al vestibolo. Si condivide la carne secondo le usanze abituali. In tutte le case, si beve, si canta, sii danza mangiando.

Aspetti positivi delle celebrazioni

I Kpama, per la gente di Pabégou, hanno una grande importanza: queste feste costituiscono un punto di riferimento, non solo per contare gli anni, ma anche per ritenersi abitanti di Pabégou. Ognuno prende coscienza delle sue radici, della sua origine. Si appartiene ad un gruppo, ad un'etnia che ha le sue ricchezze, i suoi valori e le proprie usanze.
La gioia di ritrovarsi in famiglia è grande: alcuni sono lontani e approfittano della festa per ritornare al villaggio. Una grande fraternità regna in tutte le case e in tutti i villaggi: si riceve molta gente; è la gioia, la festa, la danza...Ci si sente in obbligo di essere buoni, perché gli spiriti girano per il villaggio e potrebbero punire coloro che fanno del male.
Ci si aiuta l'un l'altro per ricevere gli stranieri; quelli che vengono da lontano contribuiscono alle spese della festa, sia in cibo come in denaro. E' la festa della vita. Si dimentica il duro lavoro dei campi, le questioni famigliari, le liti.
E' innanzitutto una festa religiosa: si ringrazia Dio e gli antenati, si fanno richieste. Non si dimenticano i defunti di famiglia e li si invoca.

Aspetti negativi

C'è innanzitutto lo spreco dei beni: cibo e buoi. In pochi giorni, si sgozzano un centinaio di buoi per una popolazione di 6-8000 persone: in certe case la carne finisce per imputridire. Molti si indebitano per parecchi anni.
L'anno dei Kpama è molto spesso un anno di fame.
La maggior parte dei granai sono vuoti dopo le feste. Siamo in aprile: manca ancora molto tempo per il nuovo raccolto...
E' importante apparire. L'onore delle famiglie ha un grande ruolo, sia per il numero degli stranieri accolto sia per la grandezza dei buoi sgozzati. "Che tu lo voglia o no, se ne hai l'età, sei obbligato ad uccidere i buoi". Si capisce come la povera gente si vergogni molto. Questa vergogna li accompagnerà per parecchi anni; alcuni si rovinano.
Ci sono poi dei forestieri che non hanno nulla a che fare con la festa: vi partecipano senza essere stati invitati. Possono fermarsi per parecchi giorni.
Si dice che la gente di Djougou venga a cercare sacchi di carne ...Sono accusati di portare malattie al villaggio.
C'è tanta gente che circola e tanta promiscuità, senza molta igiene. La dissolutezza viene largamente tollerata. Si "va a donne" senza ritegno. Si ha paura dell'AIDS.
Con le bevande che si trovano in tutte le case, le discussioni e le dispute ingigantiscono. Non sono rare le zuffe. Alcuni ne approfittano per regolare con la vendetta vecchi problemi.
Il culto ai feticci ha molta importanza durante la festa: bisogna proteggersi, non si sa mai. E i feticci che hanno protetto altre volte gli antenati possono esercitare il loro ruolo.

I Cristiani possono cambiare qualcosa?

Alcune famiglie, dove vivono dei cristiani, propongono alcune modifiche e cambiamenti:
* limitare le spese.
* influenzare gli anziani del villaggio e i notabili perché le feste non durino più di una settimana. Gli "oriundi" di Pabégou... possono avere un grande ruolo per cambiare certe usanze.
* parlare insieme in famiglia sul significato della festa, sull'importanza di ritrovarsi di stare insieme.
* prendere in considerazione la lettura della parola di Dio e la preghiera comunitaria. Il prete della parrocchia potrebbe passare in tutte le famiglie che lo chiedono, per pregare con la famiglia. Si parte dalla preghiera tradizionale per preparare uno schema e un testo di preghiera cristiana.
* Il giorno della grande festa, celebrare una messa solenne, il grande sacrificio di Gesù, che supera quello dei polli, dei cani e dei buoi....La presenza del vescovo potrebbe significare l'importanza data a Kpama, il rispetto delle usanze e della loro dimensione religiosa.
* Riflettere insieme sul significato dei sacrifici

- Che cos'é il sacrificio?
- Il sacrificio del pollo è compatibile con la fede cristiana?
- Come può un cristiano nella sua famiglia tradizionale, situarsi di fronte al sacrificio?
- L'uccisione di un cane o di un bue è sacrificio?
- Che importanza può avere la comunità cristiana per influenzare i cambiamenti e soprattutto le mentalità? Quale credito ha presso i detentori della tradizione?

17 febbraio 98 - Michel Loiret