Bossuet
Numerosi elementi contribuiscono a fare del Vodun un oggetto di studio particolarmente
vasto ed affascinante:
- l’aver influito sulla storia, sulla cultura e sulla vita quotidiana di
numerosi popoli, nei vari continenti.
- il fatto di essere, oggi ancora, presente e "vivo" sia dal punto di
vista geografico che sociale.
- la sua influenza sui vari aspetti delle scienze umane, religiose, profane ed occulte.
- il suo richiamo esotico, la sua promozione del turismo verso l’Africa,
l’America Latina ed i Caraibi.
Il Vodun è universalmente conosciuto come folcloristico, esoterico,
spettacolare e misterioso, ma rimane sempre impenetrabile ed inaccessibile in
ciò che ha di più profondo. Questo vaso artisticamente decorato,
ma ermeticamente chiuso, che cosa contiene ? ha un vero potere o è solo
una farsa ? E’ bene o male ? Dio o Satana? Vero o falso o vuoto ? C’è Vodun
e vodun.
Il Benin, cioè il Paese che prima si chiamava Dahomey ,
è considerato giustamente la culla del Vodun. E’ importante far notare
subito che, da una parte il Vodun primitivo ha subìto in America e nei
Caraibi delle trasformazioni dovute al contatto con il cristianesimo e con altri
riti animisti; d’altra parte il Vodun moderno contiene dei sotto-prodotti. "Ci
sono dei vodun fabbricati," dicono i capi "féticheurs", inquieti
della deviazione moderna, di tipo soprattutto lucrativo.
Questo dossier, opera di Padre Paul Henry Dupuis, in Benin da 47 anni,
cercherà di orientare la nostra attenzione solo sul Vodun autentico,
nel tentativo di andare alle sue
sorgenti ed alla sua forma originale; cioè il Vodun che incontrarono 150
anni fa i primi missionari SMA (Società delle Missione Africane), e che
sussiste ancora oggi nel Benin profondo, cioè in qualche villaggio isolato
della zona rurale.
Silvano Galli