(Nel palazzo del re. Una camera. E' il mattino. Yanguman, circondata da schiavi e da servitori. Bokari, Kossia). YANGUMAN: Mettete le stoffe nel paniere. Me ne occorreranno una ventina. Partiremo presto. KOSSIA: Il paniere è pieno, padrona. YANGUMAN: Preparatene un altro… Non dimenticate i gioielli d'oro, né i sandali dorati. (a bassa voce) O dei, grazie! L'oro non ci manca… Ce ne serviamo anche da esca…! (ad alta voce) Kossia! KOSSIA: Padrona. YANGUMAN: Abbiamo dei viveri per il viaggio? KOSSIA: Si, padrona. Non crearti dei problemi per il cibo. YANGUMAN: (ridendo) Problemi? La regina degli Abron dovrebbe forse darsi pena per il cibo? Il mio paese non produce forse una grande quantità di igname? Sorveglia la tua lingua, figlia! KOSSIA: Scusa! YANGUMAN: Non permetterti più questa familiarità con me. KOSSIA: Non pensavo che questo potesse offenderti. YANGUMAN: Capisco ora che tu e mio fratello… per questo hai preso certe familiarità e certe abitudini… KOSSIA: Perdonami, principessa! YANGUMAN: Non pensare che io sia arrabbiata con te, piccola. (ride) Per i mani di mia madre!… Sei ridicola; figurati se posso risentirmi delle parole di una serva… KOSSIA: Domando scusa… YANGUMAN: Ti perdono di cuore. Non ha nessuna importanza. Sono così nervosa…! Cosa stavo dicendo? KOSSIA: Stavi parlando di un viaggio... YANGUMAN: Ah! si, ricordo… Avete preparato il cibo? KOSSIA: C'è solo da temere che si guasti durante il viaggio. YANGUMAN: Va bene così… Ma vedo che il nostro bagaglio è enorme! Mi ci vorrà una ventina di portatori robusti. KOSSIA: Certo, padrona. YANGUMAN: Anche le strade meno frequentate sono diventate insicure, a causa di queste sommosse di schiavi… Bokari!… BOKARI: Eccomi, padrona. YANGUMAN: Avverti i tuoi compagni che stiamo per partire. Legate bene i bagagli. E ricordati: non mi piacciono le tappe impreviste. BOKARI: Ho capito, padrona. YANGUMAN: Chiedi al re un supplemento di munizioni per i fucili e per gli archi. L'abbondanza non fa mai male. Quanti siete? Mille? BOKARI: Si padrona, li ho contati questa mattina stessa. (Esce - entra Kuaku) KUAKU: Buongiorno Yanguman. Permetti che ti accompagni? YANGUMAN: No. Non voglio essere disturbata da nessuno durante questa guerra. E non voglio che tu mi veda tale quale io sono. (Entra Bokari con un paniere pieno di polvere e di pallottole). BOKARI: Tutto è a posto, padrona. KUAKU: Buon viaggio. Gli dei della vendetta guidino i nostri passi. |