Quel mostro me lo canto


Mi chiamo Kwaku François. Sono originario di Koun Fao. Mio padre si chiama Yao Dongo. Sono io che racconto la storia che state per ascoltare.
Un tempo, quando il mondo fu creato, vivevano sette fanciulle. Queste fanciulle avevano un fratellino tutto coperto di piaghe.
Un giorno le sorelle annunciarono che sarebbero partite per un viaggio. Nel momento in cui dicevano di voler partire, il loro fratellino le ascoltava.
- Voglio venire anch'io, disse loro.
- Tu non verrai con noi.
- Voglio partire con voi.
- No, non verrai con noi.
- Vi dico che voglio venire, insistette il bambino.
- No, tu non verrai, replicarono le sorelle.
Nel momento in cui si misero un cammino, il fratellino le seguì. Era il bambino coperto di piaghe, era lui che le seguiva.
Le sorelle se ne accorgono. Lo prendono, lo legano e lo riportano a casa.
Le sorelle erano appena ripartite, non erano ancora molto lontane, che il fanciullo ruppe i suoi legami.
Lo riprendono di nuovo, lo legano come prima.
Allora il bambino le lascia partire. Lascia che vadano un po' in avanti. Disfa, in seguito, i suoi lacci, e si mette alla loro ricerca. Le segue da lontano, adagio, adagio, adagio, senza farsi vedere.
Caro mio! Nel luogo dove le fanciulle sono giunte si erge un enorme albero. Quest'albero è veramente immenso. Inoltre l'uccello che è appollaiato su quell'albero è grande come questo villaggio.
Giunte sotto l'albero le fanciulle dicono fra di loro:
- Eh! Ma quest'uccello cos'è?
quest'uccello cos'è?
quest'uccello cos'è?
quest'uccello cos'è?
L'uccello era là appollaiato sull'albero. Si mise a cantare:
SETTE FANCIULLE SETTE
SETTE FANCIULLE SETTE
OGGI VEDRETE QUELLO CHE VI FARO'
OGGI VEDRETE QUELLO CHE VI FARO'
SETTE FANCIULLE SETTE
Ecco che una fanciulla cade a terra: tum! Eccola a terra morta. Le altre sono là al suo fianco. L'uccello riprende il suo canto:
CANTO
Ed ecco che un'altra cade a terra: tum! Anche lei è morta.
Sono rimaste in cinque. L'uccello canta ancora una volta:
CANTO
Ed ecco: tum!
Eh, cari miei! Ma che cos'è quest'affare misterioso che sta capitando? Signori, tre sono morte, non sono forse quattro che restano?
- Non possiamo partire e lasciare qui le morte, ma se rimaniamo moriamo tutte.
Caro mio! Ecco che l'uccello riprende il suo canto. Un'altra ancora muore. Canta ancora una volta, e ancora un'altra muore. Ce ne sono sei ora che sono morte. Rimane una sola fanciulla. Allora l'uccello canta di nuovo:
CANTO
Caro mio! Le sette sorelle sono tutte morte.
Giusto in quel momento il bambino coperto di piaghe arriva sul posto. Giuntovi vede i cadaveri di tutte le sue sette sorelle: erano là a terra, una a fianco dell'altra.
L'immenso uccello è sempre là appollaiato sull'albero. Si mette a cantare:
IL BAMBINO COPERTO DI PIAGHE ARRIVA
IL BAMBINO COPERTO DI PIAGHE ARRIVA
OGGI VEDRA' QUELLO CHE GLI FARO'
OGGI VEDRA' QUELLO CHE GLI FARO'
IL BAMBINO COPERTO DI PIAGHE ARRIVA
Il bambino è là. Ecco che comincia a ciondolare: avanti, indietro, indietro, avanti; avanti, indietro; indietro, avanti. Poi anche Lui si mette a cantare:
IMMENSO UCCELLO IMMENSO
IMMENSO UCCELLO IMMENSO
OGGI VEDRAI QUELLO CHE TI FARO'
OGGI VEDRAI QUELLO CHE TI FARO'
IMMENSO UCCELLO IMMENSO
Caro mio! L'uccello comincia a tremare e a dibattersi...Si mette a cantare di nuovo:
CANTO
Ora il bambino somiglia ad un uomo ubriaco. Anche lui si mette a cantare:
CANTO
Caro mio! L'uccello che è appollaiato lassù, l'enorme uccello...vu...pum! L'uccello si stacca dall'albero e cade: eccolo a terra morto.
Il bambino coperto di piaghe è là al suo fianco. Si alza di scatto. Va verso l'uccello e solleva le sue ali: ne estrae
una medicina. Solleva le sue zampe: ne estrae una medicina. Apre il suo ventre: ne estrae una medicina. Stacca poi le sue unghie. Prende allora tutte queste sostanze e le spalma sulla bocca di una delle sorelle: eccola in piedi. La spalma sulla bocca di un'altra: anche lei è in piedi. Dopo che ebbe spalmato la medicina sulla bocca di tutte le sette sorelle, eccole tutte in piedi. Riconobbero allora:
- Eh, davvero! E' Dio che conosce la persona che può salvare le nostre vite. Infatti, se nostro fratello avesse ascoltato le nostre parole e non ci avesse seguite, allora noi tutte saremmo morte per sempre. Ora sappiamo tutte che questo nostro fratello è veramente figlio di Dio.
Ecco il significato della storia che ho raccontato.

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