Storie anyi della Costa d'Avorio

Per accompagnare il lettore

Offriamo in queste pagine una serie di racconti, di storie anyi, raccolte in Costa d'Avorio negli anni '70 e '80. Riproduciamo una introduzione sul popolo anyi per situare i testi e inserirli nel loro contesto.
Poi una serie di informazioni sulla seduta narrativa, come é organizzata, sui narratori, la loro arte, sul pubblico. Un posto di rilievo sarà dato al personaggio dell'interlocutore, dell'epicentro, o agente ritmico: il personaggio che accompagna sempre il narratore, verso cui converge la parola, che la accoglie, la ritrasmette al pubblico.
Le storie sono raggruppate sotto queste rubriche:

* In cammino verso la conoscenza
* Le avventure di Ragno l'eroe culturale
* Matrimonio e vita familiare
* La vita al villaggio: conflitti e tensioni
* L'incontro con l'universo degli animali
* Esplorando la foresta: belve, geni, streghe, spiriti, esseri numinosi.
* L'Essere Supremo nei cieli e i Sovrani sulla terra.

Questi raggruppamenti sono abbastanza arbitrari, la stessa storia, trattando vari temi, potrebbe entrare in diverse sezioni. Per esempio la storia della sposa che ruba il riso del Signore Dio potrebe entrare nella rubrica della Vita al villaggio. Così pure il testo su Gallo che rifiuta di dare gli ignami a Dio, potrebe entrare nel gruppo degli Animali e le loro relazioni con il mondo umano.
I raggruppamenti vogliono solo semplificare la lettura del testo, senza entrare nel problema della classificazione delle storie.

In cammino verso la conoscenza

Nella prima sezione abbiamo raggruppato i testi che si riferiscono alla filosofia bona: concezione del mondo, ricerca del significato della vita, in particolare degli aspetti più misteriosi, sconosciuti, il saper destreggiarsi nelle situazioni difficili, ineluttabilità di alcune situazioni, ecc.
In alcuni di questi testi traspare un messaggio importante: non tutti gli aspetti della conoscenza possono essere maneggiati impunemente, alcuni possono rivelarsi pericolosi e distruttivi se non si utilizzano con cautela.
Da notare il testo "La riconoscenza del cadavere e le tre prove" che ricorda il racconto di Andersen "Il compagno di viaggio". Un giovane sottrae un cadavere dalla profanazione, paga una grossa somma e lo seppellisce. Quindi, con l'aiuto di un compagno, riesce a risolvere tre enigmi, liberare la principessa incantata da uno spirito malvagio e sposarla. Alla fine il compagno, o la principessa come nel nostro racconto, risulta essere il cadavere che ha seppellito. Si veda il testo di Andersen: Il compagno di viaggio
Qui si trova anche il testo che dà il titolo alla raccolta: la sorella che va alla ricerca dei fratelli perduti, pronta a sacrificarsi per loro e per altri.

Ragno, l'eroe civilizzatore

Nella seconda sezione si trovano storie su Ragno, le sue astuzie, furbizie, raggiri, inganni, le sue azioni riprovevoli, come, ad esempio, sedurre la sua propria figlia. Questo personaggio ha anche caratteristiche dell'eroe civilizzatore. Per esempio, porta nel mondo, nel nome di Nyamian, il Dio supremo, il sole, la luna, la notte, la morte. Iena è di solito il partner di Ragno. I due, nei racconti, sono spesso insieme: Ragno l'ingannatore, il furbo, Iena l'avido e l'ingannato.
Ma per il "principio dell'equilibrio", si troveranno anche testi in cui Iena riesce a raggirare e ingannare Ragno, e uno in cui Iena saprà mostrare la sua intelligenza lungimirante.
Si veda il testo: Iena, Leone, e la spartizione della selvaggina.

Il matrimonio e le sue ripercussioni sul villaggio

Il matrimonio e le sue ripercussioni sul villaggio La terza sezione presenta storie relative al matrimonio. I primi due testi mostrano come il matrimonio sia una istituzione che viene dall'Essere Supremo Nyamian: è lui che è all'inizio della società, che ha voluto e benedetto il matrionio. Ma il tema più comune e più trattato è quello della ragazza "affidata", cioè di una ragazza promessa in matrimonio ad un giovane scelto dalla famiglia. La ragazza, spesso, rifiuta e cerca lei stessa un marito.
I racconti presentano le disavventure di questa scelta e le conseguenze, sia per la sposa, sia per il villaggio. Non si può contrastare impunemente l'istituzione fondamentale del gruppo sociale.
Altri trattano il problema del decimo figlio sacrificato al fiume, dei gemelli, orfani, sterilità, di donne che ingannano e deridono i mariti.

La vita al villaggio

In questa sezione sono raggruppate storie su problemi familiari, su conflitti e tensioni che accompagnano la vita di ogni giorno, per esempio bambini con comportamenti anti-sociali, poi il problema della poligamia con le gelosie e i rapporti tesi e confittuali fra le varie spose.
Si veda, ad esempio, “La sposa gazzella”. Una delle spose, pigra e fannullona, è rosa dalla gelosia e devasta il campo della sua rivale, trasformandosi in gazzella, fin quando sarà pubblicamente smascherata davanti a tutti e costretta a sparire in foresta. Altri testi sottolineano il problema della stregoneria: madri che uccidono le figlie, e sorelle maggiori sterili che divorano i figli della minore. Ma si trovano anche storie positive, per esempio di fratellini malati, irrisi dalle sorelle, che salvano poi queste in situazioni disperate.Senza la loro presenza le sorelle sarebbero morte.

Animali e relazioni con gli umani

La sezione sugli animali contiene storie abbastanza disparate. Alcune appartengono al ciclo degli "alleati animali", cioè animali che rendono importanti servizi all'essere umano, per esempio “la riconoscenza del serpente”, oppure “L'uomo che comprendeva il linguaggio degli animali”.
I racconti sottolineano l'ingratitudine dell'essere umano e il riconoscimento degli animali, specialmente quelli che percepiamo come i più pericolosi.
È Serpente che salverà la vita di Cacciatore, accusato dall'uomo che aveva salvato. Si troverà un testo su Tartaruga che ha tratti dell'eroe civilizzatore: è lui che, con la sua astuzia, riesce ad introdurre il vento nel villaggio.

Gli abitanti della foresta

Inoltrandosi nella foresta, l'essere umano entra in un mondo che non gli appartiene, un universo popolato di esseri propri: geni, streghe, animali feroci, spiriti, morte. Questi esseri abitano una parte riservata a loro: la foresta.
L'uomo può interferire con loro, di propria iniziativa o per caso, o perché qualcuno è stato costretto ad andarci. Di solito questi incontri sono devastanti per l'essere umano, ma molto spesso è il tipo di relazione che si sa instaurare con questi esseri che ne determina il risultato.
Cioè gli incontri rimangono ambivalenti e possono essere positivi o negativi a seconda dell'atteggiamento e del comportamento del visitatore. A volte l'uomo, con l'astuzia, può sfuggire alla morsa dei geni.

Nyamian dio del cielo e i sovrani sulla terra

In questa sezione sono raggruppate storie che evocano problemi, tensioni, pericoli, legati all'esercizio del potere: sovrani inetti, incapaci dei proteggere il loro popolo con conseguente destituzione; sovrani che si ritengono l'istanza suprema del potere con conseguenze rovinose per tutto il gruppo sociale, un bambino misterioso che ripopola il mondo dopo le devastazioni della guerra; un re che vuole liberarsi di suo figlio mandandolo nel villaggio della morte. Qui troviamo una storia che ricorda da vicino la storia della Bibbia di Giuditta. Una donna riesce ad uccidere il re Sumana che stava saccheggiando il suo villaggio uccidendo la gente e giocando a trottola con le loro teste.
Da notare il primo testo. I cristiani di oggi ricuperano le loro storie tradizionali per raccontare la loro loro fede in un Dioce li salva e li protegge anch a loro insaputa.

Storie offerte e condivise

I narratori non danno titoli alle storie. I titoli sono aggiunti, come una pista, una indicazione del contenuto, per facilitare la comprensione e la lettura.
Questi testi non sono indirizzati a specialisti in letteratura orale, ma al pubblico in generale. L'obiettivo è molto limitato: condividere storie il cui valore supera di gran lunga i limiti del villaggio. Come ci ricorda un proverbio, il gallo ha un proprietario, ma la sua voce appartiene al quartiere.
Nella pagina principale si trovano alcune foto del villaggio di Koun Abronso, o di villaggi vicini, in cui sono state narrate queste storie.
Alcune di queste storie, insieme a tante altre e con introduzioni più dettagliate, si possono trovare anche a questo indirizzo: Miti, Storie, Leggende, Fiabe anyi. Dato che gli attori delle storie sono personaggi, saranno scritti con lettera maiuscola, senza articolo, e al maschile, anche se in italiano hanno un genere diverso. Esempio: Ragno, Lepre, Iena, Vento, Cacciatore, Strega, Genio, Dio.

Una parola sulla traduzione dei testi

Tutte queste storie sono testi raccontati da narratori nella loro lingua, l'anyi-bona. Sono dunque testi orali. Nella traduzione si è cercato di mantenere il "sapore" dell'oralità, cioè il carattere del discorso orale: stile, immagini, frasi idiomatiche, astuzie del narratore, il suo periodare, la sua sintassi, le sue finezze, le ripetizioni, interlocuzioni, etc. Qualche volta la traduzione ne ha risentito e si è appesantita: si sono ridotti testi orali, con tutto ció che comporta di dinamismo, espressività, vitalità a testi scritti, inerti, senza anima, morti. Di proposito si è optato per una traduzione il più fedele possibile, ai testi orali, anche a scapito della letterarietà, in modo da conservare qualche tratto del sapore originale.