Un'identità minacciata che si apre a nuovi orizzonti

L'Africa tradizionale non ha un termine particolare per designare il concetto di “religione”, inteso come un settore organizzato socio-culturale distinto dalla vita quotidiana. A causa del suo stesso modello di società globale dove “tutto è in tutto e niente rimane appartato dal resto”, l'Africa sub-sahariana concepisce l'attività religiosa come il lievito nella pasta, come l'anima delle sue creazioni culturali di cui la stessa religione rimane non solo una parte integrante ma anche l'elemento fondatore, animatore, cristallizzatore di quella cultura. Questo spiega perché, attraverso i loro profeti, i popoli africani tengono la religione cara come la pupilla dei loro occhi.
Attraverso i loro tentativi di inculturazione, i movimenti profetici reinterpretano sia l'eredità tradizionale, per armonizzarla con il mondo moderno, sia i valori importati o stranieri. Questo spiega il loro carattere sincretistico.
Con la loro determinazione e spinte straordinarie, i veri profeti si elevano dal livello etnocentrico, che è l'ambito quasi esclusivo della religiosità popolare africana, fino al livello sopra-clanico e sopra-etnico.
I profeti sviluppano all'interno delle società globali che esse rianimano - inversamente a quanto fa il tradizionalismo concentrico, cristallizzato dalla mediazione degli Antenati - un progresso rettilineo polarizzato da Dio in Gesù Cristo, integrandovi magari alcuni elementi del culto degli Antenati, dopo averli attualizzati e rivitalizzati. In questo senso le loro azioni riportano e conferiscono una nuova libertà, una nuova forza e un nuovo impeto ai valori vitali di un'anima africana rigenerata e rinvigorita. E ugualmente in questo senso che noi dovremmo intendere l'aggettivo “messianico”, che qualche volta qualifica i movimenti profetici religiosi.
Agendo come lievito di progresso, attraverso le loro iniziative caratterizzate da un coraggio rivoluzionario e da una creatività culturale, i veri profeti rendono coscienti i popoli della loro identità minacciata e risvegliano questa coscienza nel profondo dei movimenti religiosi che essi ispirano. A questa riconquistata identità essi danno un nuovo slancio di vitalità e una garanzia di sopravvivenza tramite la loro fedeltà ai valori essenziali.
In questo tempo le Chiese cristiane missionarie sono ben consce che questo tentativo leale di inculturazione permette pure a loro almeno una possibilità, se non la sola speranza, di vitalità e di viabilità di ciò che esse rappresentano: il corpo di Cristo vivente.