Il Trono d'oro


Quinto Atto

Decima Scena

(Presso la tomba. Kuamnan-Bonsu, Poku, Soldati, Kuassi, Yebua).
YEBUA: (indicando la piccola collina) E' lì, che riposano gli ultimi re abron. Lì è Yanguman, la fiera, l'indomabile !…
Ah! Ho vergogna del mio atto; ho paura che la regina mi sputi in faccia, quando le tirerete fuori dalla tomba.
KUAMNAN-BONSU: Scavate! Tirate fuori i loro resti… Ora veramente siamo vittoriosi! (i soldati brandiscono le due teste).
POKU: Si! Ora siamo veramente vincitori!
KUAMNAN-BONSU: Prendete questo principe (indicando Yebua) e sgozzatelo sulla tomba, per placare lo spirito della grande regina (i soldati lo sgozzano).

Undicesima Scena

(Nel regno degli Abron. A Bonduku. Davanti al popolo stanno tre guerrieri, in abiti strappati, coperti di ferite).
1° GUERRIERO: (piangendo) Ahi! Sorte avversa!
2° GUERRIERO: Sono morti, dopo aver molto ucciso…
3° GUERRIERO: Noi siamo i soli scampati alla morte…
UN UOMO: Come?… Gli altri sono tutti morti?
2° GUERRIERO: E' la verità!
UN UOMO: Che catastrofe!… Che rovina!
1° GUERRIERO: (sempre piangendo) Adinngra è morto… Adu è morto. Yanguman, la sola donna capace di uccidere degli uomini è morta.
Morti Kuam, Kuaku, Kofi, Yebua, tutti i guerrieri di questo paese…
UN UOMO: Come mai, se sono tutti morti, voi siete scampati?
2° GUERRIERO: La verità è che abbiamo disertato…
3° GUERRIERO: I fucili europei hanno avvantaggiato gli Ashanti; ci hanno letteralmente schiacciati.
UN UOMO: Incredibile! Tutti i valorosi guerrieri e la nobile regina, uccisi in un solo giorno…!
1° GUERRIERO: Preparatevi ora a sopportare la crudeltà degli Ashanti, che stanno marciando sulla città…
Scappate fin tanto che ne avete il tempo. Andate presso i re amici o nelle foreste profonde… Fuggite: l'Ashanti non ha pietà!
UN UOMO: Tutti i sogni sono svaniti. La libertà è persa per sempre; il tempo delle illusioni è finito: ora comincia il tempo del dolore e della crudeltà. (piange)
2° UOMO: Oh! dei, che disastro!
1° GUERRIERO: Lamentatevi, perché la vostra sorte è realmente miserabile. Rasate le vostre teste e piangete: ognuno infatti ha perso un parente in questo massacro…