Particolarità delle religioni sincretiste africane

Il panorama religioso africano mostra diverse peculiarità che, in vari gradi, riflettono i suoi obiettivi. Vogliamo notare quattro di questi scopi: reincentrare la vita socio-culturale della gente sulla religione; rivitalizzare la pietà familiare ripristinando i valori ancestrali; riattualizzare i precetti etici che giungono a noi attraverso i simboli tradizionali; aiutare la gente ad assimilare i modelli culturali moderni. Da questo sforzo emergono quattro principali tipologie religiose le cui tendenze vanno da uno stretto tradizionalismo a un tipico sincretismo, per mezzo di un tradizionalismo rinnovato.

Stretto tradizionalismo

Tra i culti generalmente incentrati su una cultura tradizionale che è rimasta intatta e deliberatamente estranea alle innovazioni e alle influenze straniere, vorrei menzionare specialmente il culto Bwiti di Mitshogo (Gabon centrale) e i Vodù dei Fon e degli Ewe (Benin e Togo). Il tradizionale Bwiti, chiamato anche Eboga, è una serie di riti che ruotano attorno all'assunzione della bevanda eboga, una pozione sacra stillata da una pianta con proprietà energetiche ed eufonìche.

Tradizionalismo rinnovato

Dovendo contendere con le grandi religioni storicamente e universalmente estese, il culto ancestrale,limitato al clan o alla tribù, era in pericolo di scomparire o degenerare. È stato rivisto, rivitalizzato e rinnovato da una specie di riflessi auto-difensivi che hanno dato origine, in particolare, a Deima (Costa d'Avorio) di fronte alla cristianità e a Massa (Mali, Burkina Faso, Costa d'Avorio) di fronte all'Islam.

Sincretismo tipico

Le società sincretistiche innestarono molti contributi moderni sull'albero della tradizione, in particolare i contributi della Bibbia, della gerarchia ecclesiastica e delle liturgie cristiane, sia protestante che cattolica. Tutto ciò dà come risultato una sintesi specifica fortemente legata al suo ambiente d'origine, come è illustrato dal culto Bwiti dei Fang (Nord-Gabon) e dall'Harrismo degli Ebrié (litorale della Costa d'Avorio). Il Bwiti sincretista è considerato non tanto una setta separatista quanto piuttosto "come un cristianesimo africano parallelo al cristianesimo occidentale quale è ancora largamente praticato nelle parrocchie cattoliche". Vogliamo illustrare questo fenomeno con alcuni esempi: "I riti di passaggio (iniziazione all'età adulta), aventi funzione sacro religiosa sono trasformati in 'sacramenti'; l'iniziazione degli adepti è chiamata 'battesimo per mezzo di Eboga'; lo Nzoze, o cerimonia notturna per stabilire il contatto con gli Antenati, è visto come la 'Messa'; gli Antenati sono venerati come i 'santi'; la Trinità cattolica è la 'famiglia celeste; lo Spirito Santo è la 'Madre dell'umanità' ed è identificato con la Vergine benedetta". In breve, può essere affermato che ciò che essenzialmente distingue il sincretismo Bwiti dalla Cristianità tradizionale, di cui è stata adottata la struttura liturgica, gerarchica e dottrinale, è la droga sacra eboga. L'Harrismo, che è più strettamente legato alla Chiesa Metodista pone l'accento sull'etica e sull'ascesi terapeutica. Oltre il culto domenicale, due giorni feriali sono dedicati a incontri di preghiera. I seguaci incominciano col radunarsi davanti alla casa del pastore, poi vanno in processione al tempio. Là il servizio consiste nella lettura della Bibbia, seguita da un'esortazione del capo il quale, dopo alcune preghiere, benedice l'assemblea secondo una serie di buoni auguri tradizionali. Al decalogo Goro-Atingali che riprodussi poco sopra in questo articolo, essi aggiungono il comando di non fare l'amore all'aria aperta...

Espressioni di un cristianesimo africano indigenizzato

In Africa le espressioni cristiane indigenizzate in diversi gradi, sono varie. La loro fisionomia si estende dalle piccole e autonome comunità locali, che comprendono un clan, una tribù o una regione (es. Mpadismo nello Zaire meridionale e Matswanismo nel Congo), alle larghe assemblee gerarchizzate stabilite come Chiese indigene che sono indipendenti per scelta o per forza e hanno dimensioni nazionali o multinazionali (es. Kimbanguismo). Entrambi i tipi presentano una varietà di aspetti che vanno dal predominio di pratiche terapeutiche alle severe esigenze di una vita ascetica e mistica. Perciò si possono distinguere quattro tendenze separate:

- una terapia psicosomatica e psico-morale, come vivamente illustrata dal profeta harrista Hatcho della Costa d'Avorio. Hatcho, profeta, guaritore e manager, ascolta le cosiddette confessioni "diaboliche" di coloro che lo consultano (ciò significa l'ammissione di aver sofferto o causato danni per mezzo della stregoneria). In coloro che accusano altri, egli instilla l'accettazione della responsabilità che scaturisce dalle loro proprie cattiverie.
- Una terapia spirituale, psico-evangelica, è estensivamente praticata dalla setta attualmente molto popolare Cristianità Celeste, la cui influenza si estende dal Benin, la sua culla, alla Nigeria, Togo e Costa d'Avorio.
Come le altre iniziative religiose, la Cristianità Celeste ha lo scopo di abolire le credenze e le pratiche di stregoneria mettendo i suoi seguaci in diretto contatto con Cristo attraverso la preghiera. Chiunque venga alla loro cappella, colpito o tormentato da una qualche influenza malefica, è bene accolto da una veggente o da un segretario della setta. Il primo rivela la natura della malattia e diagnostica le sue cause psico-spirituali e morali, mentre il secondo prende appunti sia delle rivelazioni del veggente e sia di ciò che asserisce il paziente, il quale è felice che la sua malattia sia stata scoperta dal veggente. Poi, fiancheggiati da due, quattro o anche sette fratelli oranti (il loro numero dipende dalla serietà della malattia), l'assemblea prega fino al momento della completa liberazione, che è indicata dall'andare in trance o da parole mistiche.
Ognuno - il capo, il segretario, il veggente e i fratelli oranti - offre il suo servizio gratis. L'intera settimana è organizzata attorno agli incontri biblici e di preghiera e gli esercizi hanno lo scopo di purificare il fedele fortificando la sua fiducia riposta in Dio solo.
- Una terapia spirituale basata sull'austerità e sul misticismo è sviluppata a livello comunitario dalla Croix-Koma e a livello individuale dalla Chiesa degli Apostoli. La prima impone a dei gruppi di fare un ritiro di sette giorni per la liberazione, mentre la seconda accompagna i discepoli a un eremo per una settimana e li esercita ad una preghiera assidua, un digiuno rigoroso e una vita di solitudine austera di fronte a Dio, cosicché possano entrare in contatto con lo Spirito divino, con i doni della profezia e della visione.
- Oltre a queste tre categorie, caratterizzate da pratiche fondamentalmente ascetiche, terapeutiche e purificatrici, ci sono anche le Chiese cristiane indipendenti, fermamente radicate nel Vangelo e nella cultura locale. Il perfetto modello di questo è il Kimbanguismo.