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Intronizzazione del nuovo sovrano

L'intronizzazione di un nuovo sovrano avviene al termine dei funerali del suo predecessore, durante i quali le varie delegazioni si ritrovano per discutere la procedura da seguire per attribuire il seggio all'erede e per scegliere la nuova regina. Bisogna scegliere il candidato fra i vari possibili... anche se tutti lo conoscono da tempo. Bisogna controllare se egli possiede le qualità morali necessarie, se è figlio legittimo e se è corporalmente integro. Se gli mancasse anche un solo dito della mano o del piede, o avesse qualche ferita, o fosse circonciso, non potrebbe ereditare il seggio.

Si interrogano per questo le vecchie matrone della famiglia dell'erede, le sole al corrente della "piccola storia". Solo loro, ad esempio, potranno dire se l'erede è legittimo o meno.

Kwame Afari è cristiano, ma questo non gli preclude la possibilità di essere eletto. Sarebbe invece automaticamente escluso se fosse musulmano, a causa della circoncisione. Egli sarà il primo cristiano, nella storia del popolo Anyi Bona della Costa d'Avorio, a regnare effettivamente. Kouadio Nguettia, il sovrano defunto, gli aveva aperto la strada domandando il battesimo un anno prima di morire.

L'apertura della bocca

Durante la notte gli anziani convocano il futuro re e la futura regina, avvertendoli che hanno qualcosa da comunicare loro. E' l'investitura privata. Alla coppia reale viene richiesto di "aprire la bocca ai notabili" affinché possano comunicare la notizia. Si chiedono 8 grandi bottiglie di gin e 10.000 franchi per la regina e 8 bottiglie di gin per il re. Si discute a lungo. Alla fine ci si accorda per 2 sole bottiglie per entrambi.

Comunicata le notizia, si fissano le "tariffe" per il seggio: 20.000 franchi per la regina e 100.000 e due casse di gin per il re. Altre discussioni molto più laboriose delle prime. L'accordo viene raggiunto in 10.000 per la regina e 60.000 più 2 casse di gin per il re.

I due si ritirano e passano la notte nel raccoglimento. Durante questa notte che precede la cerimonia, il neo-eletto deve astenersi da ogni relazione sessuale. I suoi predecessori vengono a trovarlo dandogli dei consigli per il buon governo del regno.

Al mattino verso le 10 inizia la cerimonia pubblica di investitura. Tutto il gruppo è presente nella persona dei suoi capi e dei delegati dei vari villaggi. Oltre ai tre sovrani dei gruppi maggiori, sono presenti tutti i capi minori ad essi legati, con i loro portavoce, i loro notabili, e una rappresentanza di ogni villaggio. La cerimonia inizia con la lettura della lista dinastica recitata dal portavoce del re defunto. Il nome di ogni sovrano è accompagnato da una libazione in onore del seggio. il neo-eletto assiste seduto al centro della folla accanto alla regina madre e alla sua consorte. I suoi piedi poggiano sulla scimitarra che serviva un tempo per le esecuzioni capitali.

La rinascita

Intanto si è preparata l'acqua lustrale in un bacile di rame, con aggiunta di erbe "forti" per aumentare il potere. Il sovrano, la moglie, la regina madre vengono spogliati e lavati con quest'acqua e i loro corpi spalmati con argilla bianca e ricoperti di tuniche bianche : è segno di purificazione e di rigenerazione. Il capo è ormai un uomo nuovo; si è operata una vera rinascita.

Si procede quindi alla "tradizione" del seggio degli antenati. La vera investitura pubblica avviene ponendo il sovrano sul seggio davanti a tutto il gruppo riunito. Il seggio appartiene al popolo, non è proprietà del sovrano o di chicchessia. E il popolo, nella persona dei suoi capi, lo rimette a chi compete secondo le leggi ereditarie dinastiche. Dice un poverbio bona scolpito su uno degli scettri del sovrano defunto: "Non è colui che ha fame che mangia, ma colui che ne ha il potere". La scultura raffigura una persona con la mano nel piatto e un'altra che sta a guardare. In altre parole: non è colui che desidera accedere al seggio che può diventare re, ma colui al quale spetta secondo la tradizione.

L'investitura

Sorretto da alcuni intimi della famiglia, Kwame Afari viene fatto simbolicamente sedere per tre volte sul seggio dell'antenato. Il corpo non deve toccare il supporto materiale, pena l'immediata sterilità. Se non fosse ben sorretto, o se qualcuno lo lasciasse cadere, per lui sarebbe la fine. Ecco perché la operazione è riservata a persone fidate.

Segue il giuramento. Il sovrano si alza e, a torso nudo, scalzo, in mano la scimitarra che prima aveva sotto i piedi, pronuncia queste parole: "Io Kwame Afari, oggi sono stato investito di questo potere ricevendo il seggio del mio antenato Akrassi. Giuro che non fuggirò davanti alle mie responsabilità. Se succedesse qualcosa e, chiamatomi, non dovessi rispondere, mi si tagli la testa". Traccia quindi un segno nell'aria e in terra con la scimitarra. "Se il sottoprefetto o il segretario del partito o il capo della gendarmeria dovessero convocarmi ed io non rispondessi, salvo casi di malattia, che mi si tagli la testa". Traccia un secondo segno con la scimitarra. "Se succedesse una guerra nei miei villaggi, o se qualcuno attaccasse il mio popolo, se dovessi per viltà fuggire, giuro sul nome dei miei predecessori che pagherò con la testa". Traccia un terzo segno.

Tutti i capi presenti o i loro portavoce giurano poi fedeltà e assistenza al nuovo eletto. Il cerimoniale è identico per tutti. Stando in piedi accanto al sovrano con la scimitarra nella mano destra dicono: "Se il sovrano dovesse convocarmi ed io non rispondessi alla sua chiamata, ma per paura fuggissi, giuro su questo seggio che pagherò con la testa". Quest'ultima frase à sottolineata tracciando con la scimitarra lo stesso gesto del loro sovrano.
La cerimonia si conclude col trionfo del neo-eletto. Il sovrano è portato nella lettiga reale da otto giovani per le vie del borgo. Ai suoi lati la moglie e la regina madre a cavalcioni sulle spalle di due uomini. Dietro l'orchestra dei tamburi e la folla che segue osannante.

La trasmisisone del tesoro

Il giorno seguente ostensione e trasmissione del tesoro. La famiglia del defunto lo trasporta nella corte dove i sovrani e i vari capi sono riuniti al gran completo. La gloria e il prestigio di un sovrano consistono nell'accrescere il tesoro ereditato. Gli anziani presenti conoscono il suo contenuto. Alcuni hanno assistito a diversi passaggi e ogni volta hanno constatato le varie aggiunte. Ora sono tutti vigili. Si osservano attentamente due cose: innanzitutto che non manchi nulla, poi in che misura è stato aumentato. Kwadio Nguettia ha aggiunto due corone, tre paia di sandaletti, uno scettro, alcuni anelli e diverse toghe. Non lontano dall'abitazione c'è un'auto. Gli eredi chiedono se fa parte anche quella del tesoro reale. La famiglia risponde di no.

Accanto al nuovo sovrano c'è un giovane che ha cura di fare l'inventario di tutti i capi del tesoro e di annotarli in un quaderno. La parte più importante e più preziosa sono, nell'ordine: il bia bire, il seggio atavico con i suoi annessi (ceppi per schiavi, scacciamosche dell'antenato fondatore, ecc.) il dya, l'insieme dei pesi per pesare l'oro, con i sacchetti di polvere d'oro; il kenian kpili, il grande tamburo con gli altri tamburi minori; la scimitarra usata un tempo per le esecuzioni capitali; poi tutte le regalie: manti, corone, sandaletti, scettri, anelli, olifanti, parasoli, seggi, ecc.

Una volta verificato tutto e annotato, il tesoro viene consegnato pubblicamente al neo-eletto e trasportato nella sua nuova dimora. Ma prima di poter muovere il seggio, il re deve ancora offrire un bue, "altrimenti il seggio non lascia questa piazza", affermano decisi i notabili del defunto. E' questa una prassi antica. Si cerca di trattare. Si discute a lungo, a lungo. Gli eredi promettono che lo faranno dopo, che hanno già speso troppo, che i tempi sono difficili. Gli anziani sono inflessibili. Di fatto il bue era già pronto e attendeva poco lontano.

Il seggio viene rimesso nella sua custodia e collocato sul capo di una giovinetta. Al suo seguito i familiari del defunto trasportano piangendo il resto del tesoro nella sua nuova dimora. Nel tardo pomeriggio i capi presenti si riuniscono per dividersi la somma ricevuta dal neo-eletto in cambio del seggio. La somma della colletta servirà invece per coprire le spese dei funerali: 549.000 franchi, circa 2 milioni di lire.

Il giorno seguente il sovrano passa nelle abitazioni dei capi e degli anziani per ringraziarli di tutto, offrendo a ciascuno due bottiglie di gin.